Nota dell’organizzazione inviata a Regione Puglia, Provincia di Taranto, sindaci e Prefetto
TARANTO – Con una nota ufficiale inviata al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, all’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia, al Prefetto di Taranto Demetrio Martino, ai sindaci dei comuni di Castellaneta e Palagianello, oltre che al presidente della Provincia di Taranto Giovanni Gugliotti, la dirigenza di CIA Agricoltori Italiani Area Due Mari (Taranto-Brindisi) ha chiesto alle istituzioni territoriali competenti di intervenire, con misure concrete, per contenere l’incremento ormai incontrollato e sempre più pericoloso di lupi e cinghiali nelle zone del Tarantino. “Con l’incremento del numero di cinghiali e di lupi, sono aumentati i casi di danneggiamenti ad agricoltori e allevatori”, si legge nella nota firmata dal direttore e dal presidente di CIA Due Mari, rispettivamente Vito Rubino e Pietro De Padova. “Da diversi anni, come CIA Agricoltori Italiani, denunciamo tale situazione divenuta ormai insostenibile. Le imprese agricole e quelle agro-zootecniche hanno visto incrementare gli episodi di danneggiamenti provocati da cinghiali, lupi e storni.
Allo scopo di ridurre drasticamente la popolazione in eccesso di cinghiali chiediamo l’utilizzo di selecontrollori per la caccia al cinghiale appositamente istruiti, così come è stato attuato in Basilicata. Inoltre, per il contenimento dei danni da lupi, chiediamo alla Regione Puglia di finanziare la realizzazione di apposite recinzioni per proteggere gli allevamenti e l’acquisto di cuccioli di cani maremmani abruzzesi che, vivendo sin da piccoli con il gregge, lo proteggono dagli attacchi dei predetti predatori”. Negli scorsi giorni, CIA Agricoltori Italiani Area Due Mari aveva segnalato con preoccupazione quanto sta accadendo lungo la Strada Provinciale 13, che collega Castellaneta a Castellaneta Marina, dove istrici e cinghiali attraversano spesso l’importante e trafficata arteria viaria con grave pericolo per gli automobilisti. Nel 2020, anche a causa del prolungato periodo di lockdown che ha interessato l’Italia durante l’inverno scorso, in tutta la Puglia sono aumentati sia il numero che la presenza degli esemplari della fauna selvatica nelle campagne e in prossimità dei centri abitati. In alcune zone della regione, è stato registrato un aumento del 200% delle richieste di risarcimento danni da fauna selvatica. Le imprese agricole e quelle agro-zootecniche hanno visto incrementare gli episodi di danneggiamenti provocati da cinghiali, lupi e storni. Con l’incremento del numero di cinghiali e di lupi, sono aumentati i casi di danneggiamenti ad agricoltori e allevatori.
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