Giornata Nazionale del Braille, gli eventi di domani a Foggia

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Una tavola rotonda, in cui si parlerà  di presente, futuro, prospettive e qualità della vita e la musica per celebrare la 16^ giornata del Braille con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – Consiglio Regionale della Puglia

 

FOGGIA – Domani, lunedì 27 febbraio 2023, a Foggia, a partire dalle 18.00 nell’Auditorium del Conservatorio di musica “Umberto Giordano” si celebrerà la 16^ Giornata Nazionale del Braille, evento organizzato dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Consiglio Regionale della Puglia, in collaborazione con la Sezione Territoriale di Foggia.La Giornata dedicata all’alfabeto tattile è stata istituita con la legge n.126 del 3 agosto 2007. È un momento di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti, e si svolge in coincidenza con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’UNESCO.

“Il Braille: 6 puntini per crescere” è il titolo della tavola rotonda moderata dal prof. Antonio Giampietro in cui si parlerà del Braille, l’alfabeto tattile adattato in 800 lingue e che traduce anche gli ideogrammi cinesi. Tre i punti che saranno approfonditi: Louis Braille una storia da raccontare da Coupvray a Paris; il codice Braille, conoscenza del sistema di scrittura e lettura dalla tavoletta al display braille; progetto di vita: ausili e nuove tecnologie.
A parlarne saranno Francesco Montaruli direttore del Conservatorio di Foggia, Paolo Lacorte presidente Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti – Consiglio Regionale Pugliese, Michele Corcio presidente della Cooperativa Louis Braille e Chiara Calisi responsabile della Commissione Istruzioni UICI Puglia.

Il pomeriggio sarà allietato dall’esibizione dell’Orchestra dei Cinque Reali Siti diretta dal Maestro Agostino Ruscillo, su musiche composte dal Maestro Franco De Feo.

Il braille è una lingua che arriva da lontano, dal 1829, quando Louis Braille sfruttò una tecnica messa a punto in trincea per facilitare le comunicazioni al buio e non farsi scoprire dai nemici, e trasformò le lettere in combinazioni di punti sporgenti delle dimensioni di un polpastrello, che possono essere lette velocemente e soprattutto essere scritte, imprimendole con un punteruolo, a rovescio, su un foglio di carta.
Per impararla bisogna allenare molto i polpastrelli. Chi ha perso la vista in età adulta ha più difficoltà nel riconoscimento rispetto ai bambini e spesso conosce solo i simboli principali. Il braille è stato adattato anche per svolgere operazioni matematiche, formule chimiche e spartiti musicali.
Oggi esistono notetaker elettronici in Braille e display Braille per i Computer. Questi dispositivi elettronici consentono alle persone non vedenti e ipovedenti che conoscono il Braille di utilizzare un Computer col Tatto, nonché di Leggere e Scrivere documenti digitali anche in mobilità.

Il Braille – ha dichiarato Paolo Lacorte, presidente regionale Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti, Consiglio regionale della Puglia – rimane uno strumento fondamentale che ha aperto, ai non vedenti e ipovedenti, le porte della cultura e dell’inserimento sociale e lavorativo. Va assolutamente coltivato l’insegnamento della didattica Braille nelle scuole per i ragazzi non vedenti e ipovedenti, anche tenendo conto delle nuove tecnologie a disposizione e quindi attraverso i sistemi assistiti. Per questo – ha continuato il presidente Lacortechiediamo con forza al Ministero della Pubblica Istruzione, una maggiore professionalità da parte degli insegnanti di sostegno e acquisto di attrezzature da parte delle scuole. L’aspetto complicato è la formazione degli insegnanti di sostegno: ci sono ancora pochissime ore di didattica rispetto ai sensoriali e non sempre totale disponibilità da parte di dirigenti e insegnanti. L’UICI si mette a disposizione, in tutto il territorio nazionale, proprio per colmare questa lacuna.