Arseni: “Il nostro obiettivo è ristabilire i principi di una democrazia rappresentativa”
LECCE – Si è svolta questa mattina all’Hotel Tiziano di Lecce una conferenza chiarificatrice delle recenti importanti novità che hanno interessato in questi giorni la Confcommercio di Lecce, vale a dire la sospensione delle elezioni in seguito al provvedimento d’urgenza presentato da uno dei soci, Valerio Arseni, presidente Fimaa Confcommercio il quale ha rilasciato la seguente dichiarazione ufficiale.
“Riteniamo necessario chiarire gli esatti contorni e presupposti della vicenda relativa al provvedimento emesso dal Tribunale di Lecce, sezione Civile, dott.ssa Katia Pinto, con il quale è stata disposta cautelativamente la sospensione delle elezioni fissate per il 24/25 giugno. In particolar modo al fine di sgomberare equivoci, appare necessario delimitare e chiarire i contorni della presente vicenda. Anzitutto va rilevato come il ricorso alla autorità giudiziaria sia stato conseguenza della mancata attenzione alle nostre istanze da parte del commissario Ambrosi, ripetutamente portate a conoscenza di quest’ultimo nel corso di questi anni. Le risposte ricevute sono state evasive e generiche. Viceversa, rileviamo la sensibilità e l’attenzione del Giudice, che stante il momento associativo particolarmente delicato, qual è quello della elezione degli organi associativi, ha ritenuto opportuno sospendere le operazioni di voto al fine di valutare il rispetto dei principi di democraticità e rappresentatività che devono essere alla base di ogni associazione. Pertanto sono queste le ragioni del 700 sottoscritto e presentato per il tramite degli avvocati Antonio Mauro De Mauro, Roberto Marra, Giuseppe Distante e Cosimo Falangone (quest’ultimo ha preso parte alla conferenza al fianco di Arseni). In definitiva ristabilire i principi di una democrazia rappresentativa all’interno dell’associazione è il nostro obiettivo primario e intendiamo farlo con regole certe e chiare che non rechino pregiudizio a molti e vantaggi a pochi. Il nostro scopo è che l’associazione torni a garantire la corretta e attiva partecipazione dei soci, la rappresentatività dei Territori e dei Sindacati. Infine il ruolo istituzionale che ricopro mi impone di rispondere a quanto affermato dal candidato Maurizio Maglio. Relativamente alle accuse di impedimento della assemblea del febbraio 2017 con all’ordine del giorno l’adozione del nuovo statuto lo invito a rileggere quanto presente sullo stesso sito della Confcommercio Lecce nonché il relativo comunicato stampa diffuso dal commissario Ambrosi ove si afferma cito testualmente che “alla luce della eccezionale ed imprevista affluenza nonché per motivi di sicurezza l’assemblea sarebbe stata rinviata in un luogo e a data da destinarsi”.
Pertanto assolutamente pretestuosa oltre che infondata è l’accusa rivolta agli odierni ricorrenti con riferimento al mancato svolgimento di tale assemblea. Non comprendo dunque quali possano essere le perplessità del candidato Maglio di fronte all’adozione di uno statuto nuovo che garantisca una larga e più ampia partecipazione dei soci e dei territori.
Con riferimento alla terminologia utilizzata nel comunicato stampa diffuso dallo stesso candidato Maglio nel definire un gruppo di imprenditori uno “SPARUTO NUMERO DI SOCI” rilevo come la stessa non mi appartenga e non rispecchi quella che è la mia idea di socio all’interno della Confcommercio. Tale affermazione denota chiaramente quello che è il valore attualmente attribuito al socio all’interno di confcommercio: ovvero un singolo numero che assume rilievo solo allorquando venga convocata una assemblea. Non è possibile ritenere che il solo 51% dei votanti possa governare l’associazione lasciando priva di rappresentanza così come affermato dallo stesso Maglio. Questo significherebbe che il restante 49% non ha la possibilità di poter esprimere la propria opinione e partecipazione all’interno della governance ed è questo quello che succede andando a votare con l’attuale statuto.
Non è questo il socio che noi vogliamo in Confcommercio. Ogni associato per noi costituisce un patrimonio straordinario per conoscenza e capacità. Dobbiamo avere il coraggio di renderci autori del cambiamento senza doverlo subire per volontà di altri.
Vogliamo gente attiva che pensi alla crescita del territorio e del tessuto imprenditoriale e non utilizzi l’associazione per finalità personali o di comodo. Chi ha in ostaggio la confcommercio? Ma soprattutto la confcommercio di lecce di quali interessi è in ostaggio?”.
Nel corso della conferenza odierna, in prima fila, Corrado Iurlano e Maurizio Pasca hanno presenziato insieme a dimostrazione di una nuova coalizione formata dalle due rispettive squadre pronte a dar battaglia insieme per rigenerare Confcommercio dall’interno. Di seguito la dichiarazione ufficiale di Corrado Iurlano: “Il nostro cammino, lastricato di provvedimenti, richieste di accessi agli atti, 700 presentati da me in prima persona al fine di fare chiarezza nel sistema interno di Confcommercio relativamente a statuto, visione dei verbali ed elenco soci dell’associazione che ci sono stati consegnati solo in maniera parziale e solo dopo provvedimenti d’urgenza, ci ha portato a confrontarci con Maurizio Pasca, trovando in lui e nella sua squadra una comunione d’idee ed intenti, perciò abbiamo potuto considerare la possibilità di unire le nostre forze anteponendo il bene dei soci e dell’associazione alle nostre personali ambizioni in quanto vogliamo fortemente contribuire alla nascita di una nuova alba per Confcommercio nella quale trasparenza, legalità e partecipazione siano i pilastri fondanti di una governance a tutela degli imprenditori.
In Maurizio Pasca abbiamo trovato un interlocutore credibile mosso dai nostri stessi ideali pertanto crediamo di poter proseguire insieme condividendo i punti di due programmi molto simili fra loro: è nostro pensiero comune, infatti, che l’associazione debba puntare alla centralità degli imprenditori restituendo loro un ruolo da protagonisti nella guida e nella conduzione di Confcommercio, coinvolgendoli attivamente nell’attività politico-sindacale e che debba altresì sviluppare al suo interno dei processi di controllo e trasparenza nei confronti di tutte le società o gli organi partecipati affinché non siano prerogativa di persone ma che si riconducano agli interessi degli associati. Riteniamo fondamentale la riconquista di quel ruolo sindacale che ha reso l’associazione, negli anni, un punto di riferimento per la difesa e la tutela del commercio e deve continuare ad esserlo. Oltre ad interpretare le esigenze delle imprese, oggi Confcommercio ha il compito di ampliare e migliorare le prospettive di sviluppo, formazione e competitività delle imprese salentine affinché possano confrontarsi ad armi pari con quelle del territorio nazionale ed internazionale. Insieme, questa nuova squadra vuole ripensare e rinnovare Confcommercio portandola nell’epoca della legalità e dell’innovazione”.