«A livello didattico e sociale, gli operatori si sono impegnati alla valorizzazione dell’esperienza morale e allo sviluppo dell’integrità della persona – spiega Dora Giannatempo, responsabile formazione di Altereco – E’ stato un viaggio contraddistinto dall’entusiasmo, dalla voglia di esplorare e conoscere il territorio, realizzato attraverso il censimento dei principali luoghi d’arte e luoghi della storia mafiosa cerignolana, l’analisi delle potenzialità poco espresse a livello attrattivo ed a livello turistico degli stessi luoghi e la loro mappatura digitale. Un cammino fatto di approfondimento ma anche di attività manuali con la creazione artistica che ha avuto chiara intenzione di lasciare un segno tangibile attraverso la creazione di insegne di ceramica e l’ideazione di una sceneggiatura e illustrazioni, la creazione di un vero e proprio fumetto». Gli operatori ed i ragazzi del Centro Sociale Padre Pio, infatti, in questi mesi hanno accolto gli esperti Angela Pia Fuscaldi, Vincenzo Pugliese, Tina Cotugno e Lorenzo Tomacelli per essere accompagnato in questo percorso progettuale.
«I prodotti del percorso – prosegue Giannatempo – sono segni di come sia possibile generare bellezza, una bellezza di anime brillanti che hanno saputo con le loro idee e le loro mani, guidate da esperti, crea segni tangibili di evoluzione della comunità. I prodotti del percorso sono segni di come sia possibile generare bellezza, una bellezza di anime brillanti che hanno saputo con le loro idee e le loro mani, guidate da esperti, crea segni tangibili di evoluzione della comunità». Tra i segni tangibili rientra appunto la storia illustrata “La casa liberata – il coraggio di trasformare l’orrore in bellezza”. «Una storia colorata, semplice ma carica di significato. Anche nei nomi dei protagonisti – Michele, Matteo, Vito e Domenico – abbiamo voluto ricordare le vittime della mafia cerignolana, perché non c’è un’azione di antimafia sociale se non c’è storia, impegno e memoria». All’incontro conclusivo, oltre ai ragazzi e agli operatori coinvolti, sarà presente l’assessore alla Cultura del Comune di Cerignola, Rossella Bruno, da sempre impegnata sui temi della legalità e dell’antimafia sociale, a sostenere che una Cerignola Liberata è possibile.
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