Per «Favole & Tamburi» del Crest «La favola di Peter», un gioco di ombre dentro uno spettacolo onirico e ironico. Con il mago dell’antica arte cinese Silvio Gioia. Produzione di Principio Attivo
TARANTO – È liberamente ispirato al romanzo del 1814 «Storia straordinaria di Peter Schlemihl» del poeta e botanico tedesco Adelbert von Chamisso lo spettacolo di ombre «La favola di Peter» che Principio Attivo Teatro presenta domenica 17 novembre (ore 18) per la stagione «Favole & Tamburi» della compagnia Crest all’auditorium TaTÀ di Taranto. D’altronde, di un uomo e della sua ombra parlano il libro e lo spettacolo scritto e diretto da Giuseppe Semeraro, affidato a un mago dell’antica arte cinese, Silvio Gioia, sulle musiche originali di Alessandro Pipino.
Silvio Gioia e la sua ombra, proiettata su uno sfondo bianco, giocano con un linguaggio visivo onirico, poetico e ironico. E mentre interagiscono sulla scena, creano numerosi personaggi e mondi immaginari per raccontare la storia di Peter e della sua anima gemella: l’ombra, per l’appunto. Sono «venuti alla luce» assieme, sono cresciuti assieme e hanno giocato assieme. E quando Peter muove l’ombra, l’ombra ha sempre idee meravigliose da offrirgli.
Ma poi Peter cresce, fa le cose che fanno i grandi e non ha più tempo di giocare. Mentre l’ombra resta lì, dietro di lui, in attesa di essere guardata di nuovo. Finché un giorno si separano in quel libero gioco d’immaginazione che accompagna il romanzo di Chamisso, impegnato a raccontare nel suo capolavoro letterario l’eterno dilemma tra purezza e corruzione, piacere e dovere, colpa e desiderio di innocenza, in un mondo in cui tutto si aliena e si compra, al punto che il povero Peter decide di vendere la propria ombra al diavolo in cambio della ricchezza. L’ombra che è l’arcano dal quale trae forza vitale questo racconto fantastico.
Inizio spettacolo ore 18. Biglietti 7 euro (6 euro per nuclei familiari di almeno quattro persone). Info e prenotazioni 333.2694897.