La Notte dei Briganti è uno spettacolo teatrale che si svolge nei boschi, nato dalla volontà di ricreare, il più fedelmente possibile, l’atmosfera, il contesto paesaggistico e le condizioni di vita di metà ‘800 nel Sud Italia. Si è cercato di evocare le vicende storiche dando un tocco molto suggestivo e naturale all’evento per raccontare un fenomeno della nostra storia poco conosciuto o spesso raccontato in maniera superficiale: il Brigantaggio.
“La Notte del Briganti – spiega Francesco De Carlo Sindaco di Alberobello – porta in scena le usanze, il folklore, la storia del Sud e del nostro territorio. Tali ingredienti incantano gli spettatori perché raccontano delle nostre radici, narrano la durezza delle nostre origini e allo stesso tempo la nostra capacità di accogliere i ‘viaggiatori’ da qualunque parte del mondo essi arrivino.
Nel ruolo di Amministratori riconosciamo questa missione, ovvero ‘rendere la cultura dei popoli accessibile’ e in questa edizione con Pietramadre, la candidatura territoriale a Capitale Italiana della Cultura 2027 dei Comuni di Alberobello (capofila) Castellana Grotte, Noci e Polignano a Mare, si intende dare una nuova visione del futuro, una svolta culturale alla quale sono chiamate le associazioni impegnate in tal senso, e Sylva Tour and Didactics ha il piglio giusto per riuscire nell’intento’’.
Il titolo di questa edizione è “Il sergente Romano: Per Iddio. Per il re”, sottolineando la fede cattolica di Romano e la sua fedeltà al re Francesco II di Borbone. 120 attori si alterneranno nelle scene per interpretare personaggi realmente esistiti, coinvolti nelle vicende legate al fenomeno del brigantaggio.
“La Cultura vince quando esprime tutto il proprio potenziale e contemporaneamente funge da aggregatore e moltiplicatore di conoscenza creando sì uno straordinario valore immateriale e intangibile, ma anche ricchezza materiale e tangibile” – spiega Valeria Sabatelli Assessora alla Cultura del Comune di Alberobello –
“Questo valore talvolta è ‘solo’ la consapevolezza di adulti (e piccini) che la storia spesso si ripete uguale a se stessa, talaltra è ‘solo’ creatività. Più semplicemente è ‘solo’ un indotto che dà lavoro a circa un milione e
mezzo di persone, ‘solo’ in Italia, e che vale oltre 95 milioni di euro. Il nostro impegno oggi è quello di far crescere il valore materiale e immateriale della Cultura nella nostra città a beneficio dei cittadini e degli ospiti visitatori”.
Lo spettacolo composto da 8 scene, cui lo spettatore dinamicamente assiste percorrendo un agro boschivo di circa 1,2 km, si rinnova a ogni edizione con una particolare ed entusiasmante sceneggiatura, per questa edizione dedicata alla figura del brigante Pasquale Romano.
Il Romano, originario di Gioia del Colle, si arruolò a soli 17 anni nell’Esercito borbonico dove raggiunse il grado di sergente, divenendo poi, a seguito dell’Unità d’Italia, comandante del Comitato Clandestino Borbonico di Gioia del Colle.
“Anche quest’anno abbiamo lavorato alacremente. Abbiamo cercato di riportare alla memoria una storia, nella più ampia storia del nostro Paese, che contribuì a cambiare le sorti della geopolitica del Sud Italia, del territorio alberobellese e inevitabilmente della nostra identità”. Spiega Luca De Felice, Presidente dell’Associazione Sylva Tour and Didactics e conclude “Alcune delle battaglie più aspre del Sergente Romano furono combattute proprio nel 1861 contro la guarnigione di Alberobello. Quale occasione migliore se non quella di venire scoprire come andarono i fatti se non raggiungendo la Masseria Calmerio teatro di scorribande e incursioni di briganti?”
Al termine dello spettacolo, cui si accede con prenotazione collegandosi al sito www.lanottedeibriganti.com o tramite Whatsapp al 3804111273i, i visitatori potranno trattenersi in masseria e degustare i prodotti tipici locali.
Pasquale Domenico Romano (Gioia del Colle, 24 settembre 1833 – Gioia del Colle, 5 gennaio 1863), è stato un brigante italiano. Formò in poco tempo una squadra composta dalla maggior parte di ex-militari dell’Esercito Borbonico. Rifornitosi di armi e munizioni, il 26 luglio 1861 attaccò la guarnigione di Alberobello. Ebbe contatti con Carmine “Donatello” Crocco, leader dei briganti del Vulture.
Parteciparono, assieme, ad alcuni assalti alle truppe unitarie, come nel febbraio 1862, quando giunsero con i loro uomini nei pressi di Andria e Corato. Qui uccisero dei militi della Guardia Nazionale in servizio di perlustrazione. Il 28 luglio, attaccò Gioia del Colle mettendo in seria difficoltà la guarnigione. Non riuscì però a prendere il controllo della città. Il Sergente Romano morì nelle campagne tra Gioia del Colle e Santeramo in Colle durante un sanguinoso scontro a fuoco con la Guardia Nazionale e i Cavalleggeri di Saluzzo il 5 gennaio 1863.
LA LOCATION: Masseria Calmerio
La scelta della location non è casuale, infatti all’epoca del brigantaggio, la masseria, oggi di proprietà della famiglia D’Amico, è stata oggetto di incursioni da parte di bande di briganti. Masseria Calmerio è un edificio storico. Si trova in territorio di Coreggia, frazione di Alberobello al confine con Monopoli, precisamente lungo il Canale delle Pile. Attiguo al corpo centrale sorge una cappella dedicata alla Madonna della Madia.
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