GTI diffida formalmente Direz. Regionale Musei Puglia per concorrenza sleale a visite Castel Del Monte

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simone fiderigo franci

ANDRIA – Le esclusive non si possono fare. E’ concorrenza sleale. E’ il succo della diffida che GTI, Guide Turistiche Italiane, ha formalmente inviato oggi via pec – sabato 4 luglio – , a firma del Presidente nazionale, Simone Fiderigo Franci, ai vertici di Castel Del Monte – quindi alla Direzione Regionale Musei Puglia -, riaperto al pubblico mercoledì 1 luglio con prenotazioni on line. Come si evince dal sito, nella sezione in cui vengono fornite tutte le informazioni, è testualmente riportato ‘Le visite guidate all’interno saranno svolte esclusivamente dal personale di Novaapulia’, di cui vengono forniti i contatti. Una precisazione, «anzi una esclusione», come puntualizza Luigi Mazzoccoli, referente GTI per la Puglia, alla quale è contraria la stessa giurisprudenza costituzionale e di merito, così come l’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), che «hanno ripetutamente sancito – si legge testualmente nella diffida – l’illegittimità di disposizioni e regolamenti di enti territoriali che siano astrattamente idonee a circoscrivere l’esercizio della professione di Guida Turistica, disposizioni che in quanto tali risulterebbero limitative della concorrenza e, quindi, in contrasto con la Costituzione e con i principi dell’Unione europea e con il decreto legge 59/2010 (che regola i servizi nel mercato interno, ndr). In sintesi, riepiloga Mazzoccoli, «non si possono ostacolare altri professionisti, non si possono creare barriere in ingresso, non si può indurre il visitatore a ritenere che non si possa accedere a determinati siti se non con il personale nominato». Ora, da diffida, Castel Del Monte ha dieci giorni di tempo per ripristinare la situazione cancellando l’avviso di esclusiva dal sito, diversamente GTI «si riserva di notiziare l’AGCM le altre autorità amministrative e giurisdizionali competenti». La chiosa di Mazzoccoli: «In un anno drammatico come il 2020, in cui il comparto ha segnato un arresto e vivrà comunque un rallentamento, l’idea che si penalizzino operatori del settore supera ogni idea di collaborazione e promozione del territorio, cui dovremmo tendere tutti».