“Fedra” e il suo “Diritto all’amore” con Galatea Ranzi al Teatro Romano di Lecce

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Lo spettacolo si terrà domani, mercoledì 17 agosto, alle ore 21per “Mitika”, rassegna del Dramma Antico

galatea ranzi in fedraLECCE – Dopo “Erodiade”, “Fedra” e il suo diritto alla libertà. Dopo il grande successo riscosso nei giorni scorsi da Iaia Forte, al Teatro Romano di Lecce arrivanoGalatea Ranzi, attrice ronconiana prestata al cinema e alla fiction, e la scrittura di Eva Cantarella,studiosa del Mito nelle sue accezioni più contemporanee. Appuntamento mercoledì 17 agosto alle 21 con “Fedra. Diritto all’amore”, spettacolo prodotto da “Schegge di Mediterraneo – Festival dell’Eccellenza al Femminile”, che approda nel pieno del tour nazionale al cartellone di “Mitika – Teatro e Mito nella contemporaneità”, rassegna del dramma antico alla sua seconda edizione, organizzata da “Aletheia Teatro” per la direzione artistica di Carla Guido.

Si tratta di un’opera multimediale di attualizzazione del Mito, frutto del lavoro di ricerca di una delle più importanti studiose del mondo classico, Eva Cantarella, capace di spaziareda Euripide a D’Annunzio, passando per Seneca e Racine, per restituire il Mito alla contemporaneità senza minimamente sminuirne la portata numinosa.La figura dell’attrice èl’elemento di unione tra i diversi stili narrativi, mentre le videoproiezioni, così come il disegno luci, sono funzionali allo sviluppo della vicenda su diversi piani di narrazione; l’universo filmico di Hitchcock entra nel teatro per rappresentare gli elementi tragici del racconto, gli oggetti di scena – ispirati all’arte astratta di Savinio e Dalì – accompagnano insieme alla musica il dispiegarsi della vicenda. Nello spettacolo in questione Fedra risultadunque figura psicologicamente assai complessa: consapevole e tormentata, pronta a sfidare la condanna morale della società e della famiglia per la ricerca della libertà. Senzapredestinazione divina o maledizione genetica: cambiare è l’esigenza cui Fedra risponde infatti con il proprio istinto, diventando paladina dei diritti e della libertà delle donne.

La regia e le immagini sono di Consuelo Barillari, la consulenza per la drammaturgia e i testi greci di Marco Avogadro, le musiche di Andrea Nicolini, le luci di Liliana Iadeluca,editor video e immagini Angela Di Tomaso, oggetti di scena di Paola Ratto,sarta Umberta Burroni, esperto del suono Rinaldo Compagnone; la canzone finale è di Carmen Consoli.

La rassegna proseguirà il 20 agosto con la Compagnia Lombardi Tiezzi, in collaborazione con AC Zerkalo e “Agamennone” da Eschilo, di Fabrizio Sinisi, con Paolo Graziosi, Daniela Poggi, Valeria Perdonò, Elisabetta Arosio e la regia di Alessandro Machìa; ancora, 30 e 31 agosto – stavolta nell’ex Convento degli Olivetani – con “Dimenticare Medea – Un percorso di studio e di lavoro”, con la collaborazione drammaturgica di Riccardo Spagnulo, degli allievi dell’Accademia Mediterranea dell’Attore ela partecipazione amichevole di Carla Guido (ideazione e regia di Tonio De Nitto). Ultimo appuntamento il 6 settembre, tornando al Teatro Romano, con Astragali e le “Metamorfosi” da Ovidio, ovvero “Donne che resistono alla violenza degli dei”: scrittura e regia di Fabio Tolledi, partecipazione di Lenia Gadaleta, Roberta Quarta, Simonetta Rotundo, Petur Gaidarov, Onur Uysal, Hamado Tiemtorè, musiche di “Insintesi”.

“Mitika – Teatro e Mito nella contemporaneità” si avvale del sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Lecce e della Banca Popolare Pugliese; i biglietti (10 euro platea, 7 euro gradoni; 10 euro per lo spettacolo all’ex Convento degli Olivetani) si potranno acquistare in prevendita presso l’infopoint del Castello Carlo V di Lecce, tutti i giorni dalle 9.30 alle 22 (tel. 0832.246517), oppure la sera stessa dello spettacolo presso il botteghino del Teatro Romano di Lecce (dalle 19 in poi).