“Da amianto pagina nera, ora bonifica area e piena tutela delle vittime”
TARANTO – “Uno scenario drammatico, quello evidenziato dai dati del Registro Mesoteliomi Cor Puglia, che certificano, se ce ne fosse ancora bisogno, la strettissima relazione tra l’elevata presenza di amianto nell’Arsenale della Marina di Taranto, e il mesotelioma pleurico. Oltre ottanta persone, tra civili e militari che hanno contratto la malattia in seguito alla loro permanenza sul posto di lavoro, in svariate mansioni. Una pagina nera per la nostra città e per decine di famiglie. Emerge ora più che mai la necessità di bonificare tutta l’area dell’Arsenale, che deve essere resa sicura e fruibile anche da nuove attività. E’ d’obbligo mettere a regime il protocollo del 1992 nella sua completezza, anche attraverso l’abbattimento del muraglione. L’amministrazione comunale non perda tempo prezioso e spinga il governo nazionale ad assumere oneri e responsabilità”, lo dice l’onorevole Vincenza Labriola, capogruppo in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati per il Gruppo Misto.
“E’ altrettanto necessario che Roma superi l’ingiusta disparità di trattamento esistente tra le vittime da esposizione all’amianto civili e militari, prevedendo per tutte la stessa indennità – prosegue Labriola, presentatrice di un’interrogazione parlamentare al Governo –, per far sì che dopo avere subito il danno i militari non subiscano anche una intollerabile beffa”.