Fino al 2 febbraio la nuova rassegna teatrale per bambini e famiglie, organizzata dal Comune di Collepasso, nell’ambito delle iniziative del locale Coordinamento pedagogico, in collaborazione con l’associazione culturale Ura Teatro, con la direzione artistica di Laura Scorrano, e con il sostegno della Regione Puglia grazie al Sistema integrato di educazione e istruzione ZeroSei, proporrà sei spettacoli.
Dopo “La bicicletta rossa” di Principio Attivo Teatro (domenica 8 dicembre), al Teatro Auditorium della Scuola Primaria di via Giacomo Puccini andranno in scena “L’elefante smemorato e la papera ficcanaso” di Burambò (domenica 22 dicembre), “Escargot” del Teatro del Piccione (domenica 29 dicembre), “La bottega dei giocattoli” di Crest (lunedì 6 gennaio), “Paloma, ballata controtempo” di Factory Compagnia Transadriatica e Teatro Koi (domenica 19 gennaio) e “Bertuccia all’inferno” di Ura Teatro (domenica 2 febbraio).
Nei giorni degli spettacoli (ore 17:30) la libreria “La soffitta senza tetto” sarà presente in teatro con un’interessante proposta di libri e albi illustrati. A breve partiranno anche “Ci sono cose da fare”, un laboratorio esperienziale basato sui cinque sensi, dedicato a bambine e bambine (0/3 anni) condotto da Zeromeccanico Teatro, e alcuni incontri tematici incentrati sulle emozioni. Questo sarà solo l’inizio di un percorso che proseguirà in primavera con nuove sorprese e attività. Ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria con messaggio WhatsApp 3285317676. Info urateatro.it – facebook.com/urateatro.
La rassegna prenderà il via domenica 8 dicembre alle 16:30 da Piazza Dante Alighieri con una Parata di strada con gli stravaganti Ciccio Piero Pancione, Signorina Basilico con la sua BiciBolle, Trampuglia Junior e Miss Scacchi che condurranno grandi e piccini per le vie del paese e fino al Teatro Auditorium della Scuola Primaria di via Giacomo Puccini dove alle 17:30 andrà in scena “La bicicletta rossa” di Principio Attivo Teatro (dai 6 anni – tout public).
Nel fortunato spettacolo di Valentina Diana, che ha ricevuto la menzione speciale all’interno del festival Festebà di Ferrara nel 2012 ed è stato vincitore del Premio Eolo per la miglior drammaturgia nel 2013, il regista Giuseppe Semeraro è sul palco con Dario Cadei, Cristina Mileti, Otto Mercante e Silvia Lodi con voce fuori campo di Rebecca Metcalf e bande sonore e musiche di Leone Marco Bartolo.
A tenere il filo della narrazione è Marta che come se sfogliasse un album fotografico ci racconta le strampalate ed eroiche avventure della sua famiglia. Marta non è in scena o meglio, c’è ma non si vede, è nel pancione della madre e proprio all’inizio dello spettacolo annuncia: “questa è la storia della mia famiglia prima che nascessi”. La famiglia di Marta per vivere mette le sorprese negli ovetti di cioccolato ma a complicare la sua vita, come la vita di un intero paese, c’è BanKomat, proprietario di tutto. La forza di questa famiglia sta nella sua capacità di trasformare uno strumento di oppressione in mezzo di liberazione. Il linguaggio utilizzato, ora comico ora riflessivo, narra le peripezie per la sopravvivenza di questa strampalata famiglia, proprio come molte famiglie di oggi capaci di trasformare la quotidianità nel miracolo che resiste.
Domenica 22 dicembre alle 17:30 secondo appuntamento con “L’elefante smemorato e la papera ficcanaso” di e con Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli della compagnia Burambò (dai 3 anni – tout public). Un vecchio elefante non riesce a dormire. I brutti ricordi lo attanagliano. Un giorno li soffia dentro alcuni palloncini rossi che volano via, lasciando l’elefante smemorato. Quand’ecco entrare, o meglio “ficcarsi”, nella sua vita una papera che lo tempesta di domande a cui non riesce a rispondere.
Papera Teresina è determinata, gli suggerisce di fare una passeggiata per riprendere contatto con il mondo. Il grosso animale parte all’avventura e senza saperlo, andrà incontro a quanto già capitato e dimenticato. Sarà difficile per lui difendersi dai pericoli, tanto da finire in una gabbia allo zoo. Scoprirà così che i ricordi sono necessari, belli e brutti, e conservarli può tornare utile nel bisogno. Teresina, ormai amica inseparabile, ha l’idea giusta al momento giusto. Quale sarà? Certe cose si scoprono vivendo, altre sognando oppure andando a teatro.
Domenica 29 dicembre alle 17:30 la rassegna accoglierà “Escargot” del Teatro del Piccione di e con Danila Barone per la regia di Antonio Panella (dai 2 anni – tout public). Casa è il luogo sicuro, la tana, il focolare. Casa è il punto fermo che dà sicurezza. Da cui partire e a cui ritornare. È l’archetipo dello stare, del costruire. Ma se la casa è una chiocciola, se il punto fermo è in continuo movimento allora stare e muoversi si intrecciano e si sovrappongono. Il paradosso del movimento stanziale prende forma, ritmo e spazio.
La forma è quella della spirale, che incarna perfettamente il bisogno di mutamento costante, di ricerca e di scoperta. Il ritmo è quello lento e costante, che si impone alla frenesia del mondo civile ma al tempo stesso si adatta alle regole del ritmo naturale. Lo spazio è quello possibile, quello che segue i limiti ed i confini delle proprie risorse, energie e necessità. Si arriva fin dove si vuole e si può.
Una chiocciola – una Escargot – una creatura di genere, età e provenienza indefinita, si aggira con andamento costante e leggero. Porta con sé una casa-bagaglio. Nel suo viaggiare, nel suo migrare, nel suo attraversare le stagioni incontra persone , luoghi e mondi. Li porta con sé. Li conserva nel suo guscio di memoria e li regala in un incontro poetico e lieve, restituendoli in forma di racconto. Lasciando dietro di sé il segno del suo stare. Senza fretta e con stupita meraviglia.
Lunedì 6 gennaio alle 17:30 la compagnia Crest porterà sul palco La bottega dei giocattoli, scritto e diretto da Sandra Novellino e Delia De Marco, in scena con Antonio Guadalupi, Savino Maria Italiano e Sara Pagliaro con le voci registrate di Anna Ferruzzo e Giovanni Guarino e le musiche originali di Mirko Lodedo (dai 3 anni – tout public). Storie intorno a giocattoli che si animano di vita propria abitano da sempre le fantasie dei bambini, che naturalmente giocano dando un’anima agli oggetti.
La storia accade in una bottega di giocattoli, e le botteghe di giocattoli non sono forse delle città nelle quali i giocattoli vivono come delle persone? O meglio, le città non sono forse delle botteghe di giocattoli nelle quali le persone vivono come dei giocattoli? C’è sempre una bambola più bella e c’è la bambola invidiosa, un orsacchiotto che si innamora e un soldatino geloso, una mamma cattiva e una buona fata, giostre e macchinine che non si stancano di girare. Un mondo parallelo che aiuta i bambini a fare esperienza di emozioni, imparando a non perdere “la bussola”, passando dalla gioia alla delusione, dalla malinconia all’allegria, dall’amore al risentimento. Una città solitamente notturna, perché vive nel profondo dei sentimenti. Non solo infantili.
Domenica 19 gennaio alle 17:30 la prima edizione di Briciole proporrà “Paloma, ballata controtempo”, spettacolo prodotto da Factory Compagnia Transadriatica e Teatro Koi, scritto e interpretato da Michela Marrazzi con musiche di Mattia Manco e Rocco Nigro, drammaturgia e regia di Tonio De Nitto e cura dell’animazione di Nadia Milani (dai 6 anni – tout public). “Paloma” è un dialogo tra due anime. Uno scambio scenico ed emozionale tra il fascino di una bambola, che riproduce con grazia e minuzia la realtà dei gesti di una donna anziana, e quello della musica, che quei gesti li ispira, li accompagna, li asseconda.
È così che Paloma è un’anima canterina, dai grandi occhi profondi, con i suoi bagagli pieni del tempo trascorso e che mai più ritornerà, perché il tempo si sa, divora le cose semplici, come l’infanzia, la giovinezza, l’amore, la vita. Con lei c’è un’altra figura che aspetta, osserva, scandisce e determina silenziosa il compiersi di questo viaggio e per farlo utilizza uno strumento musicale ed un metronomo. È una presenza misteriosa quella del tempo o chissà chi e Paloma cerca ingenuamente di sfuggirgli con il suo carico di ricordi. In scena Michela Marrazzi, con la sua la bambola, una marionetta ibrida in gommapiuma a cui ha donato forma, gesti e anima, e un musicista con la sua fisarmonica ad attraversare le emozioni di questo viaggio. Lo spettacolo ha ottenuto una menzione per il Teatro di Figura all’Eolo Awards 2022.
Domenica 2 febbraio alle 17:30 la rassegna si concluderà con “Bertuccia all’inferno”, produzione di Ura Teatro di e con Fabrizio Pugliese (dai 5 anni – tout public). In scena un narratore e un burattino decidono di raccontare una storia. Si assegnano le parti: Bertuccia fa Bertuccia, il narratore tutti gli altri personaggi, e alla considerazione che in fondo anche Bertuccia lo fa il narratore è inutile rispondere, se no crolla tutto: la magia del teatro, il gusto di raccontare una storia e di scivolare dolcemente dalle parole alle azioni, ai piccoli giochi teatrali pure presenti nell’essenzialità di questo lavoro.
La storia è semplice e risponde al classico modello della favola antica con le tre prove da superare prima del lieto fine. Lo spettacolo gioca attorno a un tema molto delicato: parlare ai bambini dell’apparente distrazione dei loro genitori inghiottiti dagli impegni lavorativi e spiegando loro che coi genitori bisogna avere tanta pazienza. Bertuccia viene rapito dalla Signora Morte e il nostro eroe sarà chiamato ad attraversare antichi cimiteri nei quali scoprire vecchi errori commessi, attraversare inferni e affrontare diavoli inferociti a volte più impertinenti dello stesso Bertuccia e un terribile guerriero generato dagli stessi incubi del protagonista. Il rapimento è solo uno scherzo che la “Nera Signora” gli ha giocato, un modo un po’ noir per riavvicinare Bertuccia al suo figliolo. Il tutto condito dall’ironia e dalla leggerezza che si addice a un burattino.
SISTEMA INTEGRATO ZEROSEI
Il sistema integrato di educazione e di istruzione (0-6 anni), intende promuovere la collaborazione pedagogica e organizzativa tra i soggetti portatori di educazione professionale, riunendo attorno allo stesso tavolo i coordinatori dei servizi educativi per l’infanzia (statali e paritari) esistenti sul territorio e costituisce un elemento indispensabile dal punto di vista tecnico-pedagogico della governance locale.
Sipario ore 17:30 – ingresso gratuito.
Prenotazione obbligatoria con messaggio WhatsApp al 3285317676.
Info urateatro.it – facebook.com/urateatro
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