BARI – La Compagnia Diaghilev celebra Leonardo Sciascia con la riduzione per la scena della novella «La zia d’America» firmata da Paolo Panaro, da martedì 18 a sabato 22 gennaio alle ore 21 e domenica 23 gennaio alle ore 19 mattatore nell’auditorium Vallisa di Bari per il progetto «Teatro Studio», quindicesima edizione della rassegna «Le direzioni del racconto» realizzata in collaborazione con l’assessorato alle Culture del Comune di Bari.
Il testo racconta il mancato rinnovamento italiano dopo la Seconda guerra mondiale, con la Sicilia che guarda invidiosa l’America, contrapposta alla vita locale, tutta da ricostruire. La riflessione di Sciascia riguarda soprattutto la zia emigrata, la quale non riesce a fare di meglio se non dare la mano della figlia a un fascista. La vicenda è ambientata nel 1943, in un non precisato paesello della Sicilia. Il giovane protagonista racconta le speranze e le paure che vive insieme ai concittadini nell’attesa dell’arrivo degli alleati. La situazione però è strana. Il piccolo paese è sospeso nell’irrealtà del sogno. Infatti, non accade nulla, è come se il tempo si fosse fermato, come se gli eventi storici non sfiorassero nemmeno l’estrema provincia siciliana della quale il narratore si fa cronista. Eppure, gli americani arrivano. E mentre una parte del paese prende a bruciare i ritratti di Mussolini e le tessere del fascio, l’altra festeggia i liberatori, cinque soldati Usa. All’indomani della Liberazione si scatena il caos, tra preti impauriti, donne di malaffare, avvocati traditori, mezzani che subdolamente si mettono a servizio dei soldati, prostituzione e mercato nero. I fascisti rimasti in paese hanno paura, soprattutto lo zio del narratore, che ai tempi di Mussolini era segretario amministrativo del fascio. E mentre gli eventi si susseguono con l’armistizio, la Repubblica di Salò e le prime consultazioni politiche, cominciano ad arrivare notizie dall’America, da dove la ricca zia del protagonista scrive che presto sarà in Sicilia, per un voto fatto alla Madonna del paese. La guerra è finita, l’Italia si divide fra monarchici e repubblicani. Arrivano gli aiuti da oltreoceano, ma anche esortazioni e ricatti da parte dei parenti americani, che intimano di votare Democrazia cristiana. Immediatamente dopo il trionfo del rassicurante partito di De Gasperi, giungono in Sicilia la ricca zia americana e la sua famiglia. Il paesello appare loro brutto e sporco, e non saranno poche le incomprensioni che si creeranno con la famiglia d’origine e gli americani. I rapporti si logoreranno velocemente, a beneficio dello zio fascista che, ironia della sorte, si salverà emigrando nel Paese dal quale era stato sconfitto.
Torna l'appuntamento con i Monsters , da quest'anno Fantastic Film Festival. Sei giorni di proiezioni,…
Nel Salone San Nicola del Palazzo della Camera di Commercio, l’evento, promosso dall’Ordine Interprovinciale dei…
PUTIGNANO - Domenica 24 novembre, alle ore 10, avrà luogo a Putignano l’evento “Il Viaggio…
Per l’associazione Nel Gioco del Jazz, un omaggio alle colonne sonore di Piero Piccioni e…
Per la stagione teatrale di prosa e intrattenimento 2024-2025 del Roma Teatro Cinema, domani,la versione…
Per la stagione Altri Mondi del Comune di Bari, il 23 e 24 novembre, al…
La presentazione nella sede di SafesPro che è capofila del progetto. Natura, territorio, sostenibilità, integrazione…
Per la Festa di Santa Cecilia, patrona della musica e dei musicisti , al DB…
Il 22 novembre il MArTA apre le sue porte a visite tematiche nei due piani…
L'Opinionista © 2008 - 2024 PugliaNews24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Contatti - Archivio notizie - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy - Facebook - Twitter