Tavoli tematici che coinvolgeranno tutti i consiglieri e un’esortazione: “Momento grave, non è l’ora di dividerci”
COPERTINO (LE) – La sindaca di Copertino Sandrina Schito mette fine alla fase di verifica apertasi nella maggioranza nell’ultima seduta di Consiglio comunale, il 29 novembre scorso, annunciando nella stessa aula in cui ha aperto la crisi l’istituzione di tavoli di lavoro tematici in cui ogni consigliere comunale potrà dare il proprio contributo, “senza sotterfugi e in modo che nessuno si senta escluso“, e un altro Consiglio monotematico aperto alle proposte della città e a tutti i professionisti che vorranno dire la loro in materia. Rivendicando con forza la scelta di aprire una pausa di riflessione sui temi e sulle sfide che attendono la comunità nei mesi a venire.
La fine della crisi è stata sancita ieri mattina nell’aula consiliare del Comune, dove la prima cittadina, che nei giorni scorsi ha imposto con ordinanza l’obbligo di mascherina all’aperto e il rinvio sine die di tutte le iniziative pubbliche previste per il periodo di Natale, ha esordito ribadendo la sua grande preoccupazione per la situazione dei contagi nel territorio copertinese. Che non fa eccezione alla quarta ondata pandemica dilagante e dove il focolaio si estende, soprattutto tra i più giovani: 217 a ieri mattina i residenti positivi al Covid. “Un fatto per cui ho ripreso a non dormire la notte“, ha rivelato la prima cittadina, “perché le misure volte ad arginare la diffusione del virus sembrano tragicamente arginarsi dinanzi ai nostri comportamenti collettivi ed individuali, invece avremmo dovuto imparare ed introiettare tutte le misure che abbiamo conosciuto in questi due lunghi anni. E purtroppo noi possiamo intervenire sui comportamenti a rischio nei luoghi pubblici, ma se qualcuno organizza feste nelle case“, ha spiegato la sindaca ai consiglieri che sollecitavano l’intervento della polizia locale in caso di inosservanza delle norme anti Covid, “abbiamo le mani legate“.
Crisi, “una parola che in greco vuol dire anche “valutazione”, ha spiegato la sindaca: un periodo di riflessione di cui, ha aggiunto la prima cittadina in apertura di seduta del Consiglio, “non mi sfugge la coincidenza con i due anni di pandemia e con i due anni e mezzo di amministrazione del nuovo mandato“; un fatto “che ha modificato radicalmente il nostro modo di affrontare i problemi, le nostre priorità ed anche le nostre prospettive“. Così è giusto, a distanza di due anni e mezzo, “riportare nella massima assise cittadina il percorso che l’amministrazione ha fatto“, sottolineare “cosa abbia prodotto, dove abbia mancato, cosa resti da fare, e quindi dare conto ai cittadini che ci hanno dato fiducia due anni e mezzo or sono, e anche a quanti hanno scelto proposte diverse“. Anche perché adesso è necessario contestualizzare i programmi alla luce del Piano di Ripresa e Resilienza.
La pausa di riflessione è stata quindi doverosa come “occasione di ripartenza dopo il periodo difficile, un utile contributo alle nuove sfide che saremo tutti chiamati ad affrontare, ma anche per mettere a fuoco i risultati del progetto “Copertino in dialogo”, con il quale la sindaca Schito si era ricandidata due anni e mezzo fa ottenendo la fiducia dei suoi concittadini: “Non un programma elettorale, ma una piattaforma aperta a tutte le migliori proposte traducibili e possibili per scrivere un piano strategico valevole per le generazioni future, dove al centro ci sia ancora il tema dell’ambiente, considerato una delle pietre miliari del Piano, in cui transizione digitale e ecologica siano strettamente connesse per quella rivoluzione ambientale e di mentalità che porterà i suoi frutti solo se tutti remeremo nella stessa direzione“.
Un programma dettagliato, dalle infrastrutture da completare ai progetti di rigenerazione urbana, dalle politiche dell’istruzione alle scelte per una coesione sociale, temi su cui affrontare “ragionamenti forti e motivati dal bene comune“, perché da qualche tempo a questa parte certi modi di fare politica sembrano aver abituato la città al non detto, ai margini interpretativi, ai varchi attraverso i quali insinuare letture fantasiose della realtà, e invece no: la riflessione va fatta “nell’unico luogo in cui si dibatte per il bene del paese, dove si danno indirizzi e si controlla l’operato dell’amministrazione“. Come già accaduto quando la maggioranza ha cambiato profilo: “L’ho fatto allora per il rispetto dovuto a chi ha creduto in noi“, ha aggiunto la sindaca Schito.
In momenti storici come quello che stiamo vivendo, d’altronde, “non ci si può più permettere alcun dubbio sui contorni della maggioranza, ha proseguito la prima cittadina, “sulla sua coesione, anche quando legittime considerazioni sembrano all’apparenza andare in altra direzione. Con i fatti non può esserci spazio per illazioni, o peggio invenzioni spesso scaturite da chi non ha responsabilità verso il suo paese“. Bisogna invece essere seri, “rigorosi sempre, oggi ancor più che le responsabilità delle scelte saranno decisive. Questo tempo impone ad ognuno un abito nuovo, nuovo spirito, ma l’obiettivo primario resta sempre quello: Copertino. Se non avessi ravvisato queste ragioni negli incontri con la mia maggioranza, che seppur con una nuova rimodulazione ha confermato lo spirito di appartenenza, proponendo in seno ad essa nuova voglia di partecipazione e collegialità, avrei tratto le considerazioni del caso“. Invece si va avanti, pur tra mille difficoltà: “L’orizzonte che avevamo davanti due anni e mezzo fa è drammaticamente cambiato, e ha finito per cambiare il paradigma. Il nuovo quadro in cui le minacce biologiche e sanitarie hanno dovuto modificare le sfide economiche e sociali cui siamo chiamati si è trasformato in una sfida esistenziale, ed anche Copertino ha pagato un prezzo altissimo“.
Alla luce di questa nuova consapevolezza, in nome della quale “ognuno avrebbe dovuto rivedere, riconsiderare e leggere il nuovo orizzonte“, una riflessione: “La pandemia ha insegnato che da soli non saremo in grado di sopravvivere“. Anche la Brexit lo dimostra, conclude la sindaca, “e mai come in questi due anni ho considerato attuale la lezione della ginestra leopardiana, il suo messaggio universale. L’uomo ha dimenticato lo spirito delle origini, e invece solo in una “solidal catena” può vincere“. Un messaggio che il cantore della Luna scriveva nel 1838, durante un’epidemia di colera, “eppure ancor oggi drammaticamente attuale. Ma noi abbiamo il dovere di provarci“, ha concluso la sindaca Schito passando in rassegna tutti progetti su cui a Copertino si apriranno presto i cantieri, dalla Città di San Giuseppe ai lavori per il mercato coperto, dalla scuola a impatto energetico quasi zero all’impiego dei beni confiscati alla mafia, dal potenziamento della zona a traffico limitato all’albergo diffuso nel centro storico della città. “Tutti progetti che hanno i loro tempi di realizzazione e che sono stati purtroppo rallentati per via della pandemia“: ma bisogna continuare a lavorare nonostante le difficoltà, “per essere una città degna di chi ci ha preceduto e perché questo”, ha concluso la sindaca di Copertino, “non è il momento di dividerci“.