Sarà un viaggio ai tempi della Belle Époque con un’antologia di arie, duetti e pagine musicali tratte dalle più celebri operette di stampo viennese, dal «Pipistrello» di Strauss a «La vedova allegra» e «Il paese del sorriso» di Lehár sino a «Vittoria e il suo Ussaro» dell’ungherese Abraham. Previsto anche un tributo all’operetta in stile francese con un passaggio da «Orfeo all’inferno» di Offenbach, titolo diventato famosissimo soprattutto per lo scatenato «can-can».
E naturalmente sarà largamente rappresentata la variante italiana di Ranzato, Lombardo e Costa con «Il Paese dei campanelli», «Cin cin là», «La duchessa del bel tabarin» e «Scugnizza», rappresentazioni di un Paese voglioso di quella spensieratezza che l’operetta aveva già saputo rappresentare a Vienna e Parigi come esperienza musicale non impegnativa rispetto alle avanguardie.
Per una sera con il Gran gala dell’Operetta si tornerà, dunque, all’epoca della leggerezza vissuta a cavallo tra la fine dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento, attraverso l’investigazione di un genere sorto in Francia e sviluppatosi in Austria fondendo musica, prosa, danza e comicità. Nata per far sorridere a tempo di valzer o di fox con le sue semplici storie, ambientate in regni felici, tra facili amori e fiumi di champagne, l’operetta è stata ingiustamente ritenuta genere «minore» rispetto all’opera lirica, mentre furono proprio grandi direttori come André Charles Prosper Messager e Reynaldo Hahn, insieme a qualche altro illustre collega, a sdoganarla negli ambienti colti tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. E in questa tradizione s’inserì anni dopo Herbert von Karajan, ponendo il proprio marchio con una storica «Vedova allegra».
La stagione Kaleidos ’24 proseguirà il 26 ottobre, nella Cattedrale di Santa Maria Assunta. Qui è in programma un grande evento di classica con il violinista Pavel Berman e l’Orchestra Sinfonica Oles diretta da Dorian Keilhack. Il 3 novembre, nell’auditorium Madonna della Rosa, è atteso uno dei grandi talenti pugliesi del jazz, il sassofonista Gaetano Partipilo, con il suo Boom Collective e ospite d’eccezione il trombettista americano di origini etiopi Hermon Mehari.
Ancora grande classica il 19 novembre con il vincitore del Concorso Busoni 2023, il pianista russo Arsenii Mun, di scena sempre nell’auditorium Madonna della Rosa, dove il 28 novembre sarà ancora jazz con il duo composto da Aldo Di Caterino e il fisarmonicista Vince Abbracciante in un omaggio ad Astor Piazzolla.
Chiusura natalizia nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, il 19 dicembre, con il Washington Gospel Singers.
Info 349.7873941 – Biglietti sul circuito diyticket.
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