In continua ascesa, è stata classificata dal rapporto Censis 2020 al terzo posto in Italia. Immatricolazioni Poliba. 120 posti disponibili. Le domande per la selezione fino al 25 agosto
BARI – Cronologicamente, nella trentennale storia del Politecnico, alla corposa offerta didattica della ancor più remota Ingegneria e successivamente di Architettura, Disegno Industriale, ha rappresentato una risposta formativa di rilievo, adeguata ai tempi e di completamento in un campo, quello del design, poco esplorato nelle regioni meridionali.
Istituito nell’anno accademico 2002-2003, e con accesso a numero strutturato (inizialmente 50 studenti), trova le sue radici nella Facoltà di Architettura del Poliba.
Ma chi è il designer oggi? E’ una figura moderna, in evoluzione. E’ sicuramente un mediatore tra il settore scientifico e quello umanistico. Capace di trovare una sintesi tra l’ideazione e la realizzazione di un prodotto, di un oggetto, che guarda l’estetica, l’ergonomia, la funzionalità, la produzione e commercializzazione. Molteplici sono le forme in cui trova applicazione: navale, interni, grafica, moda, comunicazione, sostenibilità.
Queste ragioni duttili e creative, adatte ai tempi, hanno dato a Disegno Industriale del Poliba impulso e riscontro sul piano delle scelte degli studenti. Lo confermano i dati. Nell’ultimo quinquennio ha registrato rilevanti incrementi: dai 292 partecipanti alla selezione dell’anno accademico 2015-16 ai 353 del 2018-19 per 120 posti messi a concorso. Ciò in linea con l’incremento generalizzato delle immatricolazioni al Politecnico di Bari degli ultimi sei anni con un + 38% e in controtendenza con quanto accade in molti atenei italiani.
Andamento di qualità stigmatizzato anche dalla recentissima classifica CENSIS 2019-20 che pone il corso di laurea triennale in Disegno Industriale del Poliba al terzo posto assoluto in Italia, dopo lo IUAV di Venezia e l’Università di Ferrara, prima dei Politecnici di Torino e Milano.
Su questo rilevante risultato si esprime la coordinatrice del corso di Disegno Industriale del Poliba, prof. Annalisa Di Roma: “il Censis rileva l’efficacia del corso di laurea sia in termini di carriera accademica sia in termini di ricaduta occupazionale. Studiare Design nel Politecnico del sud Italia significa avere garanzia di una formazione seria e robusta, eredità dei corsi di Ingegneria ed Architettura; garanzia di una adeguato bilanciamento tra le aspettative di apprendimento e le performance di carriera, grazie alla guida dei suoi docenti; garanzia di condividere la passione per il Design della comunità scientifica e dei professionisti, attraverso i workshop, le lectures ed i seminari organizzati”.
Gli chiediamo: il corso di Disegno Industriale è relativamente giovane, eterogeneo, in continua evoluzione, ma preferito dagli studenti. Chi è il nuovo designer che intende formare il Poliba?
La sfida intrapresa dal corso di laurea sin dalla sua istituzione è quella di formare progettisti in grado di coniugare tradizione e innovazione: la tradizione di un contesto socio culturale aperto e inclusivo, profondamente radicato nella propria storia e nelle proprie radici culturali; l’innovazione tecnologica e tecnica che caratterizza le imprese del territorio, player importanti del contesto nazionale ed internazionale.
Il Designer del Politecnico di Bari ha una solida formazione scientifica ed una profonda cultura umanistica: è in grado di riconoscere e trarre valore tanto dai processi artigianali quanto dagli standard avanzati nel contesto digitale dell’industria contemporanea, mettendo al centro l’uomo e l’ambiente.
Qual’è il rapporto del corso di laurea con il territorio? E la spendibilità del titolo?
Il corso di laurea è cresciuto negli anni attraverso la collaborazione costante con le imprese nel territorio: mobile imbottito e arredo, tessile e confezione, calzature di sicurezza e abiti da lavoro, ceramica ed ebanisteria, imprese tecnologiche fornitrici di servizio, enti ed istituzioni pubbliche. In particolare, il corso ha saputo costruire il dialogo tanto con la dimensione artigianale delle piccole botteghe, quanto con i grandi player industriali, i distretti e le agenzie territoriali.
Il rapporto con il territorio ha, nel tempo, contribuito alla credibilità e l’autorevolezza del Design made in Puglia. Il designer del Poliba è riconosciuto come portatore di valore aggiunto in tutti i contesti a cui apre il titolo di laurea triennale sia della formazione magistrale sia professionale.
Intanto, per la selezione e le immatricolazioni al Corso di Laurea triennale in Disegno Industriale del Poliba per il prossimo anno accademico 2020-2021, un apposito bando di concorso ne prevede modalità, tempi e procedure.
I posti disponibili sono 120, di cui 1 per studenti non comunitari residenti all’estero e 1 per studenti cinesi (contingente Marco Polo). Per partecipare al concorso è necessaria una iscrizione, mediante il portale “Esse 3” del Politecnico. Le iscrizioni di partecipazione si concluderanno il prossimo 25 agosto. La prova di selezione avrà inizio il 14 settembre e avrà una durata di sessanta minuti. Questa, su scelta del candidato, potrà avvenire in presenza presso le aule del Politecnico o da remoto tramite software Webex e browser SEB – Safety Exam Browser.
La prova di ammissione consisterà in una serie di cinquanta quesiti a risposta multipla, di cui una sola esatta tra le cinque indicate, così suddivise: 18 per l’argomento di Disegno e Rappresentazione; 18 di Storia dell’Arte; 7 per Logica e Cultura generale; 7 per Matematica e Fisica.
Il punteggio della prova verrà così calcolato: 1,25 punti per ogni risposta esatta ad un quesito di Disegno e Rappresentazione; 1,15 punti per ogni risposta esatta ad un quesito di Storia dell’Arte; 0,5 punti per ogni risposta esatta ad un quesito di Matematica, Fisica, Logica e Cultura Generale. Verrà attribuita una penalizzazione pari a -0,25 punti per ogni risposta sbagliata; Il valore attribuito ad una risposta non data sarà pari a 0 punti.
Per superare la prova bisognerà raggiungere almeno 10 punti. Avranno diritto all’immatricolazione i candidati utilmente collocati nella graduatoria finale, entro il numero di posti disponibili.