Venerdì 16 ottobre la presentazione del libro scritto dal giornalista Domenico Carella
FOGGIA – Il boato è incredibile e scuote la città. Accoglie l’ingresso delle squadre in campo. Lo stadio è una bolgia, i tifosi sono degli indemoniati. Urlano, battono le mani ed i piedi sui tavoloni di legno. Ne viene fuori un suono cupo, tetro, spettrale. Il “Pino Zaccheria” è un inferno per tutti gli avversari del Foggia. E in quell’inferno, naturalmente, i Satanelli si sentono a casa, pronti a sconfiggere qualunque squadra, al di là del blasone dell’avversario, degli scudetti cuciti sulla maglia e dei campioni che ne affollano la rosa. Quella del Foggia Calcio è una storia avvincente, iniziata nel 1920 e giunta al prestigioso traguardo del centenario. Una storia fatta di successi e sconfitte, gioie e dolori, vissute con la filosofia indicata dai tifosi in uno striscione negli anni Novanta, che recitava: «Meglio soffrire per poi gioire, che illudersi e poi morire». Cento anni caratterizzati dall’affetto della gente e mai venuto meno, tanto in Serie A quanto in D. “Foggia 100. La categoria… un dettaglio” è il libro scritto dal giornalista Domenico Carella pubblicato da edizioni foglidivia per accompagnare i lettori in un viaggio indietro nel tempo, in un mosaico di storie, di testimonianze raccolte dall’autore, che parlano della passione ardente verso lo sport del calcio. Verso l’amore incondizionato per il Foggia. Dal 1920 al 2020 ed oltre.
Il volume sarà presentato venerdì 16 ottobre 2020, alle ore 17:30, presso l’anfiteatro di Parcocittà, a Parco San Felice. Alla presentazione, che sarà introdotta da Nicola Saracino, Responsabile Comunicazione Parcocittà, parteciperà Domenico Carella, autore del libro. La presentazione si svolgerà nel rispetto del distanziamento e delle norme anti-covid. «Cosa c’entra un libro sul calcio con edizioni fogliodivia e la sua mission di raccontare narrativa sociale? Tanto, molto. Innanzitutto, perché nasciamo a Foggia, città del Sud che la cui squadra di calcio ha appena festeggiato i 100 anni di vita. E poi perché il libro di Domenico Carella parla di storie, di aneddoti, di personaggi, di urla, di gioie, di sconfitte, di delusioni. Forse non c’è paragone più calzante del calcio per raccontare un territorio, una città di periferia, come quella di Foggia che fa sempre fatica ad alzarsi, ad emergere, a far conoscere tutte le sue potenzialità e ricchezze, schiacciata tra polvere e miseria, sogni sfumati e cocenti delusioni. Ma la ami lo stesso, ovunque ti trovi. Come la squadra del Foggia che diventa il filo comune per non smarrirsi, per ritrovare l’identità, per sentirsi sempre a casa anche se ormai abiti lontano. Ma quei colori, quello stadio, quelle maglie ti appartengono. Sono un po’ come la tua casa». L’impronta sociale di edizioni fogliodivia c’è anche in questa pubblicazione, perché come per altri libri una parte del ricavato del libro sarà destinato ad un progetto sociale, in questo caso alla Casa di Accoglienza Santa Elisabetta d’Ungheria della parrocchia Gesù e Maria di Foggia che accoglie persone senza dimora.
L’autore. Domenico Carella è nato a Foggia il 10 agosto 1982. Giornalista e appassionato di storia dello sport. Ha già pubblicato sei libri: Diavolo di un Satanello; E il diavolo ci mise la coda; Gianni Pirazzini, una vita da capitano; Foggia – Inter 3-2: 31 gennaio 1965, l’impresa degli eroi di Pugliese; Il Foggia del ’76, il miracolo di Balestri, la vittoria di Pirazzini e Lodetti; Ciccio Patino, l’ala che fece volare il Foggia.