BARI – «Novembre è il mese in cui, tradizionalmente, noi guide turistiche lavoriamo di meno. Quest’anno abbiamo deciso di utilizzarlo per una formazione sul campo in collaborazione con presidi culturali del territorio. In che modo? Cambiando il ruolo e diventando noi stessi visitatori».
Così Mariangela Palmisano, referente GTI-Guide Turistiche Italiane, di Puglia e Basilicata, che attribuisce l’idea alla socia Imma Di Cuia. «Mi è parsa subito non solo interessante, ma fattibile e arricchente. Anche noi abbiamo necessità di nuovi stimoli e arricchimenti». La formula è semplice. Decisa la destinazione, a gruppi di dieci si parte. La prima tappa è stata alla fortezza normanno sveva di Gioia del Colle, «nevralgica da un punto di vista viario ma poco sviluppata turisticamente. I focus sul castello come su altri siti meno noti sono indispensabili per costruire nuove proposte. Entrarvi a novembre, con calma, tutti assieme, ci ha consentito di vederla quasi ‘da nuovo’, di riscoprirla». Tappe successive sono state fatte ad altri centri della Murgia dei Trulli: Ostuni, Ceglie Messapica, Locorotondo, oltre che alla nota Alberobello. «Tornare in questi luoghi, mettersi a confronto con altri professionisti, migliora le nostre prestazioni, aiuta a fare sintesi dei differenti punti di osservazione. Otre a sviluppare spirito di gruppo e di appartenenza a GTI». Il senso è andare oltre la formazione in singoli ambiti, che comunque GTI promuove. Di tutte le nuove e rafforzate conoscenze, «facciamo tesoro per il calendario natalizio e del 2022».