Le dichiarazioni del rappresentante di Articolo 1 – Mdp
LECCE – “Non sono stato mai un adulatore di Vendola, al contrario di tanti che lo consideravano un dio in terra nel periodo del suo massimo splendore e che oggi sono passati ad adulare allo stesso modo Emiliano. Ma stavolta Vendola ha ragione“.
Così in una nota Ernesto Abaterusso, presidente Gruppo consiliare Articolo 1 – MDP in Regione Puglia, che aggiunge: “Michele Emiliano più che governare la Puglia, la sta utilizzando. Nell’azione di governo non c’è traccia di un minimo di programmazione, di una idea sul che fare. La Puglia di Vendola era diventata il modello da seguire in tutta Italia. La Puglia di Emiliano è diventata lo zimbello d’Italia. La stanza di Emiliano è diventata un albergo ad ore per tanti questuanti, soprattutto per quelli che provengono dal centrodestra. Ciò che Emiliano contesta a Renzi, lui lo fa in Puglia elevato all’ennesima potenza. Gli assessori sono stati scelti solo nell’ottica del rafforzamento della sua corrente all’interno del Pd. Nelle nomine delle partecipate si è passati senza alcuna discussione dagli amministratori unici che avevano una certa competenza a Consigli di Amministrazione che hanno un solo obiettivo: pagare cambiali e soddisfare gli appetiti del cerchio magico di Emiliano. Il governo regionale nelle mani di Emiliano è via via diventato uno strumento per un vero e proprio mercato delle vacche. Nel frattempo i problemi dei pugliesi restano irrisolti. Anzi si aggravano. La Xylella ha distrutto l’olivicoltura salentina mentre Emiliano inseguiva gli ambientalisti sfrenati, il M5S e le iniziative assai discutibili delle Procure. I trasporti sono allo sbando, le carrozze della Sud-Est sono più fatiscenti di prima; la metropolitana di Lecce inserita nel patto per la Puglia non parte. La sanità è allo sbando mentre lui va in giro per l’Italia e passa da una trasmissione all’altra accusando Renzi (del suo stesso partito) delle stesse cose che lui fa in Puglia. Nessuna strategia sui fondi comunitari che rappresentano l’unica fonte per produrre ed incentivare lo sviluppo. Alla fine del 2018, quando bisognerà aver speso il 30% dei 7,2 miliardi, la Puglia sarà in grado di spenderne solo il 10%. Gli altri li perderemo. 320.000 pugliesi sono entrati nella fascia di povertà. Significa che non sanno come fare per continuare a sopravvivere. Per non parlare delle tante vertenze aperte da tempo e del lavoro da creare per i giovani di cui non c’è traccia nell’azione di governo. Un vero disastro che non ha nulla a che fare con la tanto declamata primavera pugliese. La Puglia, se si continua così, rischia di vivere uno dei periodi più bui della propria storia. Ma ad Emiliano tutto ciò interessa poco. A lui ciò che preme è fare pasticci per vincere lui e far perdere Renzi. Non ha ancora capito che i cittadini italiani di Renzi, di lui e del PD non ne vogliono più sentir parlare e fra qualche giorno la Sicilia manderà un bel messaggio in tale direzione“.
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