Venerdì 13 agosto in scena il monologo del re della comicità pugliese nella corte en plein air Santorsola
TRANI (BT) – Nell’anno 2021 ricorre il settimo centenario della morte di Dante Alighieri.
Il sommo poeta è una pietra miliare della letteratura di ogni epoca. Alla moltitudine di iniziative che celebrano l’arte del gigante fiorentino, si aggiunge una proposta accattivante e geniale, che rivisita la sua immortale “Divina Commedia” attraverso la lente speciale dell’ironia e dell’attenzione alle eterne dinamiche della condizione umana.
Il prossimo 13 agosto alle ore 21.00 – l’elegante spazio culturale di Corte Santorsola, eletto a teatro en plein air del Palazzo delle Arti Beltrani di Trani (BT), ospita la prima assoluta di “Dante Participio presente del Passato – La Comedia secondo Mhè”, scritto, diretto ed interpretato da Gianni Ciardo. La regia organizzativa dello spettacolo è a cura dall’Associazione DELLE ARTI, in collaborazione con il Circolo culturale Dino Risi, in partnership con Costa Sveva e gode del patrocinio dell’Assessorato alle Culture della città di Trani.
Un’ora e quindici di godimento in cui il pubblico, da quello più giovane a quello più adulto, avrà la possibilità di conoscere o ricordare temi notissimi della Commedia e di viaggiare fra le righe del surreale, cifra artistica per eccellenza del maestro della comicità pugliese.
L’artista barese non ha bisogno di presentazioni. Attore ed autore, musicista e cabarettista, ha dedicato l’eclettico repertorio alla televisione ed al cinema, al teatro e ai concerti. In attività dal 1973, dopo i primi passi nelle piazze e con il “Cantapuglia”, accanto a Enrico Beruschi ed Elisabetta Viviani, ha raggiunto il successo nazionale attraverso le maliziose e divertenti commedie erotiche degli anni settanta-ottanta, che lo hanno visto destreggiarsi con irresistibile talento tra Enzo Cannavale e Bombolo, Alvaro Vitali, nella notissima saga di Pierino, ed Andrea Brambilla, Nadia Cassini, Tinì Cansino e Carmen Russo, Gigi ed Andrea.
La piacevole e maliziosa parentesi degli innocenti ed esilaranti b-movie dell’epoca, ora diventati veri e propri cult per cinefili, è stata il viatico per gli studi di Rai 1 e la “Domenica In” del grande Pippo Baudo, che ha consacrato la notorietà dell’attore barese.
Tra le apparizioni televisive con Michele Mirabella e le fiction con Lino Banfi, le puntate di Zelig Circus su Canale 5 e lo spettacolo teatrale ‘Novecento50’ dedicato all’antico mondo dell’avanspettacolo, la fantasia versatile di Gianni Ciardo si è adoperata con generoso mestiere, senza trascurare la vena musicale di pianista e di compositore per le colonne sonore.
Il teatro però è il primo amore, Ciardo parte proprio dai teatri di provincia per diventare poi nel corso della sua carriera direttore artistico per più stagioni del Teatro Duse di Bari e firmare numerose regie.
Nel 2005 è sua la regia di La casa di Bernalda Alba di Federico García Lorca sotto la sua direzione artistica del teatro Duse di Bari. L’anno dopo firma a quattro mani con Vito Signorile Ragù sopra la nonna, spettacolo di tradizioni popolari, battute, filastrocche, indovinelli e nenie, dalla fusione del suo Sopra la nonna e di Ragù di Signorile. Del 2006 è anche Ultima spiaggia, di cui cura la regia per il teatro Duse.
Come interprete nel 2008 recita in teatro in L’Imbianchino bussa sempre due volte, per la regia di Michele Mirabella, in una commedia di Dario Fo, e in Le due croci di Pietro De Silva, con la regia di Vito Latorre. Come regista è sempre al Duse nello stesso anno con Da giovedì a giovedì di Aldo De Benedetti e con Il vizietto. Nel 2009 per il teatro barese dirige due produzioni di Codice Arte, Ultima spiaggia e Domanda di matrimonio – L’uomo dal fiore in bocca, su testi di Anton Čechov e di Lugi Pirandello.
Questa sua ultima opera “Dante Participio presente del Passato – La Comedia secondo Mhè” è un cammino coraggioso ed insolito verso la lettura alternativa alla “agiografia” ufficiale degli studiosi e dei critici.
La rivisitazione dello show-man pugliese è irriverente. Ma la scelta satirica non è casuale. Il divertente monologo ha una premessa divulgativa, allegra e leggera, nella dissonanza con l’immagine ufficiale del sommo poeta italiano.
Gianni Ciardo danza abilmente sull’universale e moderna lezione di Dante, che nei gironi della vita eterna distribuisce peccati e grandezze, debolezze e sogni, drammi e contraddizioni dell’eterna condizione del vivere. L’uomo di ieri e quello di oggi si incontrano sorprendentemente, lontano dai passi segreti della storia, in alcuni temi senza tempo, che sono l’oggetto dei settantacinque minuti creativi dell’artista barese.
Il gioco scanzonato ha lo scopo di lasciarsi accarezzare dai dubbi interpretativi, che chiamano il pubblico ad un divertente abbandono verso il nuovo e inatteso esame della Divina Commedia.
Dopo una lunga ed onorata carriera, l’intelligente mestiere e l’ironia graffiante del comedian barese hanno il diritto di sorprenderci, in un affascinante gomitolo di contraddizioni e stupori, labirinti e scorciatoie.
Dante non è semplice. L’incommensurabile statura artistica cela l’uomo, che incarna la fragilità e gli interrogativi irrisolti dell’uomo comune.
Lo spartito di Gianni Ciardo si diverte a destrutturare questa architettura, in un piacevole evento dell’attraente cartellone di Palazzo delle Arti Beltrani a Trani.
È lo stesso mostro sacro della commedia all’italiana Gianni Ciardo che tenta, intervallando con i suoi inconfondibili anacoluti, di spiegarci: «Chi era Dante? Non lo sapremo veramente mai. Per stabilirlo, ci sono gli storici, gli studiosi, i critici, i biografi, i letterati. Ma si rimane davvero convinti di quello che ci hanno detto e dicono? Io provo a pensarlo come un “verbo” che dopo 700 anni mi parla ancora, mi emoziona, e, dunque, è un participio presente del passato che oggi provo a leggere e capire secondo la mia versione.
Quindi, Signore e Signori, questa è la Comedia (si con una “m”) secondo …me! Mhé!».
Lo spettacolo con ingresso a partire dalle ore 20,00 e inizio alle ore 21,00 si terrà all’aperto nel pieno rispetto della normativa anti-Covid-19.
Le norme di accesso in sicurezza caldeggiano la prenotazione anticipata, l’uso della mascherina nello spazio all’aperto fino al raggiungimento del proprio posto e l’osservanza della disciplina nelle norme di protezione dal Covid-19.
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