Fa tappa nel Chiostro delle Clarisse il progetto artistico in movimento di Luca Bortolato a cura di Federica Arcoraci. In mostra le bici storiche e le foto archivio de “La Matta – Ciclostorica Pugliese”
NOCI – Entra nel vivo a maggio la terza edizione del festival ESSERI URBANI, che quest’anno è dedicata al tema S P O R E, per richiamare i principi di qualità del vivere, sostenibilità e inclusione del Nuovo Bauhaus Europeo.
Start ufficiale il 4 maggio, con il primo appuntamento con la EU Experience, una serie di micro-eventi e iniziative satellite che offrono alla comunità locale e ai visitatori l’opportunità di approfondire le tematiche affrontate dal festival.
Ospite del festival “Fotografie inutili, archivio fotografico ciclo-diffuso”, progetto artistico di Luca Bortolato, a cura di Federica Arcoraci, che attraverserà tutta l’Italia su una bici d’epoca per poter dar nuovo valore a vecchie foto dimenticate provenienti da album di famiglia.
Il progetto artistico itinerante, con il patrocinio del Comune di Padova, darà vita ad un viaggio basato sulla lentezza e l’osservazione, che verrà ospitato in vari luoghi dell’arte.
Le fotografie raccolte dall’artista, così come la bici che userà per il suo viaggio, sono oggetti appartenenti al passato che acquisiranno una nuova vita durante il percorso, grazie all’incontro con il pubblico con il quale Luca dialogherà nelle diverse tappe.
Bortolato, infatti, coinvolgerà il pubblico attraverso un’azione performativa: i partecipanti potranno scegliere una tra le “fotografie inutili” che poi l’artista firmerà e timbrerà con luogo e data dell’evento. L’incontro e lo scambio permetteranno attraverso il duplice atto di scelta (della fotografia, da parte del pubblico) e del dono (da parte dell’artista), di dare una nuova vita all’immagine, affinché il valore della fotografia venga “riattivato”.
Le fotografie non più “inutili” verranno dotate così di una nuova vita e l’archivio non avrà più solo un ruolo passivo ma, attraverso il viaggio e la condivisione, assumerà la sua massima espressione nel movimento, nel suo essere nomade.
Il viaggio durerà tre mesi e si svilupperà in 4600 km, le cui tappe saranno musei, associazioni culturali e gallerie d’arte sparsi su tutto il territorio italiano.
Il progetto itinerante partirà da Verona il 19 aprile e toccherà molte regioni italiane: Veneto, Emilia Romagna, Marche, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna, Campania, Lazio, Toscana, Liguria, Piemonte, Lombardia per poi tornare in Veneto e concludersi a Verona, dove era iniziato.
Tra le tappe pugliesi c’è anche Noci. Il 4 maggio, nella suggestiva cornice del Chiostro delle Clarisse, Luca incontrerà la comunità nocese nella sua performance.
L’autore si presenterà al pubblico e parlerà del progetto; seguirà l’azione performativa con il coinvolgimento attivo delle persone. Il tutto si ripeterà due volte durante la giornata: alle ore 11:00 e alle ore 18:00. Alle ore 20:00 è in programma un talk, che vedrà Luca Bortolato dialogare con l’Assessore alla Cultura del Comune di Noci Angelica Intini e con il Vice Presidente dell’Associazione Ciclo Noci Vintage nonché co-ideatore de “La Matta – Ciclostorica Pugliese” Giulio De Tintis. Il Sindaco Domenico Nisi porterà i suoi saluti istituzionali.
Infatti, per l’occasione, saranno in mostra all’interno del Chiostro delle Clarisse alcune bici storiche e foto de “La Matta – Ciclostorica Pugliese”, in collaborazione con Ottavio Scialpi, restauratore di bici storiche di Pulsano (TA).
Il festival ESSERI URBANI, organizzato da U Jùse APS e AgriCultura APS, è sostenuto da Fondazione Cultura e Arte, Polo Arti Cultura Turismo Regione Puglia – Fondo speciale CULTURA e PATRIMONIO CULTURALE (L.R. 40/2016 – art. 15 comma 3), Comune di Noci e Orizzonti Futuri Onlus. Gode inoltre del patrocinio di ADI Puglia e Basilicata, Ordine degli Architetti Pianificatori e Paesaggisti di Bari, Politecnico di Bari, UIC Bari, ESN Bari, Confartigianato Noci e Confcommercio Noci. Media partner: Noci24.it.
LUCA BORTOLATO è artista e fotografo, innamorato delle immagini da sempre e con molti anni di ricerca fotografica alle spalle. Il suo percorso visivo trova radici profonde dentro una personale indagine nell’identità che lo porta ad esporre i suoi lavori nella galleria romana Interzone (che lo rappresenta dal 2019), alla Chie ArtGallery di Milano (2012) e la Lambda Gallery di Padova (2014), in mostre collettive italiane come a Paratissima Art Fair di Torino (2019), al Phifest di Milano (2016 e 2017), al Salone Internazionale del Libro di Torino (2013) e presso Attitudes spazio alle arti di Bologna (2020). Crede fortemente nella divulgazione culturale, portando oggi il suo lavoro di ricerca attraverso laboratori didattico-fotografici in musei come il MART di Rovereto (TN) e l’EXMA di Cagliari e in diverse altre fondazioni e associazioni in molte città italiane. Si occupa inoltre di workshop dedicati a fotografi e insegnanti nell’ambito dell’immagine (a Milano allo spazio Base e all’ex Fornace, a Firenze presso l’associazione Deaphoto, nei musei Exma di Cagliari e Mart di Rovereto, a Padova a Spazio Cartabianca). Negli ultimi anni integra il teatro performativo al suo percorso (con la compagnia Farmacia Zoo: è di Venezia), applicando così nei sui lavori un nuovo approccio di presenza e di utilizzo del corpo. L’”arte relazionale” è la corrente artistica nella quale si identifica.
FEDERICA ARCORACI è curatrice d’arte indipendente e attivista culturale. Laureata in Storia dell’arte presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, attualmente è residente in Italia. Ha avuto una vasta esperienza di lavoro in musei, gallerie d’arte e associazioni culturali, dove si è concentrata sull’organizzazione e la gestione di mostre ed eventi culturali. La sua ricerca curatoriale interessa le pratiche archivistiche e l’arte relazionale. Dopo un periodo a Città del Messico, ha co-fondato il collettivo curatoriale Volcán; collabora con l’associazione culturale Humus Interdisciplinary, il collettivo curatoriale messicano Intercuraduria e la rivista d’arte messicana Coup Arte Contemporaneo. Ha inoltre frequentato il corso di alta formazione per archivisti d’arte Contemporanea al Castello di Rivoli.