Per la stagione Altri Mondi 2024/25, da oggi al 27 ottobre in scena al teatro comunale Niccolò Piccinni “La coscienza di Zeno” per la regia di Paolo Valerio
BARI – Nell’ambito della stagione teatrale 2024-25 “Altri mondi” del Comune di Bari – assessorato alle Culture, organizzata in collaborazione con Puglia Culture, da oggi, giovedì 24 a domenica 27 ottobre, sul palco del teatro comunale Niccolò Piccinni, andrà in scena la “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo, per la regia di Paolo Valerio e con protagonista Alessandro Haber.
Una produzione firmata dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e Goldenart Production in occasione del centenario dalla pubblicazione del capolavoro sveviano.
La produzione rientra in un più ampio progetto di Paolo Valerio, direttore dello Stabile, volto alla valorizzazione dei giacimenti culturali di Trieste e del suo territorio, che ha ispirato nel Novecento scrittori fondamentali e antesignani nella letteratura europea.
Lo spettacolo scaturisce dal lavoro di una compagnia meticolosamente orchestrata – la compongono, oltre ad Alessandro Haber, Alberto Fasoli, Valentina Violo, Stefano Scandaletti, Ester Galazzi, Emanuele Fortunati, Francesco Godina, Meredith Airò Farulla, Caterina Benevoli, Chiara Pellegrin, Giovanni Schiavo – e da uno stimolante intrecciarsi di dimensioni e linguaggi scenici: con Paolo Valerio collaborano Marta Crisolini Malatesta per la scena e i costumi, Gigi Saccomandi per le luci, Alessandro Papa per i video e Oragravity per le musiche.
Lo spettacolo restituisce l’affascinante complessità del milieu in cui Svevo concepisce e ambienta il romanzo e ne illumina i nodi fondamentali e potentemente antesignani attraverso l’inedito adattamento, nato dalla collaborazione fra Paolo Valerio e Monica Codena. Hanno lavorato attentamente sull’innovativa scrittura sveviana su interessanti scelte di messinscena e su un protagonista fuori da ogni cliché come Alessandro Haber.
Sarà lui a coniugare la profondità e l’ironia surreale di Zeno Cosini, a tratteggiarne complessità e fragilità, senso d’inadeguatezza e successi, autoassoluzione e sensi di colpa, la nevrosi e quell’incapacità di sentirsi “in sintonia” con la società, che lo porteranno sul lettino del Dottor S e alla scrittura del diario psicanalitico… Aspetti che si rispecchiano potentemente nelle contraddizioni dell’uomo contemporaneo, e lo rendono un personaggio attuale e teatralissimo nella sua surrealtà, nei suoi divertenti lapsus e ostinazioni, nelle sue intuizioni che ancora ci scuotono.
Paolo Valerio concretizza sulla scena la fascinazione dell’analisi che il protagonista fa della propria esistenza e del suo mondo interiore, sdoppiando il personaggio di Zeno e rendendo così quasi tangibile il dialogo che egli ha con se stesso, il confronto con la sua “coscienza”, lo sguardo partecipe e allo stesso tempo scettico che pone sui ricordi e gli eventi della sua vita.