REGIONE – L’assessore regionale ai Trasporti Giovanni Giannini ha annunciato: “Questo pomeriggio la Giunta Regionale ha approvato una delibera di programmazione di 15 interventi sul sistema fognario e depurativo pugliese, per un importo complessivo di 101.613.540 euro, di cui 67.592.194 euro, quale quota pubblica a valere sulle risorse dei fondi FSC 2014-2020 Piano Operativo Ambiente (Delibera CIPE n. 55/2016) e 34.021.346 euro quale quota privata a carico dei proventi tariffari. In questo modo si scongiura il rischio di eventuali procedure di infrazione a carico della Puglia per mancata conformità alla direttiva 91/217/CEE relativa al trattamento delle acque reflue urbane”.
Oggi viene trasferito al Soggetto Attuatore, cioè l’Acquedotto Pugliese SpA, l’anticipazione dell’investimento complessivo di quota pubblica pari a € 6.759.219,36 che il Ministero dell’Ambiente ha messo a disposizione.
Gli interventi, già in fase di progettazione esecutiva, saranno dunque appaltati e realizzati.
Le aree interessate dai lavori sono: l’agglomerato di Bari (esattamente i quartieri periferici della città) e i Comuni di Triggiano, Modugno, Sannicandro di Bari, Giovinazzo, Mola di Bari, Castellana Grotte, Ginosa (frazione di Ginosa Marina), Supersano, Lizzanello, Salice Salentino, San Cesario di Lecce, Morciano di Leuca e Manfredonia (alla fine della nota c’è l’elenco dei 15 interventi con i relativi importi).
“Si tratta di interventi che sottraggono la Puglia alla scure delle procedure di infrazione europea – ha aggiunto Giannini – la cui sanzione è pari a circa 100.000 euro al giorno, riportando il sistema all’interno di regole fondamentali per il rispetto dell’ambiente e la tutela della salute dei cittadini. Molti dei Comuni interessati, oltretutto, sono fiori all’occhiello della nostra regione, mete turistiche con spiagge e mare invidiabili; è d’obbligo quindi fare in modo che queste risorse naturali e paesaggistiche vengano preservate, a maggior ragione oggi che a causa dell’emergenza COVID-19 abbiamo il compito di rilanciare turismo e agricoltura, settori fortemente in crisi, fondamentali per l’economia regionale”.
Per Giannini “il costante impegno e gli investimenti fatti hanno prodotto, ormai da anni, prestigiosi riconoscimenti per la bellezza, i colori e la pulizia dell’acqua marina”.
“Infatti – ha concluso l’assessore – quest’anno la Puglia ha conquistato ben 15 bandiere blu (Isole Tremiti, Peschici, Zapponeta, Margherita di Savoia, Polignano a Mare, Fasano, Ostuni, Carovigno, Castro, Salve, Melendugno, Otranto, Castellaneta, Maruggio, Ginosa), due in più rispetto allo scorso anno e, certamente, il riconoscimento non è stato conferito per caso.Un buon viatico per risalire la china”.