Presso l’Aula Magna del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università si dialogherà sul romanzo autobiografico “L’orrore e la bellezza” del noto scrittore napoletano
FOGGIA – L’autore Davide Cerullo, rinomato per il suo impegno nell’educazione e nell’arte, sarà il protagonista di un incontro di grande rilevanza con gli studenti del liceo “A. Volta” e dell’Università di Foggia, evento promosso dalla prof.ssa Giusi Antonia Toto, docente ordinaria di Didattica e Pedagogia speciale, nonché delegata del Rettore alla Formazione Insegnanti e Formazione continua, delegata all’Orientamento e coordinatrice del centro di ricerca Learning Sciences institute, dalla dirigente e dal corpo docente del Liceo “A. Volta” in collaborazione con il Comune di Foggia.
L’incontro, fissato per oggi, 4 marzo dalle ore 10.30 alle 13.00 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia sito in Via Arpi 176, si concentrerà sul dialogo intorno ad uno degli ultimi romanzi dell’autore dal titolo “L’orrore e la bellezza”, un’autobiografia di Davide Cerullo che rivela il percorso straordinario di un bambino che ha visto la luce nella periferia di Napoli negli anni ’70, dove la delinquenza pareva tracciare il destino di ogni giornata. Il testo ci conduce attraverso un flusso di narrazioni e digressioni, intrecciando vite e volti che compongono quella che egli definisce “la storia di una storia”. È un racconto capace di penetrare nel cuore della sua esistenza, portandoci verso una rinascita che non si esaurisce nel passato, ma si rinnova costantemente nel presente; una ricerca profonda del perché una narrazione si trasformi nella nostra narrazione, nella nostra storia personale, anziché diventare un’altra storia. È una riflessione sulla singolarità delle esperienze umane e sull’universalità delle sfide che ognuno affronta. La sua storia diventa così un punto di riferimento, un crocevia in cui le esperienze individuali si incontrano e si intrecciano, offrendo spunti di riflessione e ispirazione per tutti coloro che si interrogano sulle proprie vicende esistenziali.
“Sono lieto di ospitare gli studenti in dialogo con lo scrittore Davide Cerullo, un testimone straordinario di trasformazione e speranza, il quale ha vissuto un percorso unico, passando dalla delinquenza alla dedizione e all’educazione. La sua storia è un esempio tangibile del potere della resilienza e della determinazione nel superare le avversità e trasformare la propria vita. In particolare, mi preme sottolineare l’impegno di Davide Cerullo nei confronti dei giovani dei quartieri popolari di Napoli. La sua attenzione e la sua dedizione verso di loro sono testimoni di un profondo senso di responsabilità e di una visione altruistica per il futuro delle generazioni a venire. Oggi abbiamo l’opportunità di ascoltare le sue parole e di apprendere dalle sue esperienze. Sono certo che il suo racconto ci ispirerà e ci motiverà a perseguire i nostri obiettivi con determinazione e fiducia. Ringrazio Davide Cerullo per aver accettato il nostro invito e per condividere con noi la sua straordinaria storia di resilienza e speranza”, queste le parole del Magnifico Rettore dell’Università di Foggia, il prof. Lorenzo Lo Muzio.
“In qualità di delegata alla formazione insegnanti e all’orientamento, è per me un privilegio poter assistere a eventi come questo, in cui la letteratura diventa veicolo di conoscenza, empatia e crescita personale. Attraverso le pagine di questo libro, possiamo esplorare mondi che altrimenti resterebbero inaccessibili, comprendere esperienze diverse dalle nostre e, soprattutto, nutrire la nostra umanità. “L’orrore e la bellezza” ci offre l’opportunità di immergerci nelle profondità dell’animo umano, di esplorare le sfide e le gioie che accompagnano il cammino di un individuo attraverso le vicissitudini della vita. Attraverso la storia di questo bambino nato nella periferia di Napoli, ci viene offerta una prospettiva unica sulle dinamiche sociali, culturali ed emotive che plasmano il nostro mondo”, così dichiara la prof.ssa Giusi Antonia Toto.
“Come delegato alla Didattica, sono fermamente convinto dell’importanza di eventi come questo, che offrono agli studenti e alla comunità accademica l’opportunità di confrontarsi con tematiche di grande rilevanza sociale ed educativa. La storia di Davide Cerullo, dal passato segnato dalla delinquenza alla sua trasformazione in educatore e artista, rappresenta un esempio straordinario di resilienza e di speranza. Sono convinto che la sua testimonianza e il suo lavoro possano ispirare e stimolare riflessioni profonde sulla fragilità umana e sul potenziale trasformativo dell’educazione. In qualità di delegato alla Didattica, mi impegno a promuovere e sostenere iniziative che favoriscano la crescita personale e intellettuale dei nostri studenti, incoraggiando il dialogo e lo scambio di idee su temi di grande rilevanza culturale e sociale. Sono certo che l’incontro con Davide Cerullo rappresenti un momento di arricchimento e di crescita per tutti i partecipanti, e sono grato per l’opportunità di contribuire a questa preziosa esperienza”, aggiunge il prof. Giorgio Mori, delegato alla Didattica.
Davide non si limita a scrivere per istinto o per una dote innata, ma piuttosto per il titolo conquistato di autore. Le sue storie non sono soltanto parole su una pagina; esse sollevano gli occhi dei lettori dalla carta e li trasportano nei recessi dei loro stessi ricordi. Le sue narrazioni risvegliano ciò che il lettore ha forse dimenticato di sé. Davide dipinge il quadro del tempo impiegato da un quartiere per riunire le forze, per inventare momenti di comunione e per offrire sostegno ai più giovani, piantando così i semi per un futuro diverso. Sono quei momenti, spesso trascurati nell’ordinario trascorrere dei giorni, che conferiscono loro una direzione, un senso di appartenenza rinnovato. Sono questi istanti che penetrano le difese e cambiano la qualità dell’aria che respiriamo. Oggi, il nome “Scampia” rappresenta un audace esperimento e Davide è il cronista che ha contribuito a trasformare il suo contesto in un simbolo di speranza e rinascita.
Ad aprire l’evento oltre alla rappresentanza accademica dell’Università di Foggia e a Ida La Salandra, preside del Liceo “A. Volta”, ci sarà Giulio De Santis, assessore comunale alla legalità, Alice Amatore Assessore alla Cultura e don Bruno D’Emilio.
Si invita la stampa e il pubblico interessato a partecipare a questo significativo momento di dialogo e di confronto su temi di grande attualità e rilevanza sociale.
Per ulteriori informazioni e per confermare la partecipazione, si prega di scrivere al learningsciencesinstitute@unifg.it.