L’appuntamento è alle ore 20.30 sulla scalinata settecentesca della Chiesa di San Marco.
A dar vita al “pastiche” saranno la soprano Marzia Saba Rizzi, il baritono Antonio Stragapede, il mimo Michele Cuonzo e la recitante e regista dello spettacolo Paola Martelli.
La compositrice Angela Montemurro, come si usava a quei tempi, ha aggiunto sempre in nuove orchestrazioni, le Ouvertures de “Lo frate ‘namorato” e de “Il geloso schernito”, di Pergolesi, che il compositore utilizzava a volte per aprire le rappresentazioni de “La Serva Padrona”, oltre alla Ouverture della stessa opera di Paisiello, e al Finale tratto dall’Opera di Pergolesi “Il Flaminio”, già usato nel ‘700.
Un ricco e attempato signore di nome Uberto ha al suo servizio la giovane e furba Serpina che, con il suo carattere prepotente, approfitta della bontà del suo padrone. Uberto, per darle una lezione, le dice di voler prendere moglie; Serpina gli chiede di sposarla, ma lui, anche se è molto interessato, rifiuta. Per farlo ingelosire Serpina gli dice di aver trovato marito, un certo capitan Tempesta, che in realtà è l’altro servo di Uberto (Vespone il muto) travestito da soldato. Serpina chiede a Uberto una dote di 4000 scudi; Uberto, pur di non pagare, sposerà Serpina, la quale da serva diventa finalmente padrona. Il baritono Antonio Stragapede interpreta la parte del vecchio Uberto, il soprano Marzia Saba Rizzi è Serpina, mentre il ruolo del servo muto è affidato all’attore Michele Cuonzo. Maestro al cembalo Angela Montemurro. Dirige l’EurOrchestra il Maestro Francesco Lentini.
In conclusione il Festival del Pastiche vuole mettere in luce il legame musicale che unisce, sin dal 700, le città di Bari e Napoli, dove sono nati tanti musicisti della scuola napoletana, che hanno poi operato anche fuori dei confini nazionali, in vari paesi europei. Otto i concerti programmati in otto aree bersaglio della Città Metropolitana di Bari, con prime esecuzioni assolute di pastiches e parodie musicali. Queste sono nate dalla fusione di intermezzi dallo stesso titolo, o da opere frutto di collaborazioni, o di sovrapposizioni, o di giustapposizioni, realizzate dai Maestri sette-ottocenteschi di scuola pugliese-napoletana, o dai loro contemporanei, o da loro epigoni, anche europei. Sono state riarrangiate o riassemblate in chiave moderna dalla compositrice barese Angela Montemurro, cui si deve l’opera di ricerca e riscoperta di antichi manoscritti, o di antiche edizioni, o di edizioni a stampa più moderne, che sono serviti da base per la nuova vita di queste musiche.
Ingresso libero.
Per informazioni www.leduebari.it www.eurorchestra.it
tel 3284475514, 3406474749
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