Dal 1° agosto al 26 settembre a Lucca la X edizione della Biennale Cartasia. I putignanesi Emanuele Ricchi e Alessio Verdolino gli unici partecipanti italiani
BARI – Putignano, cittadina pugliese nota per l’arte della cartapesta, vola al Lucca Biennale Cartasia. Fino al 26 settembre l’opera realizzata da Officina Chiodo Fisso, dei putignanesi Emanuele Ricchi e Alessio Verdolino, in collaborazione con Matteo Raciti, unico team di artisti italiani partecipanti, sarà esposta nel centro storico cittadino.
Lucca Biennale nasce nella città di Lucca, il primo distretto cartario in Europa. Giunto alla sua decima edizione, è il primo festival internazionale dedicato alla carta in quanto strumento di arte, design, architettura e creatività. Lucca Biennale Cartasia 2021 è mostre d’arte, progetti di sviluppo, eventi, conferenze e laboratori. Le figure più innovative e prominenti della Paper- Art di tutto il mondo esibiscono le proprie opere nelle mostre Outdoor, Indoor, o nelle sezioni di Design & Architettura e Performance.
Uno dei simboli più distintivi della Biennale è la sezione Outdoor, il cuore pulsante della manifestazione con le sculture monumentali in cartone. Le opere sono state realizzate durante una residenza in cui dodici artisti selezionati sono stati ospitati per un mese a Lucca, per realizzare la propria scultura monumentale e confrontarsi sulle diverse culture e conoscenze tecniche.
La prima delle opere Outdoor ad essere stata accolta quest’anno a Lucca è stata “Hybris”, realizzata da Officina Chiodo Fisso di Emanuele Ricchi e Alessio Verdolino in collaborazione con Matteo Raciti. Matteo, artista siciliano che da anni lavora per il Carnevale di Viareggio, ha collaborato per la prima volta con i due artigiani pugliesi, anche loro provenienti da una delle città più importanti del Carnevale italiano, Putignano, Emanuele ed Alessio, per creare un’opera di Paper- Art dal tema “Paura e Desiderio”.
Il titolo dell’opera è Hybris e rappresenta l’ambiziosa tracotanza, propria del mondo greco arcaico, che porta l’uomo ad andare oltre i propri limiti, a sfidare il fato e gli dei, a superare le paure più recondite e a ribellarsi contro l’ordine costituito per non tradire la propria natura. Il volo disperato e provocatorio di Icaro è l’immagine commuovente dell’esigenza individuale di raggiungere un sogno, un desiderio inarrivabile come il sole, l’estremo miraggio che spinge ogni essere umano ad andare oltre il giudizio altrui, onorando la propria stessa esistenza.
La scultura di Icaro in volo trova la sua collocazione ideale sospesa a mezz’aria con le ali aperte sotto l’arcata di Porta dei Borghi, nel centro storico cittadino di Lucca, diventando una vera e propria meravigliosa attrazione per tutti i visitatori della città.
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