Denuncia del sindacato: da dicembre, la città potrebbe perdere chi si è occupato delle emergenze. Sono 26 professionisti assunti con bando della Regione e fondi Ue, fuori da dinamiche ‘infiltrate’. La Fp Cgil Foggia ha chiesto un incontro urgente alla struttura commissariale: “Chiarezza e diritti”
FOGGIA – Al Comune di Foggia, finora, sono costati zero. Si tratta dei 18 professioniste e professionisti che, dal febbraio 2019, hanno fatto in modo che i servizi sociali della città funzionassero bene, dando risposte e assistenza alla cittadinanza nel momento più drammatico degli ultimi decenni a causa della pandemia. Furono tutti assunti dal Comune di Foggia a tempo determinato (psicologi, assistenti sociali e istruttori amministrativi addetti alla gestione e agli aspetti digitali, amministrativi, burocratici e informatici di pratiche, domande e risposte ai cittadini) dopo aver partecipato a un concorso indetto dalla Regione Puglia, con fondi europei destinati a potenziare i servizi dei comuni in favore delle fasce di popolazione più svantaggiate economicamente. A questi si sono aggiunti nel tempo i rinforzi di altri 8 Assistenti Sociali assunti con risorse a valere sul Fondo Povertà, sempre a costo zero per il Comune di Foggia. Selezioni al di fuori delle dinamiche e del ‘sistema’ che hanno portato allo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. In questi 30 mesi, hanno dato assistenza, sostegno psicologico, si sono occupati di erogare una lunga serie di servizi, tra i quali l’assegnazione delle misure previste dal reddito di dignità regionale, dai buoni spesa alimentari e dalle verifiche e le prese in carico relative al reddito di cittadinanza. Entro i primi giorni di gennaio 2022 tutti potrebbero perdere il loro lavoro. “Questo significa che, tra quattro mesi, il settore dei Servizi Sociali di una città di 150mila abitanti potrebbe tornare nel caos e 26 professionisti che hanno lavorato bene si troverebbero in mezzo a una strada”, ha denunciato Mario La Vecchia, segretario generale della FP Cgil Foggia. “Quello che vogliamo è che i contratti siano prorogati a dicembre 2022. Al Comune di Foggia, proprio per dare continuità all’erogazione dei servizi sociali, sono stati assegnati ulteriori fondi per un ammontare di 1 milione di euro. La bontà del lavoro svolto dai professionisti assunti nel 2019 è stata accertata e messa nero su bianco anche attraverso l’assegnazione di premialità in base ai risultati raggiunti. La proroga ‘corta’ avrà di certo tre conseguenze negative: la prima è quella di far ripiombare i servizi sociali in una drammatica condizione di mancanza di personale; la seconda, ugualmente grave, riguarda la privazione di reddito per 26 famiglie; infine, a quei 26 professionisti verrebbe impedito di maturare i 36 mesi di lavoro continuativo che darebbe loro il diritto di accedere alla stabilizzazione secondo quanto prescritto dalla legge Madìa”, ha aggiunto Lavecchia.
Il settore dei servizi sociali, formalmente, è diviso in due parti: una fa capo direttamente al Comune di Foggia, l’altra dipende dall’Ambito socio-assistenziale i cui ‘confini’ ricalcano comunque il solo territorio del capoluogo. “I LEPS, livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali ora vigenti, attestano la necessità di un assistente sociale ogni 5mila abitanti: Foggia si attesta a circa 150mila abitanti, dovrebbe contare su 30 assistenti sociali e un organico di settore capace di continuare a dare risposte e sostegno a un’ampissima fascia di popolazione alle prese con difficoltà di ogni tipo. In qualunque verso la si guardi, proprio non si spiega come, una volta trovata una ‘squadra’ capace e peraltro ‘testata’ dal periodo della pandemia, si voglia cancellare tutto. Riteniamo che questo sarebbe dannoso per la città e ingiusto e iniquo per i lavoratori”, ha detto La Vecchia. “E’ una vicenda molto delicata. In ballo ci sono i diritti e la dignità di lavoratori e cittadini. Per questo motivo chiediamo assoluta chiarezza e trasparenza, a maggior ragione in un momento drammatico e decisivo per un Comune balzato al ‘disonore della cronaca’ a causa dello scioglimento per infiltrazioni mafiose. Abbiamo chiesto un incontro urgente con le persone a cui è stata affidata la gestione commissariale del Comune, dalle quali attendiamo ancora una convocazione urgente”. FP CGIL è pronta all’agitazione sindacale.
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