“L’istanza rappresentata dai presidenti Lazzàro e Battista all’assessore Pentassuglia”
BARI – Questo pomeriggio, nel corso della video conferenza convocata dall’assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia erano presenti tutti gli attori della filiera del latte. Nel corso degli interventi Tommaso Battista (presidente di Copagri Puglia) e Luca Lazzàro (presidente di Confagricoltura Puglia) hanno evidenziato che gli allevatori della murgia barese e tarantina stanno ricevendo dai caseifici richiesta di fatturazione di saldo relativamente al periodo di marzo e aprile 2020. Il saldo che viene applicato è pari a 2 cent al litro rispetto alla riduzione, che per quel periodo, è stata in media di 4 cent al litro.
I presidenti di Copagri e Confagricoltura hanno “denunciato” la gravità del modus operandi da parte di alcuni caseifici, atteso che la regione Puglia, lo scorso ottobre, aveva attivato un bando dedicato alle imprese di trasformazione lattiero-casearie gravemente colpite dal blocco delle vendite causato dalle misure restrittive contro il Covid dei mesi di marzo e aprile. L’avviso pubblico, con una dotazione complessiva di 800 mila euro prevedeva ristori in favore dei trasformatori che avrebbero assicurato il pagamento del saldo agli allevatori in base ai prezzi del mese di febbraio 2020. Infatti la legge in questione, la n. 13 del 15/05/2020 all’art. 3 comma 6 così recita: “La Regione eroga un aiuto a fondo perduto in favore dei trasformatori con sede in Puglia che ritirano il latte pugliese, sulla base dei prezzi praticati sino a febbraio 2020, esclusivamente dagli allevatori con attività ubicate sul territorio regionale“.
Battista e Lazzàro, ancora una volta, hanno richiesto all’assessore di intervenire attraverso la misura 21 (emergenza COVID) in favore della zootecnia, in quanto, oltre ai settori floricolo, vitivinicolo e agriturismi, è un comparto che ha avuto gravi ripercussioni in termini di produzione a seguito della chiusura del canale Ho.Re.CA. a causa dell’emergenza Covid-19. Il PSR Puglia 2014/2020 continua a non considerare la zootecnia come un settore degno di attenzione. Infatti, nel PSR non era stata indicata alcuna misura in favore del benessere animale, nonostante gli impegni assunti ad inserirla. Tra l’altro, la Puglia, risulta essere unica regione in tutta Italia a non aver adottato provvedimenti in tal senso. Oggi, dunque, chiediamo di inserire nella misura 21 “Covid” la zootecnia atteso che dei 32 mln di euro messi a disposizione della Commissione europea, mancano all’appello 13 mln di euro, al netto dei settori per i quali sono stati emessi i bandi della stessa misura 21.
Alle richieste di Battista e Lazzàro l’assessore si è impegnato a confrontarsi con la Commissione europea per fare un bando in favore della zootecnia nell’ambito della misura 21 con risorse a definirsi.
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