Il programma nazionale per la trasformazione digitale di processi e servizi della vita quotidiana dei cittadini
BARI – Su proposta del vicesindaco e assessore alla Trasformazione digitale Eugenio Di Sciascio, la giunta comunale ha approvato ieri l’adesione del Comune di Bari programma “Smarter Italy”, in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale, che permetterà a Bari, una delle 11 smart cities individuate in tutta Italia, di ospitare le soluzioni tecnologiche sviluppate a livello nazionale che puntano alla trasformazione digitale di alcuni processi e servizi della vita quotidiana dei cittadini.
Il programma “Smarter Italy”, avviato a gennaio 2019 dalla collaborazione tra il Ministero dello Sviluppo economico e l’Agenzia per l’Italia digitale, si pone l’obiettivo di accelerare la crescita del Paese attraverso l’utilizzo degli appalti innovativi.
Ad aprile 2020, grazie al lavoro del ministro Paola Pisano, del ministro Gaetano Manfredi e del sottosegretario di Stato allo Sviluppo economico Alessandra Todde, viene siglato il protocollo d’intesa che favorisce l’ingresso al programma “Smarter Italy” del Ministero dell’Università e della Ricerca e del Dipartimento per la Trasformazione digitale, portando la dotazione economica del programma a un valore complessivo di oltre 90 milioni di euro, con la conferma dell’Agenzia per l’Italia digitale come soggetto attuatore.
A differenza degli appalti tradizionali, con il programma “Smarter Italy” lo Stato non acquista prodotti e servizi standardizzati già disponibili sul mercato, ma stimola le aziende e il mondo della ricerca a creare nuove soluzioni per rispondere a sfide sociali più complesse, migliorando la qualità della vita dei cittadini, innovando il contesto imprenditoriale del territorio nazionale e generando un impatto rilevante sull’efficienza della Pubblica amministrazione. Le soluzioni tecnologiche sviluppate saranno sperimentate in 11 “Smart cities”, tra cui Bari, e in 13 piccoli centri che costituiscono i “Borghi del futuro”. Le soluzioni tecnologiche proposte dovranno essere declinate in quattro ambiti fondamentali per i territori: mobilità, ambiente, benessere della persona, turismo e beni culturali. Il primo appalto in ordine cronologico insisterà sulla mobilità.
“La trasformazione digitale di un territorio passa dalla capacità dei vari soggetti interessati di sviluppare soluzioni declinabili sui territori in cui poi queste dovranno interagire con i cittadini – spiega Di Sciascio -. Di qui la novità di questo bando e le motivazioni che ci hanno spinto a candidarci come città ospitante, considerato il nostro campo di applicazione su logistica di ultimo miglio e smart control center della città. A differenza degli appalti tradizionali, il programma “Smarter Italy” consentirà di non acquistare prodotti e servizi standardizzati già disponibili sul mercato, ma di stimolare le aziende e il mondo della ricerca a creare nuove soluzioni a partire dall’analisi dei bisogni e dei contesti in cui queste saranno poi sperimentate e applicate, ricevendone i benefici come comunità. In particolare le richieste che abbiamo posto sono legate in questo ambito alla individuazione di servizi innovativi di logistica di ultimo miglio che riducano il traffico e l’impatto ambientale anche utilizzando veicoli autonomi e semi autonomi, mentre per lo smart control center ci aspettiamo soluzioni basate su big data e intelligenza artificiale che forniscano supporto al governo della città e informazioni utili e significative per i cittadini“.