“Inquietudine”, dal 2 al 15 maggio 2025 a Bari

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La mostra di Lucia Friedrich | pittura e Gianfranco Gallucci | fotografia, presso lo Spazio Murat sarà inaugurata il 30 aprile. Ingresso libero

BARI – Cos’è l’inquietudine? È un messaggero che ci avverte, all’improvviso, che qualcosa non va. Oppure è un ospite silenzioso, che si insinua lentamente dentro di noi e mette radici, cambiando il nostro modo di sentire, di vedere, di vivere. È proprio in questo spazio sottile – tra l’intuizione e l’azione – che si colloca la mostra INQUIETUDINE presso lo SPAZIO MURAT di BARI, un’indagine artistica e personale firmata da Lucia Friedrich e Gianfranco Gallucci, che approda per la prima volta in Italia dopo il debutto in Portogallo con l’UNESCO nella città di Leiria.

Attraverso pittura e fotografia, i due artisti offrono sguardi diversi eppure complementari su questo stato dell’anima tanto intimo quanto universale. Un concetto che appartiene alla sfera dei nomina abstracta, quelle parole — come amore, paura, dolore — che non si possono toccare, ma che ci abitano profondamente. L’inquietudine non si vede, ma si sente.

È il filo rosso che lega esperienze personali e traumi collettivi. È la tensione che spinge al cambiamento. È la voce interiore che chiede ascolto, oggi più che mai.
Ispirata al Livro do Desassossego di Fernando Pessoa, l’esposizione raccoglie opere pittoriche e fotografiche nate da percorsi artistici diversi, ma animati da una comune urgenza: dare forma a ciò che non ha forma, immagine a ciò che sfugge, voce a ciò che abita il silenzio.

GIANFRANCO GALLUCCI (Italia, 1981)

è un fotografo documentarista il cui lavoro è stato esposto in sedi di rilievo come il Museo MACRO di Roma e la Triennale di Milano, oltre che pubblicato su riviste italiane e internazionali. Accreditato come fotogiornalista presso UNCAV, Nazioni Unite (sede di Vienna), Gallucci sviluppa progetti fotografici che esplorano memoria, identità e
cultura, con uno sguardo che intreccia indagine documentaria e riflessione filosofico-letteraria.
Dopo una formazione in architettura e un primo approccio alla fotografia da autodidatta, ha perfezionato il suo linguaggio visivo presso l’Agence VU di Parigi e la Scuola di Fotogiornalismo dell’ISFCI a Roma. Tra i suoi progetti principali: la “Trilogia n.2” sulla memoria e il tempo, sviluppata in Polonia e Libano dal 2015, e una recente serie sull’Inquietudine, avviata in Portogallo nel 2022 e ora al centro della mostra barese.

Ha preso parte a campagne collettive in Italia (Roma, L’Aquila), viaggi di documentazione in Kazakistan lungo la via della seta e ha seguito la crisi migratoria sulla rotta balcanica. Nel 2018 ha conseguito un MFA in fotografia presso l’Ulster University di Belfast.
“Ciò che vediamo non è ciò che vediamo, ma ciò che siamo” — Fernando Pessoa

L’opera presentata a Bari nasce da una riflessione sull’Inquietudine, nel solco del Livro do Desassossego di Fernando Pessoa. Non ciò che inquieta, ma l’inquietudine stessa come stato di consapevolezza, come presenza silenziosa e irriducibile che attraversa ogni esperienza umana. Un’indagine visiva su ciò che ci abita, ci spinge, ci muove.

LUCIA FRIEDRICH (Francia, 1994)

è una pittrice tedesco-croata la cui ricerca si concentra sull’individuo, il corpo e le dinamiche collettive. Il suo lavoro è stato esposto negli Stati Uniti, in Austria (Kunsthalle Wien MQ), in Portogallo con l’UNESCO, e recentemente in Italia, dove ha inaugurato la sua prima personale a Palazzo Roberti di Mola di Bari (2024). Dopo un promettente inizio internazionale, ha interrotto per alcuni anni l’attività pubblica a causa di una grave malattia.

Nel 2022 ha vinto il Red Carpet Art Award di Vienna con una serie di ritratti realizzati in un ospedale, dove era anche paziente. Il progetto segna una svolta nella sua produzione, affrontando l’intimità del corpo come territorio di vulnerabilità e forza. Ha vissuto e lavorato in numerosi paesi europei – tra cui il Portogallo, dove ha esposto con Gianfranco Gallucci nella mostra Desassossego (UNESCO, Leiria, 2023) – prima di stabilirsi in Puglia, dove ha aperto il suo studio.

“Lo spazio tra il percepire che qualcosa non va e il momento che precede l’azione — è lì, per me, che risiede l’inquietudine.” — Lucia Friedrich
Nel suo lavoro, l’inquietudine è un elemento strutturale, presente sia nei ritratti intimi, dove lo sguardo si radica nella carne e nella nudità, che negli studi collettivi, dove si muove tra polarità emotive come tenerezza e violenza. La sua pittura interroga costantemente le zone grigie della percezione, ciò che destabilizza e rende umani.

INQUIETUDINE
Lucia Friedrich | pittura
Gianfranco Gallucci | fotografia
presso Spazio Murat, Bari
Inaugurazione: 30 aprile 2025 ore 18 – 20
Durata mostra: 2 – 15 maggio 2025
Ingresso libero