Il progetto “Viva – Tante belle cose” prosegue online, a Castrignano de’ Greci e Cursi

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alessandra de luca

CURSI (LE) – Proseguono in presenza e (provvisoriamente) anche online le attività di Viva – Tante belle cose, un progetto pensato per gli over 50 (in particolare vedovi e vedove) che mira al benessere, alla crescita culturale, alla condivisione di conoscenze e talenti.

Venerdì 21 gennaio (dalle 15 alle 18 – info e iscrizioni vivailprogetto@gmail.com) continua online “Medicina narrativa nei percorsi di cura”, coordinato dalla giornalista, project manager e consulente in comunicazione istituzionale Raffaella Arnesano. Un percorso per conoscere gli strumenti della narrazione che cura, dalla parola all’immagine. “La Medicina Narrativa (NBM) si integra con l’Evidence-Based Medicine (EBM) e, tenendo conto della pluralità delle prospettive, rende le decisioni clinico-assistenziali più complete, personalizzate, efficaci e appropriate“, sottolinea la giornalista. “La narrazione del paziente e di chi se ne prende cura è un elemento imprescindibile della medicina contemporanea, fondata sulla partecipazione attiva dei soggetti coinvolti nelle scelte. Le persone, attraverso le loro storie, diventano protagoniste del processo di cura“.

Domenica 23 gennaio (dalle 10:30 – ingresso gratuito con Super green pass obbligatorio – info e prenotazioni 3278773894 – vivailprogetto@gmail.com) il Kora – Contemporary Arts Center di Palazzo De Gualtieriis a Castrignano de’ Greci ospiterà “Francate di cielu – Slam Poetry”, una gara gestita da un maestro di cerimonia, che mette a confronto i poeti e le poetesse su un palco coinvolgendo il pubblico che è chiamato a valutare il gradimento delle performance. Da un lato la poesia non si limita a essere letta ma si riappropria degli elementi del teatro: il corpo, il gesto, il suono e lo spazio. Dall’altro il pubblico, di qualunque pubblico si tratti, è costretto a relazionarsi attivamente con la poesia e non più a subirla. La gara è una scusa per attivare questo meccanismo che dona una nuova frontiera alla performance fatta di condivisione, empatia, comunicazione, relazione attiva. L’obiettivo è di accendere tra poeta e ascoltatore una relazione popolare ed estremamente inclusiva favorendo il concetto di condivisione.

Martedì 25 gennaio nelle sale di Palazzo De Donno in Piazza Pio XII a Cursi (info e iscrizioni 3278773894 – vivailprogetto@gmail.com) prende il via “La gioia ai giorni”, primo modulo del Corso biennale di Teatro a cura di Alessandra De Luca. Partendo da materiale d’archivio personale (filmini di famiglia, foto, immagini, oggetti legati a un mestiere o a un luogo, ecc) e dal recupero di un patrimonio gestuale e fisico, i partecipanti saranno coinvolti nel costruire, attraverso gli strumenti e le tecniche della pratica teatrale, la mappa emotiva, sensoriale ma anche storica, culturale, urbanistica, della propria persona e delle comunità di riferimento (in questo caso quelle di Cursi, Castrignano e Corigliano d’Otranto). Nel concreto, si tratterà di operare in due direzioni: da un lato la ricerca e costruzione di un archivio personale e collettivo e dall’altro l’analisi, racconto, elaborazione, scrittura e messa in scena del materiale raccolto, attraverso pratiche ludiche, artigianali, giocose e comunitarie proprie dell’arte teatrale. Il teatro sarà dunque il mezzo di una comunicazione sociale e allo stesso tempo anche di espressione individuale e di progettazione condivisa.

Sostenuto dal Bando Volontariato 2019 di Fondazione Con il Sud, promosso da Ecomuseo della Pietra Leccese (capofila), Coolclub, 34° Fuso, Gruppo Fratres di Cursi, Lilt – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Lecce, il progetto nei prossimi due anni ospiterà nei tre comuni coinvolti (Cursi, Castrignano de’ Greci e Corigliano d’Otranto), l’apertura di un’Officina dei saperi, l’attivazione di una Banca del tempo e la realizzazione di un fitto calendario di eventi di socialità e di formazione. La costruzione di Viva è stata ispirata dal rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità del 2019 nel quale viene evidenziato come il coinvolgimento della popolazione in attività culturali abbia un importante impatto positivo e benefici migliorativi. “Se pensiamo all’immenso patrimonio culturale a nostra disposizione, ci viene immediato immaginare di poter integrare la tutela della cultura e delle arti, alla prevenzione della salute e al miglioramento del benessere“, sottolineano i promotori. “L’obiettivo generale di Viva è quello del benessere dei cittadini adulti e il coinvolgimento dei vedovi nella comunità, attraverso la partecipazione nella valorizzazione del patrimonio culturale locale. Inoltre attraverso una fitta rete di partner, gli operatori dei tre territori coinvolti e un cospicuo numero di professionisti, verranno costruiti percorsi di co-progettazione e co-creazione di nuovi strumenti di fruizione al servizio dei beni culturali individuati“.