Ecco com’è andata
MONOPOLI (BA) – Onorevole per quattro giorni, al Parlamento Italiano, a Montecitorio, dal 22 al 25 ottobre 2019. Questa l’esperienza vissuta da Annamaria Ramirez, Studentessa della Classe V A del Liceo Classico e impegnata nel Progetto Democracy.
In tutto 500 gli studenti che annualmente, provenienti da tutte le regioni d’Italia, hanno avuto l’irripetibile opportunità di partecipare alla simulazione dei lavori del Parlamento Italiano in veste di parlamentari, elaborando e votando una determinata proposta di legge da loro stessi sviluppata.
Il momento culminante è stato rappresentato dalle procedure di voto, con contestuale discussione e convegno, che si sono svolti all’interno delle aule di Palazzo Montecitorio. I lavori a Roma sono stati preceduti da momenti di formazione sia autonomi che collettivi. “Noi studenti -ci ha detto Annamaria Ramirez – infatti, abbiamo seguito quattro videoconferenze tenute dalla dott ssa Valeria Corbino, vicepresidente dell’associazione Diplomatici ideatrice del progetto, in veste di Presidente della Camera dei Deputati. All’interno delle lezioni sono stati trattati vari argomenti di attualità politica, ci sono state fornite nozioni circa l’iter di realizzazione e promulgazione di una legge ordinaria e insieme moduli di preparazione, utili ad approfondire le nostre conoscenze in campo giuridico, storico-politico, la nostra consapevolezza civica, e ad implementare il linguaggio tecnico, agevolando un atteggiamento di coordinazione e collaborazione e favorendo l’utilizzo delle stesse modalità e protocolli formali, regolarmente impiegati nel Parlamento Italiano. Il tema oggetto di questa edizione è stato quello della green economy”.
È stato dunque richiesto agli studenti di elaborare un progetto di legge, in grado di offrire soluzioni per realizzare un’economia redditizia ma al contempo rispettosa della natura e del sistema ambientale. I lavori di commissione si sono svolti con una precedente divisione in gruppi, confluiti poi in due coalizioni finali, in cui ciascun partecipante ha potuto dare un personale contributo al progetto definitivo.
“La mia proposta -ha ribadito Annamaria Ramirez- nella coalizione Pro bono patriae era incentrata sulla lotta alle ecomafie, con il fine di destrutturare le organizzazioni mafiose, dedite a questo tipo di reati dannosi per l’ambiente, minandole con sanzioni pecuniarie più gravi, rispetto a quelle già previste dalla legge 68/15 recante Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente, e promuovendo una più ampia formazione per la magistratura e le forze dell’ordine chiamate a combattere tale tipologia di reati. La mia proposta, insieme a quella dell’istituzione di ore di educazione ambientale nelle scuole, di incentivi per l’acquisto di auto ibride o elettriche, e per appalti maggiormente sostenibili, è confluita nel disegno di legge votato come miglior proposta di legge, e premiato durante l’ultima giornata”.
Il lavoro di commissione è stato inoltre accompagnato da vari momenti di dibattito, in particolare durante la giornata di lavori a Montecitorio, in cui varie personalità del mondo politico hanno offerto testimonianza del loro lavoro in Parlamento. Tra questi l’on. Mara Carfagna, vicepresidente della Camera dei Deputati, il Ministro per i rapporti con il Parlamento, on. Federico d’Incà, e gli onorevoli Carmelo Miceli, Maria Laura Paxia, Ylenja Lucaselli. L’esperienza di Democracy è stata occasione di incontro tra giovani, dialogo tra persone, culture e idee, nell’intento di creare una futura classe dirigente, formata ai valori di rispetto, capace di ascoltare le istanze altrui, attenta ai problemi comuni, così da proiettarsi verso un futuro di crescita culturale ed economica.