Quattro nuovi dottorati interateneo con Uniba al nastro di partenza
BARI – Il Politecnico di Bari raddoppia i dottorati di ricerca. Ai quattro e consolidati corsi attivi presso i suoi Dipartimenti: “Rischio e Sviluppo Ambientale, Territoriale ed Edilizio”; Ingegneria Meccanica e Gestionale; Ingegneria Elettrica e dell’Informazione; Conoscenza e Innovazione nel Progetto per il Patrimonio se ne aggiungeranno, a novembre, altri quattro.
I nuovi corsi sono interateneo e realizzati in collaborazione con l’Università di Bari “Aldo Moro”. Queste le denominazioni: “Industria 4:0”; “Ingegneria e scienze aerospaziali”; “Archeologia globale dei paesaggi”, “Gestione sostenibile del territorio”. I primi due avranno sede amministrativa-gestionale presso il Poliba, i restanti in Uniba. Nell’insieme, ciò costituisce un’imponente investimento nella ricerca attraverso la più alta formazione universitaria.
Il dottorato di ricerca, come si ricorderà, è il livello di istruzione più alto previsto dalla formazione post laurea dell’ordinamento universitario italiano. Al dottorato di ricerca si accede mediante concorso e il possesso della laurea magistrale o specialistica quinquennale.
I nuovi dottorati, in particolare, “Industria 4.0” e “Ingegneria e scienze aerospaziali” puntano a istituire un percorso triennale interdisciplinare e innovativo di studio e ricerca che metterà gli allievi in contatto con le aziende, grazie anche alla collaborazione e al sostegno economico che la Regione Puglia destinerà ai dottorati di ricerca mediante borse di studio. La Giunta regionale infatti, su proposta dell’assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo, ha approvato la misura “Dottorato XXXVI Ciclo” finalizzata ad erogare borse di dottorato di ricerca regionali per la durata dell’intero ciclo triennale per un importo complessivo di oltre 5,7 milioni di euro.
I dottori di ricerca formati saranno figure professionali che guideranno l’innovazione tecnologica nei processi industriali di due settori strategici per la Regione Puglia: Industria 4.0 e Aerospazio.
Il nuovo Dottorato interateneo in “Industria 4.0” attivato dal Politecnico di Bari sarà incardinato presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione in collaborazione con il Dipartimento di Meccanica, Matematica e management del Politecnico, con il Dipartimento Interateneo di Fisica e con tre dipartimenti dell’Università degli Studi Aldo Moro di Bari (Chimica, Informatica, Farmacia).
«Con il nuovo Dottorato in “Industria 4.0” intendiamo trasmettere ai neo-ingegneri le conoscenze necessarie per risolvere problemi complessi usando tecnologie innovative e un approccio multidisciplinare – dice la coordinatrice del dottorato, Mariagrazia Dotoli, ordinario di Automatica del Politecnico di Bari. I dottorandi – prosegue – si formeranno in diversi campi: dall’informatica, alla fisica, alla chimica, all’ingegneria industriale e dell’informazione fino al management d’impresa. Per questo motivo il dottorato sarà condotto congiuntamente tra i due Atenei pubblici della città di Bari, che metteranno in comune le proprie competenze in questi settori di ricerca». Si tratta di un percorso orientato al trasferimento tecnologico, basato su un confronto continuo e proattivo con il mondo industriale, in particolare regionale, che coglie la richiesta delle nostre aziende di sintonizzare la nostra offerta formativa e di ricerca sempre più con le esigenze di innovazione digitale del sistema produttivo territoriale. Il Dottorato in Industria 4.0 si colloca dunque tra le numerose iniziative messe in campo dal Politecnico per avvicinare la ricerca alle esigenze reali dell’industria.
Il secondo nuovo Dottorato interateneo attivato presso il Poliba, “Ingegneria e Scienze Aerospaziali”, sarà incardinato presso il Dipartimento di Meccanica, Matematica e Management, accreditato dal MIUR come “Dipartimento di Eccellenza” per il quinquennio 2018-2022, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e dell’Informazione del Politecnico, con il Dipartimento Interateneo di Fisica e con tre dipartimenti dell’Università degli Studi Aldo Moro di Bari (Chimica, Informatica, Matematica).
«L’obiettivo – spiega il coordinatore, Marco de Tullio, ordinario di Fluidodinamica del Politecnico di Bari – è formare esperti di elevato profilo scientifico in grado di operare nel settore strategico dell’aerospazio, caratterizzato da sistemi ad elevata complessità e da forti interazioni tra diversi aspetti scientifici, tecnologici, economici e sociali. Il Corso si articolerà in tre ambiti culturali, Ingegneria Aerospaziale, Sistemi per l’Aerospazio, Scienze per l’Aerospazio e avrà un carattere fortemente interdisciplinare, puntando alla formazione di esperti di alta qualificazione, con sbocchi professionali ad ampio spettro nel settore dell’Aerospazio, strategico per l’economia nazionale e internazionale. I dipartimenti e i docenti coinvolti nel dottorato in Aerospazio – spiega de Tullio – sono stati selezionati proprio per lo stretto legame con il mondo accademico e industriale, attraverso la loro fitta rete di collaborazioni di ricerca, i laboratori pubblico-privato e le reti di laboratori regionali, rendendo il Corso particolarmente attrattivo per i giovani talenti e per le imprese interessate a investire nel settore, portando la regione Puglia a diventare centro di eccellenza e punto di riferimento per la ricerca in questo campo. »
Così, conclude, il Rettore del Politecnico, Francesco Cupertino sul potenziamento della ricerca e dei nuovi dottorati. «Siamo convinti che questo importante investimento nella ricerca da parte del nostro Ateneo su settori strategici per le aziende del territorio sia un valido contributo alla carriera dei nostri Ingegneri. Rispetto ai laureati, tutte le più recenti indagini occupazionali mostrano che i dottori di ricerca hanno migliori prime retribuzioni, tassi di occupazione più alti e più contratti a tempo indeterminato. E ciò è tanto più importante in un momento difficile come quello attuale, in cui crediamo necessario investire nelle competenze del Paese.»
La pubblicazione del bando di concorso, contenente le relative modalità di partecipazione, è atteso presumibilmente per il prossimo settembre.
I commenti.
Sebastiano Leo, Assessore all’Istruzione, alla Formazione, al Lavoro – Regione Puglia. “Crediamo nel valore e nell’importanza della ricerca, tant’è che in questi cinque anni abbiamo investito moltissimo supportando l’alta formazione pugliese con la convinzione che lo sviluppo economico della regione è strettamente connesso con le scoperte scientifiche. Le borse di studio destinate ai dottorati sono, infatti, rivolte a progetti coerenti con le politiche di sviluppo economico della Regione Puglia e con il potenziale impatto degli esiti della ricerca scientifica, sull’intero sistema socio-economico-industriale regionale. Abbiamo deliberato un robusto investimento, pari a 5.724.067,50 euro, per finanziare 90 borse di studio del XXXVI ciclo dei dottorati di ricerca sostenendo, quindi, aree disciplinari di alta valenza professionale, scientifica, applicativa. I nostri brillanti studenti e studentesse hanno, perciò, una possibilità concreta di affinare i loro talenti e le loro competenze potendo – con i tre anni di dottorato – coltivare un bagaglio di conoscenze che dia il frutto di una ricerca scientifica utile alla collettività. L’impegno nobile, al servizio della scienza, deve essere sostenuto se vogliamo vivere in un pianeta in cui le attività umane e lo sviluppo economico siano ecosostenibili. Per questo non siamo mai arretrati nel sostenere la ricerca e l’alta formazione”.
Giuseppe Acierno, Presidente del Distretto Aerospazio Puglia. “Il costante contributo del Politecnico di Bari, e del sistema pubblico della ricerca formazione pugliese, allo sviluppo del sistema aerospaziale trova in questa nuova iniziativa un ulteriore elemento di crescita dell’ ”ecosistema distrettuale” nel quale sono emerse negli anni nuove iniziative industriali e nuove opportunità di lavoro per tanti pugliesi. Le imprese orientano sempre più i loro investimenti nei luoghi fertili di conoscenza ed i settori ad alto contenuto tecnologico ed innovazione, quale l’aerospazio, continueranno, in misura ancor maggiore in futuro, a guidare la “competizione” tra territori, la crescita economica e l’occupazione. Da questo punto di vista continuare ad accrescere il livello di collaborazione tra tutti gli atenei pugliesi , modello al quale il distretto si rifà fin dalla sua fondazione, non può che rendere la Puglia aerospaziale più forte e protagonista nello scenario nazionale ed internazionale”.
Giovanni Sylos Labini, CEO di Planetek Italia. “Planetek Italia ha già sperimentato con successo l’attivazione di percorsi di dottorato industriale in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari ed il Politecnico di Bari. Abbiamo constatato che si tratta di uno strumento formidabile in grado di coniugare le competenze scientifiche accademiche con le esigenze operative delle imprese, favorendo l’inserimento lavorativo dei giovani talenti nelle nostre aziende. In settori di punta della nostra economia regionale, come quello dell’aerospazio, questi dottorati possono rappresentare una importante leva competitiva dell’intera filiera regionale”.
Mario Ricco, fisico. “I nuovi dottorati che opereranno nell’ambito del Politecnico hanno una valenza importante per lo sviluppo della nostra regione in termini di divulgazione dell’ambiente I4.O, che oggi è ancora poco “frequentato” e quindi poco fruito dalle aziende PMI del nostro territorio. Il secondo nuovo dottorato di Ingegneria e Scienze Aerospaziali andrebbe a colmare una lacuna non trascurabile per la rilevante attività Manifatturiera Aerospaziale già esistente in Puglia ma che oggi ha poco controllo del prodotto oggetto di Manifattura”.
Daniela Vinci, Amministratore Delegato Masmec. “Lo scambio continuo di esperienze con gli attori della ricerca e dell’innovazione permette a chi fa impresa di ampliare la visione strategica e di agire con maggiore consapevolezza in un contesto in continua evoluzione. Più volte, come azienda, abbiamo attinto alla più alta formazione universitaria per supportare innovazioni e diversificazioni, sia in termini di prodotto che di business. In particolare abbiamo trovato nel Politecnico di Bari un partner sensibile e lungimirante, eccellente incubatore di talenti. L’incremento del numero dei dottorati può solo potenziare questa sinergia vincente, oggi più che mai via maestra per un rinnovato umanesimo industriale”.