La vicenda dell’alienazione dei fondi di Bosco Incoronata e Mezzana della Madonna. Lonigro: “Landella spieghi i motivi del suo operato e come intende riparare i danni”
FOGGIA – Il Comune di Foggia non poteva alienare i fondi del Bosco dell’Incoronata di Carra e quello denominato “Mezzana della Madonna”. A stabilirlo con sentenza definitiva e inappellabile è stato, lo scorso 29 aprile 2020, il Commissario degli Usi Civici della Puglia Maria Grazia Caserta.
“Franco Landella, pochi mesi dopo la sua prima elezione a sindaco, nel 2015 ha proceduto ad alienare i terreni che ricadono nei due fondi sopra citati. Il Comune di Foggia basò l’alienazione di quei terreni sulla convinzione che sopra di essi non gravassero Usi Civici. I ricorrenti contro quella decisione, per la maggior parte soci della Cooperativa Terra Fiore, si appellarono alla magistratura per tornare a poter utilizzare i fondi. “Il Comune di Foggia ha perso la causa con conseguenze molto pesanti sul piano della debitoria“, ha spiegato l’ex consigliere regionale Pino Lonigro. “Oltre a decidere l’annullamento di tutti gli atti inerenti all’alienazione dei fondi, il Commissario degli Usi Civici della Puglia ha condannato il Comune di Foggia a provvedere alle spese legali“, ha aggiunto Lonigro, “ed ora c’è la concreta possibilità che i ricorrenti chiedano un risarcimento per i danni subiti in seguito alla mancata gestione delle colture che, fino ad alienazione avvenuta, producevano su quei fondi. Landella vada in Consiglio comunale e spieghi alla cittadinanza i motivi del suo operato e illustri come intende affrontare le conseguenze di questa sentenza. C’è stato un grave errore di valutazione che ha causato danni ai ricorrenti, ai soggetti ai quali erano stati accordati i fondi in seguito all’alienazione, e alle casse comunali dunque a tutti i contribuenti sui quali ricadranno le spese di questa ennesima operazione spericolata e avventurosa“. ha concluso Lonigro.