Ecco com’è andata
BARI – Questa mattina il sindaco di Bari Antonio Decaro ha partecipato alla cerimonia regionale per la consegna delle Stelle al merito del Lavoro conferite dal Presidente della Repubblica ai lavoratori che si sono distinti per singolari meriti di perizia, laboriosità, condotta morale e requisiti di anzianità.
Prima di consegnare le onorificenze, il sindaco è intervenuto per un breve saluto: “Sono sempre molto contento di trascorrere insieme a lavoratori che si sono distinti le celebrazioni per la giornata del lavoro. Nell’ambito delle iniziative organizzate in città per la Festa del Lavoro, ieri durante un dibattito in piazza abbiamo parlato proprio di questo connubio: sviluppo e legalità. Lavoro e legalità. Due temi che difficilmente vengono associati ma che sono strettamente collegati. Perché senza legalità non ci può essere sviluppo e senza sviluppo non c’è lavoro. Abbiamo parlato a lungo di quello che è successo anche qui, nella nostra città in questi anni. Le tante inchieste che hanno decapitato i clan grazie al lavoro di forze dell’ordine e della Magistratura che riguardavano attività illecite ai danni di imprese e attività economiche. Le estorsioni, la connivenza con le mafie, l’usura, pratiche che per tanti anni hanno indebolito le nostre attività economiche ed imprenditoriali. Questa è la dimostrazione di come l’illegalità può frenare lo sviluppo del territorio e del lavoro. Il lavoro invece è la dimensione più importante dell’esistenza di ciascuno di noi, perché negli anni ha significato libertà, emancipazione, dignità, riscatto sociale. Il lavoro è un diritto, come sancito dalla nostra Carta Costituzionale, che però oggi, in tanti casi purtroppo, diventa un sogno: penso ai più giovani che invece di inseguire i propri sogni e il proprio talento si arrendono. Capita quindi che si adattino a condizioni di estrema precarietà o peggio ancora smettano di cercare il lavoro. Il lavoro è sinonimo di diritti e di doveri. Perché i diritti sono una conquista vuota se non vengono supportati dalla consapevolezza dei doveri. Per questo oggi da cittadino, da lavoratore e da sindaco voglio ringraziare voi e tutte le persone come voi che non sono su questo palco, per il lavoro che avete fatto nella vostra vita, portando avanti di pari passo i vostri diritti e i vostri doveri, lasciandoci un insegnamento che forse non si trova sui libri di storia ma che vive nei racconti delle vostre vite e delle vite dei tanti lavoratori come voi che, onorando il proprio dovere, hanno garantito a tutti noi i diritti di cui godiamo oggi. Spero condividiate questa onorificenza con le persone a voi care, perché se voi siete arrivati qui oggi è grazie ai vostri sacrifici e ai sacrifici che hanno fatto, insieme a voi, le vostre famiglie. Grazie a tutti voi, grazie per quello che avete fatto e per quello che continuerete a fare perché lavoratori come voi sono cittadini esemplari di cui noi abbiamo ancora bisogno. Grazie e buon 1° maggio a tutti“.