I dettagli
CANOSA SANNITA (BAT) – La Fondazione archeologica canosina, così come dichiarato dal Presidente Dott. Sergio Fontana, si è posta come obiettivo, per l’anno 2020, di incrementare, attraverso proprie iniziative culturali, il numero dei visitatori presso i siti archeologici ed i musei di Canosa di Puglia.
L’anno 2019 si è chiuso con ben 11.000 presenze turistiche, regolarmente documentate. I visitatori hanno apprezzato il consistente patrimonio culturale di Canosa, partendo dal Museo Nazionale per poi percorrere gli itinerari turistici che hanno interessano varie epoche storiche. La mission è di raddoppiare ,nel corrente anno, il numero delle presenze.
Per il raggiungimento di questo obiettivo, è stato già predisposto un calendario di iniziative ed eventi che copriranno tutto l’anno e saranno destinati a tutte le fasce di età, partendo dagli alunni e studenti delle scuole primarie e secondarie, per poi rivolgersi a coloro che hanno nell’animo il desiderio di conoscere i fasti dell’antica Canusium.
Coltivare la vocazione turistica della nostra città, ha puntualizzato il Presidente Fontana, significa promuovere il territorio coinvolgendo le attività economiche e produttive locali, le quali potranno beneficiare di nuova ricchezza e, di rimando, divenire fonti di nuovi posti di lavoro per i giovani che, oggigiorno, purtroppo, sono costretti a migrare impoverendo, così, la stratificazione demografica della città, con riduzione del potenziale produttivo e culturale.
Volgiamo appello, sottolinea il Presidente, a tutti coloro i quali vogliano collaborare con la Fac perché insieme si possa smuovere una collettività che sembra assopita e demotivata.
Attraverso la campagna di tesseramento 2020,la Fac si rivolge a tutti i cittadini che vogliono apportare idee e programmi tesi a dare una scossa al contesto socio-economico di Canosa.
La Fac è aperta a tutti senza distinzione di appartenenze politiche, credo religioso e formazione culturale.
Unico requisito richiesto è quello di credere nello sviluppo di questa città e di riportarla ad essere grande come lo è stata l’antica Canusium.