Battista: “Proficuo confronto con Prefetta Bellomo, che ha raccolto nostre sollecitazioni”
BARI – “Ci troviamo in prossimità delle operazioni di grande raccolta e dobbiamo confrontarci con problematiche legate alla carenza di manodopera, con particolare riferimento a quelle inerenti il comparto delle ciliegie; chiediamo per questo che vengano sostenute finanziariamente le spese per il trasporto dei lavoratori, considerato che le imprese devono già adempiere ai costi derivanti dalle imprescindibili indicazioni di carattere sanitario legate alla pandemia del COVID-19, o cosiddetto Coronavirus“. Lo sottolinea il presidente della Copagri Puglia Tommaso Battista, che è intervenuto oggi insieme al direttore regionale Alfonso Guerra alla videoriunione organizzata dalla Prefetta di Bari Antonia Bellomo, alla quale hanno partecipato, fra gli altri, rappresentanti di INPS, ITL, ASL e Regione Puglia.
“Abbiamo inoltre rappresentato la difficoltà da parte delle aziende agricole ad applicare il protocollo siglato lo scorso 14 marzo tra il Governo e le parti sociali per garantire la sicurezza negli ambienti di lavoro, facendo notare che esso mal si concilia con le esigenze e le peculiarità del settore, atteso che le aziende agricole sono imprese ‘a cielo aperto’ e con difficoltà a organizzare più turni di lavorazione nell’ambito della stessa giornata“, prosegue il presidente.
“Abbiamo poi chiesto di intensificare i controlli da parte delle forze dell’ordine al fine di evitare speculazioni; sulle vendite agli scaffali dei prodotti agricoli freschi registriamo aumenti dei prezzi finali che in alcuni casi sono di oltre il 100% rispetto al mese di febbraio“, evidenzia Battista.
“Esprimiamo soddisfazione per gli intenti manifestati dalla Prefetta Bellomo, che ha raccolto molte delle nostre sollecitazioni, assicurando che saranno concertati con la Regione Puglia dei tavoli di confronto per valutare la possibilità di utilizzare le risorse disponibili e far fronte in tal modo alle spese per il trasporto dei lavoratori; accogliamo con favore l’annunciata rivisitazione del protocollo del 14 marzo, così come la stretta sui controlli sul prezzo finale dei prodotti agricoli da parte degli organi competenti“, conclude il presidente della Copagri Puglia.