Grande successo per il Mennea day- Città di Barletta nello spettacolare scenario del Castello svevo. Due campioni internazionali Scerba e Bachmann vincono il Galà del salto con l’asta – Jumping in the square. La soddisfazione degli organizzatori, si pensa già all’edizione 2022 con grandi novità
BARLETTA – Si è chiusa nella città che ha dato i natali a Pietro Mennea, eroe positivo nella vita e nello sport, la due giorni “Mennea day-Città di Barletta”. La manifestazione, organizzata dal Gruppo Sportivo Avis Barletta, con il campione Eusebio Haliti, ostacolista e velocista con nove titoli nazionali all’attivo, responsabile di tutta la macchina organizzativa, ha goduto dei patrocini del Comune di Barletta, del Coni Puglia, della FIDAL, della Fisdir e del G.S. Avis Barletta, oltre che del supporto di partnership fondamentali come “ASD IoCorro”.
Una festa intensa e carica di emozioni per l’atletica, finalmente tornata sul tetto del mondo grazie agli ultimi trionfi delle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo 2020. Due astisti internazionali Matej Scĕrba dalla Repubblica Ceca e Lea Bachmann dalla Svizzera si sono aggiudicati la gara del “Galà internazionale del Salto con l’asta al castello– Jumping in the square 2021”, voluto dall’organizzazione per celebrare il mito Pietro Mennea nel giorno del suo leggendario 19.72 a Città del Messico nel 1979, record del mondo per quasi 17 anni e ancora oggi, a distanza di ben 42 anni, imbattuto primato europeo ed italiano.
Il Galà era la vera novità di questo 12 settembre per ricordare l’irraggiungibile campione non solo attraverso la corsa ma anche con il salto dell’asta nell’edizione numero 6 di ‘Jumping in the square’, per la prima volta a Barletta, dopo le prime cinque svoltesi a Trani, l’ultima delle quali in piazza duomo all’ombra della imponente cattedrale romanica sul mare. «È un po’ la ratio di questa gara, portare lo sport nelle piazze e negli scenari straordinari di cui la Puglia è ricca, coniugando così sport, arte e cultura e avvicinando sempre più pubblico e ragazzi all’attività sportiva» queste le parole di Lorenzo Giusto, promotore dell’atletica leggera, con all’attivo l’organizzazione di ben 5 edizioni biennali (a partire dal 2010) del Meeting Internazionale del Salto con l’Asta in Piazza -Jumping in the Square, che hanno registrato sempre la presenza di campioni di caratura mondiale. Accanto a lui, MUSA Formazione, uno dei main sponsor della manifestazione che, oltre a supportare l’evento con la realizzazione della pedana omologata, è da sempre generoso supporto della promozione sportiva tra le nuove generazioni. «Ora, grazie a Musa, – ha concluso Giusto -abbiamo una pedana e vi assicuro che gireremo la Puglia e l’Italia per promuovere lo sport e, perché no, far conoscere anche i nostri atleti barlettani».
Le premesse per il successo della due giorni c’erano tutte, già dalla presentazione della manifestazione nella splendida corte di Palazzo della Marra, altro luogo di pregio della città della disfida, che ha visto ospite d’onore nella prima giornata dell’11 settembre il campione olimpico di Tokyo 2020 Fausto Desalu (Fiamme Gialle). Il velocista, medaglia d’oro della 4×100, è stato scelto dall’organizzazione perchè è colui che in Italia è andato meno lontano dal risultato di Pietro, correndo in 20.13 e diventando il secondo azzurro di sempre.
Desalu – sono sue parole – si è prefisso di superare quel record perché a Mennea egli si ispira, essendo punto di riferimento per lui e per tanti altri atleti che ancora oggi lo considerano un esempio di tenacia, caparbietà e di successo. Anche se dovesse riuscirvi, però, il 12 settembre sarà per sempre il Mennea Day. Un’impresa che non si dimentica. Una prestazione che va ben oltre i confini dello sport. Quella leggendaria volata, infatti, a distanza di più di 40 anni, è sempre nei cuori degli appassionati d’atletica e di tutti gli italiani, che del grande Pietro hanno apprezzato l’uomo e il campione. Testimone nobile dello sport e della correttezza nello sport, dello studio, dell’impegno, del sacrificio, della conquista e infine della dimensione di cittadino e protagonista della vita sociale.
Lo staffettista d’oro a Tokyo, che ha mostrato con orgoglio la sua medaglia, è stato il testimonial del “Trofeo il Piccolo Pietro”, dedicato interamente ai più piccoli, al quale hanno partecipato i giovanissimi della categoria esordienti, atleti di età compresa tra i 6 e i 13 anni, che hanno gareggiato sulla distanza dei 50 metri su un tappeto simile a una pista, allestito per l’occasione in piazza Castello. Alla gara hanno partecipato anche gli atleti Fisdir. A Desalu, oltre ad aver simpaticamente accettato la sfida di velocità di Haliti per provare la pista, il compito di premiare i vincitori del trofeo Niccolò Sivo per i maschietti e Sara Albano per le ragazzine.
Il secondo atto della manifestazione si è svolto nella serata di ieri domenica 12 settembre e ha visto gareggiare astiste e astisti di caratura internazionale.
Nella fila maschili lo sloveno Robert Renner, olimpionico e campione mondiale Allievi nel 2013 e campione europeo Under 23 nel 2019 con un personal best di mt. 5,70; dalla Repubblica Ceca Matej Scĕrba, campione nazionale ceco con un personal best di mt. 5,55. E ancora il campione italiano Indoor in carica Max Mandusic del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle, con un personal best di mt. 5,55; il campione italiano 2019 Alessandro Sinno del G.S. Aeronautica Militare con il personal best di mt. 5,55. Ivan De Angelis del G.S. Fiamme Gialle, campione italiano Outdoor, personal best di mt. 5,50; dalla Slovenia Ticar Ambroz con un pb di 5.12.
I pugliesi Luca Semeraro dell’Atletica Cisternino, campione regionale in carica con un personal Best mt. 4,85, e il già citato Joseph Boccaforno del G.S. AVIS Barletta, vicecampione italiano Allievi 2016 – personal best mt. 4,82.
Nelle fila femminili per le astiste la già citata Lea Bachmann, campionessa svizzera che ha partecipato a numerosi eventi internazionali con un suo personale di mt. 4,35; Alessandra Lazzari dell’Atletica CUS Perugia, argento Assoluti Indoor 2018 e campionessa regionale umbra e personal best mt. 4,25; Maria Roberta Gherca della SSD Nissolino Sport che ha più volte ha vestito la Maglia Azzurra, ultimamente agli Europei U23; terza under 20 di sempre italian personal best mt. 4,20; Giulia Valletti Borgnini che milita nel G.S. Fiamme Gialle con un personal best mt. 4,15.
Tra le pugliesi l’attuale campionessa e primatista regionale Francesca Semeraro dell’Alteratletica Locorotondo, che più volte ha vestito la maglia azzurra in gare Internazionali, il suo personal best è di mt. 4,20.
I risultati della gara magistralmente commentata da Claudio Lorusso, speaker allo stadio Diego A. Maradona di Napoli per le Universiadi: Il campione nazionale ceco Matej Scĕrba l’ha spuntata nel duello con Alessandro Sinno (secondo con mt 5,27) del G.S. Aeronautica Militare, saltando 5,37 senza riuscire però a superare né il record di mt 5,51 dell’edizione 2012 di Jumping in the square, rimasto a Giorgio Pianella, né il suo personal best di mt. 5,55. Lo sloveno Robert Renner, uno dei favoriti in gara, si è classificato solo terzo non andando oltre i mt 5.17, a fronte di un suo personal best di 5.70, con Ivan De Angelis del G.S. Fiamme Gialle (cat.PM), anch’egli fermo a 5.17. Chiudono la classifica il campione italiano Indoor in carica Max Mandusic (cat. SM) del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle con mt 5.02, lo sloveno Ambroz Ticar con mt 4.87 e il pugliese Luca Semeraro dell’Atletica Cisternino cat. PM con mt 4.57. Barletta ha visto superare alcuni personal best delle campionesse in gara.
I risultati per le astiste che partivano da una progressione di 3.72: La campionessa svizzera Lea Bachmann ha superato a Barletta il suo personal best di mt. 4,35, stabilendone un altro, e ha saltato 4.38 metri, risultando la prima classificata. Seconda, superando anch’ella il suo personal best, Alessandra Lazzari dell’Atletica CUS Perugia con 4.33; a pari merito, terze, Francesca Semeraro dell’Alteratletica Locorotondo (cat. SM) e Maria Roberta Gherca della SSD Nissolino Sport saltano 4.03 metri, mentre Giulia Borgnini Valletti si ferma a 3.88.
Un parterre de roi ha assistito alle gare con grande emozione e partecipazione, il sindaco della città di Barletta Cosimo Damiano Cannito, il consigliere nazionale FIDAL Domenico Di Molfetta con la consigliera regionale del CONI Francesca Rondinone, Giacomo Leone, presidente della Fidal Puglia, il responsabile organizzativo Eusebio Haliti con la sua compagna atleta barlettana doc Veronica Inglese e il direttore del Gran Galà Salto con l’Asta al Castello Lorenzo Giusto, i rappresentanti dei main sponsor Musa Formazione e Lavoro per il quale era presente Antonio Campana, Automurgia, Il Pastaio Maffei e Manifatture Daddato Spa.
Tra le personalità entrate nel mito assieme a Pietro Mennea anche il suo primo allenatore, il prof. Franco Mascolo, che ha ricordato una stagione d’oro degli allenatori di Puglia citando nomi come Colella, Montefusco, Montanile. Ospite anche l’atleta Francesco Fortunato in partenza per Parigi che ha gareggiato nei 20 km di marcia di Tokyo 2020, primo andriese della storia a partecipare alla competizione a cinque cerchi, gara vinta poi dall’altro pugliese di Palo del Colle, Massimo Stano.
Presenti, inoltre, Senatori della Repubblica di diversi colori politici uniti per celebrare il mito Mennea come Assuntela Messina e Dario Damiani, che in occasione del trofeo “Il Piccolo Pietro” ha consegnato il francobollo commemorativo dell’Oro Olimpico di Pietro Mennea a Mosca nel 1980 al neocampione olimpico Fausto Desalu.
«Barletta non poteva mancare nella celebrazione del suo figlio migliore, anche in un periodo complicato come questo a causa delle restrizioni che la pandemia impone – ha sottolineato l’organizzatore e campione Eusebio Haliti –. Ringrazio tutti coloro che hanno concorso allo straordinario successo di questa edizione, organizzata, è il caso di dirlo, “in corsa”. Abbiamo grandi idee per l’anno prossimo, vorremmo fare più gare internazionali all’interno della manifestazione Mennea day, che è una straordinaria occasione di promozione per far diventare Barletta capitale dell’atletica, assecondando il grande entusiasmo che c’è per la disciplina, forse lo stesso che riuscì a suscitare quel ragazzo del sud che entrò nella leggenda e consegnò alla storia il nome della città che gli diede i natali».
Mentre gli atleti si godono il successo e gli applausi della platea, Barletta si appresta a celebrare la rievocazione storica della Disfida. L’appuntamento è per l’edizione 2022 del Mennea day – città di Barletta.