CAROVIGNO (BR) – La nuova stella del jazz a ottantotto tasti illumina l’alba di Piano Lab, domenica mattina (ore 5) nella riserva naturale di Torre Guaceto, in località Carovigno. Un appuntamento da non perdere per chi ama l’abbinamento tra grandi interpreti, natura incontaminata e la suggestione di un ascolto live alle prime luci dell’alba, formula particolarmente cara al festival itinerante che in Puglia celebra il re degli strumenti con l’organizzazione dell’associazione La Ghironda e la collaborazione di Marangi Strumenti Musicali e Steinway & Sons.
Pianista e arrangiatore che molti ricorderanno duettare nella passata stagione con Stefano Bollani in «Tea for Two» nella striscia quotidiana di Rai3 «Via dei matti numero 0», Luca Filastro è considerato uno dei grandi interpreti dello «stride piano», mix di blues e ragtime che ebbe tra i suoi grandi esponenti Jelly Roll Morton e James P. Johnson, oltre a Fats Waller e Duke Ellington. E a questa tradizione, cui fecero da cassa di risonanza soprattutto New York e la West Coast, s’ispira in chiave moderna Luca Filastro, portatore sano di un approccio al pianoforte leggero e giocoso.
D’altronde, quando a soli cinque anni il piccolo Luca scoprì la propria vocazione, accade proprio attraverso l’ascolto dei dischi di Fats Waller e Jelly Roll Morton, come di Sidney Bechet e Louis Armstrong. Ma solo dopo aver intrapreso gli studi classici e aver conseguito il diploma in pianoforte con il massimo dei voti, Filastro ha abbracciato completamente il jazz.
Ha maturato un pianismo complesso fondato su uno spiccato senso dello swing, del blues e dell’improvvisazione nel quale riecheggiano le sonorità dei grandi pianisti del passato, da Fats Waller a Earl Hines, passando per Art Tatum, Oscar Peterson e Bud Powell, pur non mancando influenze dei grandi virtuosi di altri strumenti come Coleman Hawkins, Lester Young, Charlie Parker, Dizzy Gillespie e Roy Eldridge.
Al 2015 risale la pubblicazione del disco d’esordio «Handful of Keys», con il quale Filastro ha fatto il giro del mondo esibendosi in piano solo e con grandi artisti internazionali. E dopo l’uscita di un live a quattro mani con David Paquette, nel 2021 è arrivato «Don’t Blame Me».
Si tratta di un’opera di piano solo nella quale il musicista calabrese (romano d’adozione) si cimenta nell’esecuzione di alcuni brani (tratti dai songbook americani) di Gershwin, Kern, Van Heusen e altri grandi autori rivisitati e arricchiti dall’esperienza musicale ed emozionale maturata sinora.
Biglietti 25 euro (inclusi i diritti di prevendita) in vendita sul circuito vivaticket.
Info 080.4301150 – pianolab.me
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