L’iniziativa è curata dal Politecnico di Bari in collaborazione con l’Università del Salento, il Distretto Tecnologico Spaziale, la Camera di Commercio di Taranto
BARI – Negli ultimi anni, il settore spaziale sta attraversando un nuovo periodo di sviluppo. Investitori pubblici e privati sono attratti dalla possibilità di nuove fonti di crescita economica e di innovazione.
Oggi infatti, possiamo parlare di “economia spaziale”. Essa si riferisce a tutte le attività dedicate all’esplorazione, alla ricerca, alla gestione e allo sfruttamento delle risorse spaziali per creare valore e migliorare la qualità della vita.
Gli attori principali di questa nuova economia sono, al momento, principalmente i governi, poiché le attività spaziali sono fondamentali per gli obiettivi strategici ed economici nazionali.
Tuttavia, anche se la produzione spaziale è collegata agli investimenti istituzionali civili e militari, negli ultimi due decenni un numero crescente di società private si sono avvicinate al settore spaziale e alle sue innovazioni cambiando gradualmente i ruoli tradizionali di attori pubblici e privati.
Particolarmente evidente è questa tendenza negli Stati Uniti, dove molte aziende private sono in competizione per lo sviluppo di veicoli spaziali e sistemi di lancio moderni.
Ciò consentirà una vasta gamma di attività commerciali attraverso lo sviluppo d’infrastrutture dedicate (produzione satellitare, servizi di lancio, stazioni di terra, ecc.) e servizi commerciali (comunicazione satellitare, osservazione della Terra, servizi di navigazione, turismo spaziale, esperimenti di microgravità, ricerca atmosferica, sviluppo tecnologico).
Al fine di favorire lo sviluppo dell’economia spaziale, è necessario affrontare diverse sfide tecnologiche. Una di queste è legata allo sviluppo di sistemi di trasporto spaziale e suborbitale efficienti, sicuri, flessibili e reattivi. Comprendere le dinamiche del volo e sviluppare adeguati sistemi motore per i veicoli di volo che si muovono tra 20 e 100 km di altitudine (attualmente il trasporto aereo civile planetario non va oltre i 14 km di quota) è ancora lungi dall’essere raggiunto. Ciò limita la capacità di collegare la Terra a bassa orbita e di trasportare persone e merci tra i luoghi sulla superficie terrestre in pochissimo tempo.
Dopo la chiusura nel 2011 del programma del sistema di trasporto spaziale (STS), iniziato nel 1981 la NASA ha rinunciato all’idea stimolante di sviluppare un sistema di trasporto spaziale basato su un veicolo (parzialmente) riutilizzabile (shuttle), che vola attraverso l’atmosfera usando le ali.
Ancora oggi, il volo suborbitale e ipersonico necessitano dell’approfondimento scientifico su numerosi problemi tecnici irrisolti come, ad esempio, nuovi motori e sistemi di controllo e la comprensione dei meccanismi termo-aerodinamici di base che caratterizzano le fasi ad alto numero di Mach (velocità del suono), e della combustione ad alta velocità.
Lo sviluppo di future astronavi richiede un’analisi teorica e sperimentale dettagliata delle prestazioni aerotermodinamiche di veicoli e motori al fine di migliorare la capacità di controllo della traiettoria di rientro di un veicolo spaziale alato. Inoltre, insieme a questi problemi tecnici, ci sono problemi fondamentali legati alla regolamentazione e alla sicurezza del volo suborbitale, che devono essere affrontati.
In questo contesto di ricerca e innovazione tecnologica si pone la 1° Scuola internazionale di Volo Suborbitale che sarà inaugurata lunedì, 28 ottobre, ore 9.30, presso la Camera di Commercio di Taranto (Viale Virgilio, 152).
L’iniziativa, curata dal Politecnico di Bari, in collaborazione con l’Università del Salento, del Distretto Tecnologico Spaziale e della Camera di Commercio di Taranto trova, logisticamente, ampia giustificazione per diversi e strategici fattori geografici, tra cui: la vicinanza dell’aeroporto di Grottaglie, candidato ad ospitare il primo aeroporto italiano ed europeo per voli suborbitali, la sede a Taranto del corso di laurea in Ingegneria dei Sistemi Logistici Aerospaziali del Poliba, la presenza nell’intera area jonica-salentina di enti di ricerca e imprese di grande prestigio internazionale dedicate al settore aereospaziale.
La Scuola internazionale di Volo Suborbitale si rivolge principalmente a studenti di dottorato o di master del settore ingegneristico, al personale di aziende ed enti di ricerca e dell’aeronautica militare. Essa mira a favorire lo sviluppo dell’economia spaziale fornendo una panoramica degli aspetti scientifici, commerciali, operativi e normativi del volo suborbitale attraverso seminari di esperti di istituti accademici, di ricerca e industriali.
Comunicato stampa.
1° Scuola internazionale di Volo Suborbitale, il programma
lunedì, 28 ottobre, Camera di Commercio – Taranto
Ore 9.30, interventi inaugurali, nell’ordine:
Luigi Sportelli, Presidente Camera di Commercio Taranto;
Roberto Vittori, Agenzia Europea Spaziale – ESA, Astronauta, Generale Aeronautica Militare;
Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico di Bari;
Antonio Ficarella, Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento;
Giuseppe Acierno, Presidente Distretto Tecnologico Aerospaziale pugliese – DTA
Guillermo Ortega, Agenzia Europea Spaziale – ESA.
Le lezioni. Alle ore 11.00 e sino alle 12.00 è prevista la prima relazione su “Tecnologie e strumenti per la progettazione e lo sviluppo del volo suborbitale” di Guillermo Ortega, ESA. Seguirà: (ore 12.00-13.00) quella di Giulio Avanzini, Università del Salento, su “Traiettorietransatmosferiche per lancio, ingresso e volo suborbitale: analisi e problemi”. Alessandro Cardi dell’ENAC (14.30-15.30) interverrà su “Un regolamento basato sulle prestazioni per le operazioni suborbitali” A seguire (16.00-17.00), “Veicoli di propulsione ipersonica” di Salvatore Borrelli, CIRA. Infine, 17.00-18.00 “Tecnologie e sistemi di rientro ipersonico” di Federico Massobrio, Thales Alenia Space Italia chiuderà la prima giornata.
I lavori riprenderanno martedì, 29 ottobre, ore 9.30 nel medesimo luogo con i seguenti temi e relatori: 09.30-10.30 “SpaceShipTwo: un veicolo suborbitale per la ricerca sui voli spaziali umani e sulla microgravità”, Sirisha Bandla, Virgin Galactic; 11.00-12.00 “Opportunità commerciali dai voli suborbitali”, Pierluigi Pirrelli, SITAEL; 12.00-13.00 “Standard di sicurezza e Verifica della conformità nei programmi spaziali”, Tommaso Sgobba, Direttore International Association for the Advancement of Space Safety; 14.30-15.30 “Scienza senza gravità: A Primer”, Francesco Cairo, CNR-ISAC; 16.00-17.00 “Progetto STRATOFLY: principali sfide e goal”, Nicole Viola, Politecnico di Torino; 17.00-18.00 “Satelliti e voli suborbitali”, Caterina Ciminelli, Politecnico di Bari; 18.00-18.30 “Leonardo Aerostructures: tecnologie e competenze nel settore aerospaziale”, Stefano Corvaglia e Nicola Gallo, Leonardo Aerostructures Division; 18.30-19.00 “Soluzioni di base: dal lancio aereo alle missioni suborbitali” Giuseppe Tomasicchio, Telespazio.
30 ottobre, giornata conclusiva: ore 10.30-12.00 Visita dell’aeroporto di Galatina; 12.00-13.30 Trasferimento all’aeroporto di Grottaglie; 14.45-15.00 relazione su “Infrastrutture e operazioni per voli suborbitali” di Francesco Santoro, ALTEC; 15.00 – 16.00 Workshop: DTA (Giuseppe Acierno, moderatore) Aeroporti di Puglia (Catameró), ALTEC (Santoro), ASI (Saccoccia), SITAEL (Pirrelli); 16.00-17.00 Visita dell’aeroporto di Grottaglie.