PORTO CESAREO (LE) – “Depuratore Porto Cesareo, autorizzare in via provvisoria lo scarico delle acque depurate nell’attuale punto di smaltimento del depuratore di Nardò”, è quanto propone il senatore salentino Dario Stefàno, presidente Commissione Politiche Europee, in merito all’annosa questione del depuratore in una delle località costiere tra le più pregevoli d’Italia, che si trascina da molti anni tra scelte tecniche e amministrative che si ostacolano a vicenda.
“Occorre una soluzione, in tempi brevi, che dia risposta – spiega Stefàno – alla procedura di infrazione comunitaria, avviata per la mancanza di un sistema di depurazione adeguato alle esigenze di Porto Cesareo, e alle esigenze di trattamento delle acque reflue del comune e delle località costiere, nel rispetto dell’ambiente. La soluzione prospettata dalla Regione Puglia ha lasciato aperte questioni ambientali che hanno portato la Provincia di Lecce ad assoggettare a procedura di VIA le trincee drenanti proposte. Ma i tempi si allungano di almeno 6 mesi e intanto il bellissimo mare di Porto Cesareo continua a ricevere inquinanti”.
“Occorrono – prosegue Stefàno- uno sforzo e una decisione importanti, qual è appunto quella di autorizzare in via provvisoria lo scarico delle acque depurate nell’attuale punto di smaltimento del depuratore di Nardò. Un’autorizzazione che, se per legge deve essere provvisoria, potrà perfezionarsi come definitiva nel tempo, ponendo uno stop all’inquinamento del mare in un contesto paesaggistico e ambientale che vede Porto Cesareo e Nardò sedi dell’area marina protetta, note oltre i confini nazionali“.