Covid, contagi per residenti: Val d’Aosta al top, in Puglia media di 7 contagiati ogni 10mila abitanti

130

puglia (cartina con puntini)

Si va dalle medie di 4 in provincia di Taranto a 12 di Foggia

BARI – Non è la Lombardia, ma la Valle d’Aosta la regione italiana con il più alto tasso di contagiati da coronavirus in base al numero dei residenti. Ha 70 contagiati ogni 10mila abitanti. Dopo la Lombardia, a quota 56, spicca il Trentino-Alto Adige a quota 45, terzo posto. Ciò conferma il peso che ha avuto il turismo montano, specie di provenienza lombarda, nella diffusione del virus nelle località sciistiche delle due regioni a statuto autonomo.

Sono questi i risultati di un’analisi compiuta dall’Ufficio comunicazione dell’Unsic, associazione datoriale, sulla penetrazione del Covid-19 nelle regioni e nelle province italiane in percentuale al numero dei residenti. Un lavoro che permette di far emergere alcuni elementi utili che possono contribuire alle analisi sulla diffusione del virus nel nostro Paese.

Ad esempio, da una parte ci sono regioni, soprattutto nel Centronord, che presentano marcate differenze tra province. In Lombardia si va dai 127 contagiati per 10mila residenti di Cremona rispetto ai 18 di Varese; in Emilia-Romagna dai 106 di Piacenza ai 16 di Ferrara; in Friuli-Venezia Giulia dai 36 di Trieste ai 9 di Gorizia; nella Marche dai 58 di Pesaro-Urbino agli 11 di Ascoli Piceno.

In altre, i dati sono abbastanza omogenei. Salvo qualche singolarità, in tutto il Mezzogiorno. Ma anche in Toscana, dove ad eccezione di Massa Carrara (quota 41), Arezzo, Grosseto, Pisa, Pistoia, Prato e Siena viaggiano tra quota 12 e 15, con Lucca e Firenze un po’ più in alto e Livorno più in basso. Stesso fenomeno in Umbria (Perugia e Terni entrambe intorno a quota 14) e in Calabria, la regione meno contagiata insieme alla Sicilia (con medie sotto ai cinque contagiati ogni 10mila residenti), dove solo Crotone è più avanti alle altre province.

Un altro elemento che si conferma è la netta frattura tra Nord e Sud. Sappiamo già, analizzando i numeri dei contagiati, che la Lombardia da sola ne conta oltre un terzo del totale nazionale, seguita da Emilia-Romagna e Piemonte, che nei giorni scorsi ha oltrepassato il Veneto in questa triste classifica. Queste quattro regioni registrano oltre due terzi di tutti i contagiati a livello nazionale. La loro distanza dal Mezzogiorno si conferma anche rapportando il dato ai residenti: se la popolosa Lombardia ha 56 contagiati ogni 10mila residenti, l’Emilia-Romagna 43, il Piemonte 35 e il Veneto 27, le regioni meno contagiate presentano numero diametralmente opposti: meno di cinque per Calabria e Sicilia, la Basilicata a quota 5,5, la Campania è intorno ai sei, la Puglia a sette, il Molise a otto.

Indicazioni utili anche nell’analisi provinciale. Rispetto alle “simboliche” Bergamo e Brescia, rispettivamente al quarto e quinto posto di questa speciale classifica dei contagi rapportati al numero dei residenti, è Cremona la provincia dove il virus ha colpito la maggior parte degli abitanti, seguita da Piacenza e Lodi. Nelle altre tre posizioni non c’è la Lombardia, ma Aosta (sesta), Reggio Emilia (settima) e Pesaro-Urbino (ottava). Quindi Mantova e Parma. Rispetto al dato regionale, il virus sta colpendo duro anche a Imperia e Massa Carrara (diciassettesimo e diciottesimo posto), mentre a guidare il centrosud è Pescara (trentanovesima), con Enna “anomalia” siciliana al cinquantesimo posto. In Sardegna Sassari stacca nettamente le altre province.

Anche su base provinciale si accentuano le differenze tra Nord e Sud Italia. Agli ultimi posti della classifica troviamo province sarde e siciliane: il Sud Sardegna, Oristano e Ragusa all’ultimo posto; Agrigento, Nuoro, Palermo, Siracusa e Trapani al penultimo.

Dati che forse alimentano le ipotesi che oltre al peso indubbio della mobilità e dell’aggregazione, possa influire anche un collegamento tra il virus e le condizioni climatiche e ambientali – osservano dall’Unsic.