I dettagli
BARI – Agli inizi di maggio sono stati approvati dalla Regione Puglia vari sussidi per liquidità in emergenza Covid-19, attività frutto di un lavoro corale che ha visto la partecipazione di Movimento Impresa, associazione no profit nata durante il lockdown e composta da professionisti del settore horeca, spettacolo, lidi balneari, attività di comunicazione ed eventi.
“Siamo molto soddisfatti e onorati – ha affermato Franco Spagnuolo, tra i soci fondatori di Movimento Impresa – di aver aiutato la Regione Puglia alla stesura di questi bandi che daranno la possibilità di ripartire a tutti i settori del comporto delle PMI pugliesi, dalla ristorazione all’abbigliamento, dai parrucchieri alle discoteche dalle botteghe ai negozi fashion”.
Il Movimento, dotato di associati esperti di finanziamenti, è riuscito a segnalare all’Ente alcuni fondi FESR della comunità europea, a disposizione delle regioni disagiate. Attraverso riunioni svolte tra i rappresentanti del Movimento Impresa, il presidente Emiliano e il suo consigliere Domenico De Santis, si è riusciti a inglobarli nei bandi della Regione Puglia, adattandoli all’emergenza Covid-19. Nello specifico sono stati intercettati 665 milioni di euro da destinare al lavoro e alle imprese. 256 milioni sono confluiti al fondo “MicroPrestito – Emergenza Covid-19”, un credito rivolto a piccole imprese, professionisti e partite Iva che nel 2019 hanno avuto un fatturato massimo di 300 mila euro. In questo caso si potrà richiedere, direttamente alla Regione, un prestito massimo di 30 mila euro, con 12 mesi di preammortamento e 20% a fondo perduto. 200 milioni poi sono stati destinati al “Titolo II – Capo III – Emergenza Covid-19”, a sostegno delle PMI con fatturato nel 2019 massimo di €3.200.000. Qui il finanziamento potrà essere massimo del 25% del fatturato dell’anno 2019, con una richiesta minima di 30.000€ e massima di 800.000€, con 12 mesi di preammortamento, 60 rate successive e ristorno, che sarà a fondo perduto del 20% ed un ulteriore 10% se nel 2022 si mantiene stesse livello occupazionale pre-Covid-19. Ancora parte dei fondi europei saranno distribuiti tra nuove fragilità sociali (85 milioni), Consorzi di Garanzia Fidi (50 milioni), settore del Turismo e della Cultura (45 milioni) e spese sanitarie dovute all’emergenza Covid-19 (29 milioni).
“Queste non saranno la soluzione di tutti i problemi, ma certamente ci aiuteranno a riaprire le nostre attività con un po’ più di fiducia e qualche problema finanziario in meno. Ringraziamo di vero cuore il Presidente Michele Emiliano e il dott. Domenico De Santis per la centralità che hanno dato alle nostre proposte e chiediamo loro e a tutta la Giunta Regionale un ulteriore sforzo, ovvero rendere operative queste misure immediatamente, con semplicità e senza tanta burocrazia”.
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