Foggia, richiami per caccia vietata

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Il CABS: ennesimo sequestro in Puglia

FOGGIA – Una denuncia riguardante un soggetto proveniente da fuori regione. Stante quanto riportato dalla stampa si tratterebbe di un cacciatore partenopeo il quale, sorpreso nei pressi di Torremaggiore dal Gruppo Carabinieri Forestale di Foggia, si sarebbe servito di richiamo elettromagnetico il cui uso è bandito dalla legge sulla caccia.

Purtroppo – ha commentato il CABS, l’associazione di volontari specializzati in antibracconaggio – il loro uso è ancora molto diffuso tanto da risultare oggetto di frequente sequestro. La Puglia, poi, sembra essere una delle regioni più colpite da tale illegalità“.

Il CABS ricorda a questo proposito come sia di appena tre giorni addietro la notizia dei sequestri di Sannicola e Ugento, in provincia di Lecce, dove ad altrettante persone alle quali sono state altresì sequestrati i fucili da caccia, sono stati rinvenuti richiami acustici e Tordi impallinati. “Tanto per rimanere nella stessa provincia – ha aggiunto il CABS – i Carabinieri Forestali sono intervenuti per lo stesso motivo e nel solo mese di ottobre nei pressi di Copertino, Taviano, Alliste, Nardò e Galatina. In quella di Foggia, invece, i volontari del CABS hanno segnalato ai Carabinieri decine di altri richiami in un’area compresa tra Manfredonia e Margherita di Savoia“.

Il CABS tiene a precisare come tali strumenti rappresentano un vero e proprio inganno per la fauna selvatica. Di notte, infatti, riproducono il canto degli uccelli migratori; in tal maniera i volatili sono attirati nel punto dove, alle prime luci dell’alba, vengono centrati dalla rosa dei pallini di piombo. “Eppure – ha concluso il CABS – nonostante la Puglia sembri primeggiare per tale uso, la presenza dei richiami si riscontra un po’ ovunque in Italia“.

Per tale motivo il CABS torna a chiedere una norma più certa in tema di caccia illegale ed in modo particolare che vengano introdotti reati-delitti, così come già avviene per gli animali d’affezione, al posto di quelli di contravvenzione che contraddistinguono, invece, tutti i reati venatori.