Mercoledì 8 settembre 2021, ore 18.00 – strada Lamberti 3, Bari Terrazza della Biblioteca “Santa Teresa dei Maschi – De Gemmis”
BARI – L’incontro servirà soprattutto a capire in cosa consiste il lascito politico e intellettuale di Giuseppe Di Vagno, il primo martire socialista ucciso a 32 anni poco dopo la sua elezione alla Camera dei deputati nelle liste del partito socialista. Servirà ad approfondire i suoi insegnamenti e a comprendere perché Di Vagno – giornalista, avvocato dei poveri, oratore, pubblico amministratore e deputato – rappresenta un punto di snodo nella storia della Puglia e nella storia italiana.
Proprio di lui si parlerà, domani mercoledì 8 settembre 2021, ore 18.00, in strada Lamberti 3 a Bari, sulla Terrazza della Biblioteca “Santa Teresa dei Maschi – De Gemmis”, in un incontro organizzato grazie alla collaborazione tra Città Metropolitana di Bari, Biblioteca De Gemmis, A.N.P.I., Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921), Radici Future Produzioni e Festival LegalItria.
Al centro dell’appuntamento l’ultimo libro del giornalista Fulvio Colucci, pubblicato dalla casa editrice Radici Future, per la collana I Formiconi, intitolato “Giuseppe Di Vagno. Martire socialista”. Un omaggio necessario al Gigante buono, un contributo aggiornato sia dal punto di vista biografico sia storico, su una persona convinta sostenitrice della libertà e della giustizia sociale.
Tante le persone che interverranno al pomeriggio. A parte l’autore Fulvio Colucci, parteciperanno Mariagrazia Magenta dirigente servizio beni, attività artistiche e culturali Città Metropolitana di Bari, Francesca Pietroforte consigliera delegata della città metropolitana di Bari, Pasquale Martino condirettore collana i Formiconi, Gianvito Mastroleo presidente della Fondazione Di Vagno, Ferdinando Pappalardo vicepresidente nazionale ANPI, Pierluigi Introna consigliere comunale PD e Leonardo Palmisano presidente della cooperativa Radici Future,
Fulvio Colucci è giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno e scrittore. Ha pubblicato diversi libri su temi sociali e del lavoro. Tra gli altri Invisibili. Vivere e morire all’Ilva di Taranto (Kurumuny, 2011), La zattera (Il Grillo, 2015), Ilva football club (Kurumuny, 2016). Nel 1995 ha vinto la prima edizione del premio Ilaria Alpi.