Visita avvenuta la scorsa mattina
L’iniziativa, fortemente voluta dalla Presidente Povero, è nata dall’intenzione di qualificare il Consiglio comunale come una comunità aperta e inclusiva, in grado di muoversi nella città e confrontarsi con i cittadini e le altre istituzioni che caratterizzano la vita di Lecce. La casa circondariale è stata la prima tappa di un percorso che sarà continuo e fruttuoso in termini di conoscenza delle esigenze in particolare delle categorie deboli della popolazione leccese.
Con la direttrice Russo, la Presidente Povero si è soffermata sulla condizione dei detenuti, sui loro bisogni e sui numerosi progetti dei quali la direzione del carcere ha autorizzato e supportato lo svolgimento, andando a incidere positivamente sulla condizione delle persone che vivono un periodo di detenzione. Al momento dell’incontro è seguito il momento della visita alla sezione femminile del carcere, dove la Presidente ha potuto visitare la struttura, inclusi i laboratori nei quali alcune donne detenute hanno la possibilità di lavorare, le cucine, curate dalle stesse ristrette, e gli spazi di incontro dedicati alle mamme con bambini e ai colloqui. Apprezzamento è stato espresso per la cura con la quale l’ambiente carcerario è stato ingentilito a beneficio dei minori che temporaneamente lì risiedono con la madre (al momento solo una bambina) o vi si recano per incontrarla.
L’assessore Silvia Miglietta ha scambiato con la direttrice del carcere idee ed esperienze in relazione all’attività delle associazioni di volontariato che curano progetti di inclusione nella casa circondariale e la cui azione risulta fondamentale per costruire un ponte tra la struttura e la città e per migliorare sensibilmente la qualità della vita di chi è ristretto.
“Il Consiglio comunale è una comunità – sottolinea la presidente Povero – attenta alle esigenze di tutti, perché rappresenta la città nella sua interezza. Stamattina abbiamo condiviso con la direzione del carcere l’esigenza di una più stretta collaborazione tra la comunità carceraria e la città. Credo fortemente che sia compito della politica combattere i fenomeni di esclusione sociale e promuovere la coesione per tutti quelli che sono a rischio di emarginazione sociale ed economica. Dobbiamo riconoscere il diritto delle persone in esecuzione penale alla riabilitazione e al reinserimento a pieno titolo nella società. Nessuno deve rimanere indietro, nessuno deve essere escluso”.
“Anche nel contesto carcerario la determinazione delle associazioni di volontariato svolge un ruolo insostituibile nel determinare migliori condizioni di vita per le persone temporaneamente detenute – dichiara l’assessore Miglietta – Con loro e con la direzione della casa circondariale, che sappiamo essere particolarmente sensibile e ben disposta nei confronti dei progetti sociali a favore dei detenuti, l’amministrazione comunale intesserà stabili relazioni di collaborazione”.
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