Il bollettino di venerdì 26 marzo 2021: salgono a 44.796 i casi attualmente positivi al Covid-19 in regione, 41 decessi
REGIONE – Nuova giornata di informazione da Puglianews24.eu sulla situazione dell’emergenza Coronavirus in Regione per Venerdì 26 marzo 2021. Andiamo a vedere di seguito i dati del bollettino della giornata.
In Puglia, sono stati registrati 12.135 test per l’infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 2.162 casi positivi: 817 in provincia di Bari, 176 in provincia di Brindisi, 160 nella provincia BAT, 382 in provincia di Foggia, 243 in provincia di Lecce, 381 in provincia di Taranto, 8 casi di residenti fuori regione, 5 casi di provincia di residenza non nota sono stati riclassificati e attribuiti.
Sono stati registrati 41 decessi: 25 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 4 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.
Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 1.817.711 test.
- 135.498 sono i pazienti guariti.
- 44.796 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 184.941 così suddivisi:
- 72.682 nella Provincia di Bari;
- 18.268 nella Provincia di Bat;
- 13.369 nella Provincia di Brindisi;
- 34.605 nella Provincia di Foggia;
- 16.977 nella Provincia di Lecce;
- 28.064 nella Provincia di Taranto;
- 669 attribuiti a residenti fuori regione;
- 307 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 26.3.2021 è disponibile al link: http://rpu.gl/BaK4i
IL PUNTO SULLA CAMPAGNA VACCINALE IN PUGLIA
Sono 534.621 le dosi di vaccino somministrate in Puglia a fronte di 601.745 dosi consegnate, pari all’88,8 per cento (dato aggiornato alle ore 15.30 del 25 marzo 2021). 161.585 dosi sono state somministrate a cittadini over 80, di queste 44.334 sono richiami con la seconda dose.
La Asl Taranto comunica che è partita ieri mattina la campagna vaccinale a domicilio per gli ultraottantenni non deambulanti o con gravi patologie a cura dei medici di medicina generale.
Dopo le prime vaccinazioni domiciliari avviate lunedì a cura del Dipartimento di Prevenzione, mercoledì scorso sono stati consegnati a 66 medici di quasi tutti i comuni della provincia, da Ginosa ad Avetrana, i flaconi di vaccino Moderna, grazie ai quali si potranno vaccinare 726 over 80. E ieri mattina i primi medici hanno potuto già vaccinare alcuni dei propri assistiti. L’obiettivo è vaccinare tutti gli ultra ottantenni prenotati nel più breve tempo possibile.
Anche in provincia di Foggia prosegue, nei piccoli comuni, la vaccinazione a domicilio di tutte le persone ultraottantenni non autosufficienti. Ad oggi, i medici di Medicina Generale hanno già somministrato a domicilio 366 dosi in 16 comuni.
Il Nucleo Operativo Aziendale (NOA), presieduto dal Direttore Sanitario Antonio Nigri, e integrato dai Medici di Medicina Generale, sta completando la programmazione delle somministrazioni a domicilio che riguarderanno, a breve, anche i comuni di maggiori dimensioni.
Sempre con la Medicina Generale si sta pianificando, inoltre, la vaccinazione delle persone estremamente vulnerabili in modo da organizzare le somministrazioni nella maniera più appropriata.
La Direzione Generale, parallelamente, sta riorganizzando l’intera rete in vista delle successive fasi della campagna vaccinale che coinvolgerà tutta la popolazione come previsto dalle direttive ministeriali e regionali. Oltre ad aver individuato, infatti, 20 “Punti Vaccinali di Popolazione” (PVP) distribuiti sul territorio, sta mantenendo e consolidando la rete degli ambulatori vaccinali anche nei piccoli comuni, dove il modello organizzativo flessibile, la professionalità degli operatori e la disponibilità di amministrazioni locali e associazioni di volontariato hanno fatto registrare ottimi risultati. Contestualmente continua la somministrazione della seconda dose alle persone ultraottantenni presso gli ambulatori vaccinali allestiti su tutto il territorio: ad oggi hanno concluso il ciclo vaccinale di prima e seconda dose oltre 9.000 ultraottantenni.
Sono stati programmati per ieri nei centri vaccinali della ASL Bari 951 vaccinazioni riservate agli over 80, comprese le somministrazioni delle prime dosi agli ultra ottantenni che da ieri hanno la possibilità di accedere al nuovo hub della Fiera con spazi adeguati e percorsi dedicati. Al lavoro nella fase della accoglienza i volontari della Protezione civile, insieme al personale del Dipartimento di prevenzione della ASL impegnato nelle procedure di raccolta dati, anamnesi, somministrazione e osservazione post somministrazione.
Con una media di 3500 somministrazioni al giorno, proseguono l’attività anche gli altri punti vaccinali territoriali della ASL, dove sono in corso le seconde dosi degli over 80 e delle altre categorie previste dai piani ministeriali e regionali. Vaccinazioni anche nei centri diurni: le somministrazioni delle prime dosi – partite nei primi giorni di marzo ed eseguite già in 26 strutture di Bari e provincia – procedono regolarmente con i team degli operatori del Dipartimento di prevenzione schierati su tutto il territorio provinciale.
Si sono infine concluse le vaccinazioni per il mondo della scuola, con un totale aggiornato di 29.012 operatori scolastici vaccinati con la prima dose di Astrazeneca. La ASL ha al momento all’attivo 180.318 somministrazioni comprensive di tutte le categorie prioritarie, dall’inizio della campagna vaccinale ad oggi.
Prosegue la campagna di vaccinazione antiCovid della Asl Lecce. Sono 25.712 gli ultra80enni a cui è stato somministrato il vaccino, tra questi 12515 hanno già ricevuto la seconda dose. Tra il 26 e il 28 marzo verrà vaccinato il personale dell’Università del Salento. Continua la campagna di vaccinazione anche nella Asl Bt dove oggi i protagonisti sono stati gli over 80. Somministrate anche seconde dosi agli utenti fragili del mondo della scuola.
Nella Asl di Brindisi sono partite ieri le vaccinazioni per detenuti e personale della Casa circondariale. Proseguono le vaccinazioni per gli over 80, ai quali martedì 30 e mercoledì 31 marzo sono dedicate due giornate per la vaccinazione domiciliare affidata ai medici di medicina generale.
ORDINANZA REGIONALE, MISURE URGENTI PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA COVID-19
Il presidente della Regione Puglia ha emanato l’ordinanza num. 88 “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19” con decorrenza da domani 27 marzo sino al 6 aprile 2021. Questa ordinanza è il frutto di un approfondito confronto con i sindaci, i presidenti delle province pugliesi e con il partenariato istituzionale: Confartigianato Imprese, CNA, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative, Legacoop, Confapi, Casartigiani, CLAAI, Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Copagri, Ugl e Cgil, Cisl e Uil della Puglia.
“Abbiamo recepito le istanze arrivate da sindaci, presidenti delle province e partenariato – dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – che avevano espresso l’esigenza di misure più stringenti rispetto a quelle nazionali per arginare la diffusione dei contagi in vista delle festività. Abbiamo fatto in modo che le regole siano uniformi su tutto il territorio regionale, senza creare disparità tra territori e comunità. Stiamo attraversano la terza ondata del coronavirus, con l’incognita delle varianti del covid che ci tiene sempre in allerta. Queste misure temporanee hanno lo scopo di tutelare al meglio la salute pubblica”.
Il presidente Anci Puglia, Domenico Vitto dichiara: “Questa ordinanza è frutto di un grande lavoro di condivisione con i presidenti delle province e i sindaci delle città capoluogo, che a loro volta hanno consultato i sindaci dei territori. È un provvedimento omogeneo, con regole chiare per tutti, che evita che ci siano iniziative di singoli comuni che avrebbero potuto creare disparità. L’invito che rivolgiamo ai cittadini è sul senso di responsabilità di ciascuno, che è l’arma migliore per affrontare questo periodo. Questo significa che bisogna evitare in ogni modo assembramenti di più persone che non sia lo stretto nucleo familiare. Il senso della nostra proposta, recepita dall’ordinanza, di limitare gli spostamenti fuori dal proprio territorio cittadino anche per raggiungere le seconde case, si fonda sull’esperienza dello scorso anno, che ha fatto registrare proprio in quell’ambito il mancato rispetto delle regole di prevenzione”.
Stefano Minerva presidente regionale Upi dichiara: “Comuni, Province e Regione lavorano insieme per la tutela della salute dei cittadini. E insieme decidono le misure da prendere per limitare i contagi ed evitare l’innalzamento della curva. Le proposte sono nate da un attento e continuo confronto al fine di rendere più stringenti ed efficaci le strategie di contenimento. La Puglia è un luogo in cui il confronto tra Regione, Upi e Anci è diretto e continuo”.
L’ordinanza num. 88 dispone quanto segue:
Seconde case
Con decorrenza dal 27 marzo e sino al 6 aprile 2021:
sono vietati gli spostamenti dal Comune di residenza, domicilio o abitazione verso altri comuni della Puglia per raggiungere le “seconde case”, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza;
sono vietati gli ingressi e gli spostamenti in Puglia delle persone non residenti, per raggiungere le seconde case in ambito regionale, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza.
Attività commerciali
Con decorrenza dal 27 marzo e sino al 6 aprile 2021, tutte le attività commerciali consentite dal DPCM del 2 marzo 2021 in zona rossa (art. 45), chiudono alle ore 18,00, ad eccezione delle attività di vendita di generi alimentari, di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie e delle parafarmacie. Nei giorni 28 marzo (domenica della Palme), 4 aprile (Pasqua) e 5 aprile (Lunedì dell’Angelo) sono sospese tutte le attività commerciali consentite dal DPCM del 2 marzo 2021 in zona rossa (art.45) ad eccezione delle attività di vendita di carburante per autotrazione, di combustibile per uso domestico e per riscaldamento, di fiori e piante, delle edicole, dei tabaccai, delle farmacie, delle parafarmacie.
Le attività commerciali si svolgono a condizione che sia assicurato, oltre alla distanza interpersonale di almeno un metro, che gli ingressi avvengano in modo dilazionato e che venga impedito di sostare all’interno dei locali più del tempo necessario all’acquisto dei beni. Le suddette attività devono svolgersi nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali e comunque in coerenza con i criteri di cui all’allegato 10 del DPCM del 2 marzo 2021 Si raccomanda altresì l’applicazione delle misure di cui all’allegato 11 del medesimo DPCM. Resta fermo l’obbligo nei locali pubblici e aperti al pubblico, nonché in tutti gli esercizi commerciali di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.
Attività di somministrazione fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie
Con decorrenza dal 27 marzo e sino al 6 aprile 2021, l’attività di asporto dei servizi di ristorazione, ove consentita dal DPCM 2 marzo 2021 (art.46, co.2), è svolta, dalle ore 18.00 in poi, tramite prenotazione preventiva on-line o per telefono ed a condizione che siano adottate modalità organizzative che limitino al massimo code, file o assembramenti.
Resta fermo l’obbligo di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo, sulla base dei protocolli e delle linee guida vigenti.
Attività lavorativa
I datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza. Il personale non in presenza presta la propria attività lavorativa in modalità agile. È fortemente raccomandato ai datori di lavoro privati di limitare la presenza dei dipendenti nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indispensabili e che richiedano necessariamente tale presenza, utilizzando per il restante personale la modalità di lavoro agile, compatibilmente con le modalità organizzative adottate.