BARI – Nella nostra Regione l’epidemia del Covid-19, oltre ad aver aumentato le disuguaglianze sociali e provocato un peggioramento delle condizioni di vita di tante persone, ha determinato anche un allungamento delle liste d’attesa per visite specialistiche, interventi chirurgici, nonché ritardi nelle cure delle cronicità, penalizzando in particolar modo la popolazione anziana.
Gli anziani, che hanno pagato e stanno pagando un prezzo altissimo in vite umane, nella fase 1 dell’epidemia hanno sofferto un lungo momento molto duro, con le tragiche notizie che riguardavano la scomparsa di parenti e amici coetanei, e tanta solitudine mista a paura. Anche per questi motivi, e non solo, gli anziani meritano più rispetto e assistenza. A soffrire di più sono stati e sono ancora gli anziani nelle residenze sanitarie.
In Puglia l’epidemia ha ulteriormente aggravato una situazione di disagio già esistente nel settore socio–sanitario. A causa delle lunghe liste di attesa, molti cittadini sono costretti a rivolgersi alla sanità privata. Chi non ha le risorse economiche necessarie rinuncia a curarsi con grave rischio per la propria salute.
L’Associazione dei pensionati della CIA e la CIA Agricoltori Italiani di Puglia, nel denunciare questa grave ed inconcepibile situazione, chiedono al riconfermato presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e al futuro assessore alla Sanità di superare lo stallo attuale e di fare in modo che siano immediatamente eseguiti sia le visite specialistiche che gli interventi chirurgici già prenotati prima della comparsa della pandemia covid-19.
Per il prossimo quinquennio chiedono alla Regione di rafforzare il Servizio Sanitario Regionale nel suo carattere pubblico e universalista; di concentrare la propria azione in primis su alcune priorità a sostegno delle politiche di prevenzione, delle cure primarie e dell’assistenza domiciliare; di assicurare uniformità nell’accesso e nell’erogazione delle prestazioni e dei servizi nel rispetto dei principi fondamentali del SSN: universalismo dell’assistenza, uguaglianza di accesso, e solidarietà; di rendere fruibili, in primo luogo, i servizi agli anziani, ai diversamente abili, alle persone affette da cronicità, agli abitanti delle zone interne e svantaggiate, superando per tutti le liste di attesa per le visite specialistiche e gli interventi chirurgici; garantire l’assistenza socio-sanitaria in tutti i Comuni, le frazioni e le contrade della Puglia possibilmente H24 per 7 giorni la settimana; l’attuazione concreta dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza per accrescere e migliorare una risposta diffusa ai nuovi bisogni di salute dei cittadini.