L’iniziativa serve per compensare le emissioni della campagna “CircOLIamo”
FOGGIA – Ventuno nuovi alberi per rimboschire il Parco Nazionale del Gargano: a donarli è stato il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, l’ente senza fine di lucro che si occupa in tutta Italia della raccolta e del riciclo degli oli lubrificanti usati. In tour nei mesi scorsi nel Mezzogiorno con la campagna educativa itinerante “CircOLIamo”, cha ha fatto tappa a Foggia il 16 ottobre, il COOU ha deciso di compensare la quantità di CO2 generata attraverso interventi di forestazione in grado di assorbire l’anidride carbonica immessa in atmosfera durante il tour. Grazie all’accordo con l’Energy Service Company “AzzeroCO2”, è stata calcolata la quantità di anidride carbonica generata nei 6.000 chilometri percorsi tra produzione e stampa del materiale informativo, trasporto merci e passeggeri e consumi energetici del gruppo elettrogeno. Le 15 tonnellate di CO2 emesse sono state compensate con l’acquisto di 15 crediti di emissione provenienti da un progetto di forestazione del Parco Nazionale del Gargano: e così 21 nuovi alberi – pioppi neri e bianchi, aceri campestri, farnie e carpini bianchi – sono stati piantati nell’area naturale protetta pugliese. In tutto l’arco della propria vita un albero assorbe in media 700 kg di CO2, che corrispondono a 6000 km percorsi in motorino, 7000 in autobus o 4000 con una macchina a benzina euro 4.
Partita lo scorso anno dalla Sicilia, la campagna educativa itinerante “CircOLIamo” toccherà in due anni tutte le Regioni italiane e punta a sensibilizzare l’opinione pubblica e le amministrazioni locali sul corretto smaltimento degli lubrificanti usati. Ogni giorno i mezzi del Consorzio fanno tappa in una città diversa per incontrare le amministrazioni locali, i rappresentanti delle associazioni di categoria, i cittadini e i ragazzi delle scuole, proponendo attività ludiche e pedagogiche volte all’educazione ambientale: la campagna ripartirà il 18 aprile prossimo dall’Umbria. Anche le emissioni di CO2 delle tappe del 2016 saranno compensate con un altro intervento di forestazione.