“È importante – ha aggiunto Emiliano – che i nostri ragazzi possano vedere con i propri occhi e sentire quella voce che non c’è più fisicamente ma che registrata resta nelle cose, negli eventi, nei luoghi che sono stati conservati, per evitare che qualcuno dica che la Shoah in realtà non c’è mai stata. Ricordare oggi è più difficile a causa delle regole anti covid e quindi il Treno della Memoria quest’anno riparte, rimanendo fermo ma facendo viaggiare la mente, attraverso documenti, incontri, dibattiti”.
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