“Femminile plurale”, da domani il laboratorio narrativo a Vernole

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“Femminile plurale” è il laboratorio narrativo di percorsi di genere a cura di Terzo Millennio per contrastare le discriminazioni di genere e prevenire la violenza

VERNOLE (LE) – Prende il via, domani, lunedì 21 ottobre e per quattro lunedì (28 ottobre, 11 e 18 novembre, dalle 16 alle 18.30), “Femminile plurale”, il laboratorio narrativo ideato e organizzato da Terzo Millennio ETS, nell’ambito della rassegna “È femmina” promossa e realizzata dal Comune di Vernole.

Il fine è contrastare le discriminazioni di genere e prevenire la violenza, attraverso buone pratiche, sensibilizzazione ed empowerment. Quattro incontri aperti e gratuiti, ospitati dalla scuola di Vanze (frazione di Vernole), destinati alle donne ma anche agli uomini, perché la questione di genere è un fenomeno collettivo e sociale.

Si partirà dalla raccolta di racconti popolari in cui compare la figura femminile e si proverà a esplorarne significati sociali, matrici culturali, rintracciare stereotipi di genere e favorire il depotenziamento delle discriminazioni, riflettendo sull’identità.

Le parole possono costruire mondi e si proverà ad analizzare quelle dei media, costruendo nuovi immaginari lessicali, immaginando alternative e scenari positivi.

I partecipanti lavoreranno in gruppo e potranno sviluppare il percorso attraverso il racconto, il collage, il teatro, il disegno, la poesia, i video, e in generale tutte le discipline creative.

Nell’ultimo incontro le storie saranno raccontate in modo inedito, libere finalmente dagli stereotipi e ripensate in modo interculturale. Per concludere sarà registrato un podcast con una sintesi dei lavori svolti.

Le tematiche specifiche degli incontri, che avranno la durata di tre ore: rappresentazione femminile nelle narrazioni, dalle storie popolari ai media (significati) moderni; la rappresentazione di genere nelle società, stereotipi e pregiudizi del vivere quotidiano; “Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva” (Michela Murgia), intersezionalità attraverso il linguaggio; conclusioni “…perchè alla fine il mondo è soltanto un grande punto di vista, per migliorarlo basta cambiarlo” (Saverio Tommasi).

Per maggiori dettagli e per partecipare: https://forms.gle/EU7uoZMZ133boNuF6

Tel. 349/1196906.