Lo spettacolo impiega tutta la compagnia, venti elementi, e nove allievi scelti della scuola del Balletto del Sud.
Info e prenotazioni: 3201907375 – 3276178864. Ciaotickets.com.
Costo biglietto posto unico: 10 euro intero, 5 euro ridotto under 25.
Sansone e Dalila è una metafora dell’episodio biblico trascritto in chiave contemporanea. L’inganno di Dalila e l’annullamento della forza dell’eroe, attratto dalla bellezza femminile fino alla confessione dei suoi segreti più intimi, sono il testo narrativo di questo nuovo balletto. Interpreti del dialogo coreutico sono Nuria Salado Fustè e Matias Iaconianni danzatori maturi e protagonisti degli spettacoli della compagnia.
Effetto Lazarus, si ispira agli studi di Robert Cornish, lo scienziato che voleva riportare in vita i morti. La coreografia moderna e innovativa per linguaggio e costruzione è creata per il gruppo dei versatili danzatori della compagnia ed è ambientata in un obitorio post-catastrofe dove dei corpi di giovani vittime vengono sottoposti al siero Lazarus del Dott. Cornish con l’intento di riportarli in vita. Le note sono della celebre Danza Macabra di Saint-Saëns.
Il Carnevale degli Animali è uno spettacolo di ricostruzione creativa, suddiviso in 14 quadri. E’ stato scritto come uno scherzo musicale tanto che, per la facilità dei temi e dei contenuti, lo stesso Saint-Saëns temeva che avrebbe potuto nuocere al suo buon nome. La partitura fu infatti pubblicata un anno dopo la morte dell’ignaro compositore. Sono 14 brani, piccoli frammenti da 1 a 3 minuti, dedicati ad animali e a creature teatrali (i pianisti, i critici). Tra questi, il numero 13 – l’unico di cui Saint-Saëns andava fiero – è il celebre “Cigno” che il coreografo Micael Fokine nel 1901 ha utilizzato per creare, per Anna Pavlova, il più celebre assolo della storia “la morte del cigno” – che la produzione lascia nella coreografia originale, danzato da Nuria Salado Fusté che ha provato il ruolo con Carla Fracci. Per le altre parti Franzutti, ispirandosi al lavoro di Fokine, realizza altri assoli e passi a due in una ricostruzione creativa che ha l’obiettivo di ricreare le atmosfere di un’epoca con la tensione al gusto dei “ballets russes” di Diaghilev. Alcuni costumi sono ripresi da bozzetti di Léon Bakst. Lo spettacolo impiega tutta la compagnia, 20 elementi, e 9 allievi scelti della scuola del Balletto del Sud.
Il Dolmen Festival si realizza principalmente grazie al Comune di Minervino di Lecce con il sostegno del MIC – Ministero della Cultura e della Regione Puglia, Dipartimento Turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio e gode del patrocinio del Teatro Pubblico Pugliese, del Museo Castromediano di Lecce e del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce.
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